Da tanti anni oramai è presente una costante ricerca di “terreno fertile” da parte dell’uomo, che ha portato alcuni territori alla distruzione.
Uno dei maggiori danni è stato creato con la deforestazione: un susseguirsi di boschi e foreste rasi al suolo per la costruzione di fabbriche, edifici e soprattutto per installare le turbine eoliche. Tanti anni fa, le cosiddette pale eoliche erano la svolta, la scoperta più ecologica in grado di procurare energia. Oggigiorno, invece, facciamo i conti con i danni della deforestazione causata dalla caccia all’energia sostenibile, che appunto così tanto sostenibile non lo era.
Nell’ambito ecologico tante associazioni si impegnano con campagne di sensibilizzazione a sfavore della deforestazione incontrollata, che causa grossi danni all’ecosistema: la perdita di grandi ettari di boschi, infatti, non permette la corretta generazione di ossigeno necessaria alla terra.
L’associazione Sardegna Solidale, il principale centro di servizi per il volontariato per la Sardegna, si è sempre battuta a favore dell’ambiente, oltre che dell’integrazione.
Il 5 maggio del 2021, il centro di volontariato sardo ha fatto partire un progetto chiamato “Pianta un Albero: è un gesto d’amore”. La campagna è stata inaugurata a Bitti, in suo onore: infatti, come ben si sa, il paese della provincia di Nuoro ha subito un disastro ambientale nel novembre 2020, quando un’alluvione ha travolto il paese con valanghe di fango, causando tre vittime.
L’obiettivo dei volontari dell’associazione, tra i primi a prestare soccorso a Bitti, è quello di piantare un simbolico albero in tantissimi comuni della Sardegna.
L’albero, che è un grande generatore di ossigeno, simboleggia la vita e la rinascita, qualcosa di cui non solo il paese di Bitti ha bisogno.
Sono circa 80 i comuni interessati per il momento, e tutta la Sardegna è stata coinvolta.
“La programmazione di Sardegna Solidale – riferisce Giampiero Farru, presidente di Sardegna Solidale – fa riferimento, tra l’altro, ai temi dell’Agenda 2030, che prevede azioni di sostenibilità ambientale e promuove una serie di attività sul tema e sul ruolo che le associazioni e i volontari, insieme a istituzioni e cittadini, possono avere nella tutela dell’ecosistema e nelle scelte di sviluppo integrale. Per fare ciò occorre individuare delle zone da piantumare, preferibilmente in aree urbane da riqualificare o spazi urbani ed extraurbani adibiti ad uso comune, promuovendo iniziative con il coinvolgimento dei soggetti pubblici e quelli privati, appartenenti al territorio”.
Le attività coinvolgeranno contemporaneamente scuole e parrocchie, e all’interno del progetto “Pianta un Albero”, troviamo anche un cortometraggio intitolato “Una nuova voce”, diretto da Peter Marcias, che verrà presentato in vari festival nazionali ed internazionali.
Ma Sardegna Solidale non si ferma qui: infatti, al termine del progetto “Pianta un Albero”, ha in programma di avviare la campagna “Sardegna Plastic Free”. L’obiettivo è la sensibilizzazione all’utilizzo della plastica, spesso incontrollata.
Ogni individuo consuma circa 73 chili di plastica all’anno, e 8 milioni circa finiscono in mare, danneggiando l’ecosistema marino.
Affinché la velata richiesta di non utilizzare plastica arrivi a destinazione, il principale centro di servizi di volontariato sardo, che da anni ha abbandonato l’uso della plastica, ha deciso di donare ad ogni associazione registrata presso il CSV una simbolica borraccia, affinché il messaggio venga recepito e, partendo dalle associazioni di volontariato e di Terzo Settore, si utilizzino più materiali sostenibili e biodegradabili, abbandonando lentamente l’utilizzo di quello che è il materiale più inquinante al mondo.