Domenica 21 marzo 2021, il primo giorno di primavera, come ogni anno, ricorre la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, giunta ormai alla sua XXVI edizione e promossa da Libera e da Avviso Pubblico in collaborazione con Rai per il sociale e sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.
La manifestazione fu organizzata per la prima volta il 21 marzo del 1996 a Roma, in Piazza del Campidoglio. L’idea fu promossa da due donne, due madri che persero i figli per mano della mafia: Saveria Antiochia, madre di Roberto Antiochia, un giovane poliziotto ucciso dalla mafia il 6 agosto del 1985, e Carmela Montinaro, madre di Antonio Montinaro, il capo scorta del magistrato antimafia Giovanni Falcone, morto il 23 maggio del 1992 nella Strage di Capaci, che si rivolse a Don Luigi Ciotti per far presente che i nomi degli uomini della scorta di Falcone non venissero mai menzionati ma solo indicati genericamente come “i ragazzi della scorta”. Per questo motivo dal 1996 l’Associazione Libera, nata nel 1995 da un’idea di Don Luigi Ciotti con lo scopo di promuovere una cultura della legalità, celebra ogni anno questa Giornata, riconosciuta poi ufficialmente dallo Stato con la legge n. 20 dell’8 marzo 2017.
Come nel 2020, anche quest’anno l’evento non potrà prescindere dalle restrizioni e dalle difficoltà causate dalla pandemia del coronavirus, ma piccoli momenti di raccoglimento, di riflessione e di ricordo, in cui verranno letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie, si svolgeranno in tutta Italia a partire da sabato 20 marzo, nel pieno rispetto delle misure anti-Covid.
Anche il Ministero dell’Istruzione promuove la partecipazione delle istituzioni scolastiche che sono invitate a organizzare, in collaborazione con i coordinamenti territoriali di Libera, la lettura dei nomi delle vittime, dinanzi a uno o più spazi culturali del proprio territorio.
Analoga la partecipazione da parte del mondo dello sport, il Coni infatti si affianca a Libera in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Molte federazioni e realtà sportive vestiranno in questo weekend sportivo una maglia simbolica con la scritta “Lo sport non vi dimentica”.
In Sardegna, come nel resto d’Italia, sabato 20 marzo Libera Sardegna proporrà una serie di incontri in tutta l’Isola.
A Cagliari, al Parco della Musica alle 10:00, saranno letti i nomi delle vittime innocenti di mafia. Interverranno: Giampiero Farru, referente regionale di Libera Sardegna; Carlo Tack, assessore comunale delle Politiche della sicurezza e Alessandra Scanu, dirigente scolastica dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari. Alle 11:00, inoltre, è in programma un collegamento in diretta con Roma, dove è previsto un intervento di Don Luigi Ciotti.
La lettura dei nomi, si svolgerà sempre sabato 20 marzo, alle 10:00, a Cagliari in piazza dei Centomila (Piazza Paolo VI, di fronte all’Istituto Nautico Buccari); presso l’Istituto Tecnico e Liceo scientifico delle scienze applicate Michele Giua, in via Montecassino; presso l’Associazione La Strada in via Cavalcanti 13 e presso la Onlus Cittadinanzattiva Sardegna in via Ariosto 24. Ad Oristano nel cortile interno del Liceo classico De Castro. A Guspini nel piazzale antistante l’ex Biblioteca comunale, in località Cuccureddu de Zeppara. A Perfugas presso la sede Avis di via D’Annunzio 1. Ad Ozieri presso la sede della Caritas Diocesana in via Azuni 6. A Mogoro nella sede AIS di via Manno 10. A Tempio Pausania in via Stazione Vecchia 7. A Senorbì presso l’Istituto Comprensivo “Generale Mezzacapo”, e in contemporanea nei plessi di Barrali, in via Cagliari; Suelli in via San Giorgio; San Basilio in via Sa Pala. A Gergei nell’Istituto Comprensivo di Isili (plesso di via della Resistenza 1).
A Gergei l’iniziativa verrà ripetuta anche sabato sera, alle ore 19:30, in località Su Piroi, presso il Parco della memoria “Ammentos”. Con il referente di Libera Sardegna, Giampiero Farru, interverranno anche il sindaco di Gergei, Rossano Zedda, il sindaco di Escolca, Eugenio Lai, per l’Associazione Familiari vittime di mafia saranno presenti Pino Tilocca e Claudia Loi, sorella di Emanuela Loi, la poliziotta della scorta di Paolo Borsellino morta nella Strage di Via D’Amelio il 19 luglio 1992, e il magistrato Guido Pani.
Lo slogan scelto quest’anno per la Giornata è “A ricordare e riveder le stelle”. “Uno slogan composito, che racchiude molti significati, – come spiega l’Associazione Libera – l’etimologia latina di “ricordare” ci restituisce un duplice significato: re- indietro, ma anche ‘nuovamente’, e cor- cuore. Richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa: ‘tornare’ e essere ‘nuovamente’ ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria. “… e riveder le stelle”, citando l’ultimo verso dell’Inferno della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte, è il desiderio di ‘riveder le stelle’ e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare è avvertire la mancanza di stelle. E le stelle sono anche le persone che ogni giorno si battono per la giustizia sociale e la legalità democratica, fari del nostro operare ed esempi ai quali guardare”.