La Regione Sardegna ha rinnovato il suo impegno nella lotta contro la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento lavorativo in occasione della XVIII Giornata Europea Contro la Tratta degli esseri umani. Questo fenomeno, spesso ignorato, continua a essere una piaga diffusa che richiede un impegno costante da parte delle istituzioni. In questo contesto, la Regione ha organizzato diverse iniziative di sensibilizzazione nell’ambito del Programma Annuale per l’Immigrazione, in collaborazione con la Congregazione Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, promotrice del progetto Elen Joy, e il CREI ACLI.
L’assessora del Lavoro, Desiré Manca, ha sottolineato l’importanza di continuare a combattere la tratta, definendola una pratica che “offende la coscienza di ogni persona”. Secondo l’assessoraManca, è fondamentale che le istituzioni non solo contrastino attivamente queste forme di sfruttamento, ma promuovano anche il lavoro come mezzo di riscatto sociale. Il legame tra tratta e sfruttamento lavorativo, infatti, è evidente: molte vittime vengono poi costrette a condizioni lavorative inique, alimentando fenomeni come il caporalato e la violazione dei diritti umani fondamentali.
Uno strumento importante in questa lotta è il progetto CASLIS (Contrasto Allo Sfruttamento Lavorativo In Sardegna), attuato dall’Assessorato del Lavoro in collaborazione con diversi partner istituzionali e sociali. Tra questi, l’ANCI Sardegna, la Congregazione Figlie della Carità, la Cooperativa Studio Progetto 2, l’Università degli Studi di Cagliari, gli Ispettorati territoriali del lavoro e la Commissione Territoriale per il riconoscimento del diritto di asilo. Grazie a CASLIS, è stato possibile promuovere linee di intervento specifiche per far emergere e identificare le vittime di tratta, fornendo loro supporto e aumentando la consapevolezza sociale di questo problema.
Venerdì 18 ottobre, in occasione della Giornata Europea Contro la Tratta degli esseri umani, l’Assessorato del Lavoro organizza un incontro dal titolo “Strumenti per il contrasto allo sfruttamento lavorativo e alla tratta degli esseri umani: forme di protezione e investimento sociale – promozione reti multi-attore”. L’evento, che si terrà al Caesar’s Hotel di Cagliari, vedrà la partecipazione delle Regioni che aderiscono all’avviso promosso dal Ministero del Lavoro sul contrasto allo sfruttamento, oltre all’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM) e i partner del progetto CASLIS. L’obiettivo è favorire una riflessione approfondita sulle politiche attualmente in atto per combattere lo sfruttamento lavorativo e sviluppare reti di collaborazione tra i vari attori coinvolti.
Nel pomeriggio della stessa giornata, presso l’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari, si terrà un ulteriore incontro dedicato all’analisi critica dei legami tra migrazione, inserimento lavorativo e sfruttamento. Durante questo dibattito, verranno messe in luce le pratiche di sfruttamento lavorativo che colpiscono non solo i migranti, ma anche i lavoratori autoctoni, con particolare attenzione alla crescente connessione tra tratta di esseri umani e sfruttamento lavorativo.
Le ricerche condotte in Sardegna dimostrano che, oltre allo sfruttamento dei lavoratori locali, esiste una crescente vulnerabilità tra i lavoratori migranti, spesso vittime di abusi e violenze fisiche. Secondo l’assessora Manca, questo fenomeno evidenzia come lo sfruttamento lavorativo sia sempre più legato alla tratta di esseri umani, con un impatto particolarmente forte su donne e minori. Per affrontare questa sfida, la Regione ha promosso l’istituzione di un Osservatorio permanente sullo sfruttamento degli esseri umani, con l’obiettivo di favorire lo studio e la ricerca sul fenomeno, oltre a promuovere una maggiore collaborazione tra le istituzioni e gli attori sociali coinvolti.
L’Osservatorio, secondo l’assessora Manca, sarà uno strumento cruciale per rafforzare la cultura della legalità in Sardegna, offrendo un punto di riferimento per monitorare il fenomeno dello sfruttamento e favorire politiche di contrasto efficaci. Grazie alla collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini, la Regione spera di costruire una rete sempre più solida per proteggere i diritti dei lavoratori e prevenire le gravi forme di sfruttamento che continuano a colpire il territorio.