Dal 24 settembre al 15 ottobre, 45 Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità (CEAS) in Sardegna apriranno le loro porte alla collettività per la terza edizione di CEAS Aperti. L’iniziativa, promossa dalla rete INFEAS (Informazione, formazione ed educazione ambientale e alla sostenibilità), propone un ricco calendario di attività gratuite per sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali più urgenti del nostro tempo. L’obiettivo del progetto è accrescere la consapevolezza sulle sfide legate alla sostenibilità e promuovere stili di vita più responsabili e in armonia con l’ambiente.
CEAS Aperti è pensato per coinvolgere non solo cittadini di tutte le età, ma anche il mondo della scuola, offrendo momenti educativi e di riflessione su questioni cruciali legate all’ambiente. I CEAS, sparsi su tutto il territorio sardo, rappresentano dei veri e propri osservatori privilegiati dei sistemi ambientali locali e sono attori chiave nell’animazione della partecipazione collettiva. Attraverso il loro lavoro, questi centri fungono da punti di riferimento per l’adozione di buone pratiche ambientali e lo sviluppo sostenibile locale. La missione di CEAS Aperti è, infatti, quella di diffondere la conoscenza e di coinvolgere attivamente la comunità in azioni concrete volte alla tutela dell’ambiente.
Quest’anno il tema principale dell’iniziativa è il suolo, una risorsa fondamentale per la sopravvivenza del nostro pianeta. Il suolo svolge una vasta gamma di servizi essenziali, come l’approvvigionamento di materie prime e prodotti alimentari, la regolazione del clima e della qualità dell’acqua, la protezione dai fenomeni idrologici estremi e la conservazione della biodiversità. Nonostante la sua cruciale importanza, il suolo è spesso soggetto a sfruttamenti e abusi che ne mettono a rischio il futuro. Pratiche agricole scorrette, un’urbanizzazione eccessiva e il dissesto idrogeologico rappresentano solo alcune delle minacce che questa risorsa deve affrontare.
Gli studi condotti nel 2009 dal noto scienziato Johan Rockström hanno messo in luce i rischi associati al superamento di alcuni limiti ambientali. Tra questi, il consumo eccessivo del suolo rappresenta una delle problematiche più gravi, già evidenziata nel 2015 quando il limite critico è stato superato. La salvaguardia del suolo è quindi diventata una priorità assoluta. È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere un’azione collettiva per preservare questa risorsa vitale e arrestare il degrado in atto.
Un calendario ricco di eventi gratuiti
CEAS Aperti offre la possibilità di approfondire queste importanti tematiche attraverso un calendario di 79 eventi che spaziano dalle escursioni naturalistiche agli incontri, dai laboratori ai cineforum, fino a mostre tematiche. Queste iniziative non sono solo educative, ma sono pensate per coinvolgere famiglie, adulti e bambini, offrendo momenti di riflessione e di scoperta legati al tema della sostenibilità e alla difesa del suolo.
Quest’anno, a guidare le attività sarà il Comune di Capoterra, con il suo CEAS “Laguna di Santa Gilla”, in collaborazione con la Città metropolitana di Cagliari e il centro regionale di coordinamento INFEAS. L’iniziativa si estende su scala regionale ed è sostenuta dal Servizio sostenibilità ambientale dell’assessorato regionale della difesa dell’ambiente (SVASI), confermando l’impegno istituzionale nella promozione della sostenibilità.
L’edizione 2024 di CEAS Aperti si concluderà il 24 e 25 ottobre a Capoterra con un evento di chiusura che coinvolgerà la Città metropolitana di Cagliari e i responsabili dei CEAS di tutta la Sardegna. Sarà un’occasione di confronto e dialogo tra esperti del settore e attivisti, un momento di riflessione su alcune delle questioni più importanti legate alla sostenibilità ambientale. Durante l’incontro, verrà anche stilato il Catalogo regionale del turismo scolastico, uno strumento che mira a promuovere il turismo consapevole e sostenibile tra i più giovani.