Ogni buon amante della lettura è da sempre alla ricerca del posto perfetto dove poter leggere. Eppure, nell’immaginario collettivo, forse anche a causa dell’influenza che hanno su di noi proprio i libri o i film, la scena più ricorrente, in ogni storia che si rispetti, è quella di una ragazza intenta a leggere su una panchina di un bel parco.
Chissà che non abbia tratto ispirazione da questa immagine anche la National Literacy Trust, un’associazione no profit, fondata nel 1993 a Londra con l’obiettivo di incrementare la cultura, soprattutto nei quartieri più difficili dell’Inghilterra, che nel 2014 ha pensato a un espediente geniale per favorire la lettura. Il progetto, chiamato “Books About Town”, consisteva nell’installazione, nei principali quartieri della città, di panchine a forma di libro e decorate a mano da artisti di fama internazionale con disegni ispirati ai capolavori della letteratura classica e contemporanea. Quelle panchine sono ormai conosciute in tutto il mondo con la denominazione di “panchine letterarie”.
Le opere letterarie di cui queste panchine riportavano dei versi riuscivano a mettere d’accordo ogni genere di lettore, dagli amanti dei classici come “Orgoglio e pregiudizio”, agli appassionati di storie divertenti e romantiche come “Il diario di Bridget Jones”, o dei gialli di Agatha Christie, senza dimenticare ovviamente i bambini con citazioni tratte da “Mary Poppins” e “Peter Pan”.
L’esposizione di queste panchine è avvenuta per tutta l’estate del 2014, ma da quell’esempio è nato un vero fenomeno attrattivo che ha varcato i confini diffondendosi anche in altri Paesi, Italia compresa. Qui, infatti, a cominciare da Foggia, tante città del nord e del sud, si sono dotate di queste famose sedute artistiche nei parchi e nelle piazze.
In Sardegna, a dare il via al progetto è stata la cittadina di Donori, nel Sud dell’Isola, che nel febbraio del 2021 ha inaugurato il parco letterario “Don Pietro Aresu”, nell’omonima piazza del comune, rendendolo un luogo di incontro, di riflessione e di letture grazie alla collocazione di panchine letterarie che affascinano grandi e piccini e che rappresentano, ormai, un punto di richiamo per le scuole del territorio che si recano lì per tenere lezioni all’aperto di italiano, inglese e storia dell’arte.
I contenuti che vengono riportati su queste panchine sono davvero variegati: dalla celebre frase “I have a dream” di Martin Luther King, che invita ad una riflessione sulla tolleranza e il rispetto tra gli esseri umani, a un passaggio del Canto XXXIII della Divina Commedia per celebrare Dante, fino all’Inno alla Gioia tratto dalla Nona sinfonia di Beethoven, in modo da richiamare un classico della cultura musicale. Non mancano neanche quelle che rappresentano le arti figurative attraverso le riproduzioni della Notte stellata di Van Gogh e della street art di Banksy.







Ci sono poi due panchine che raffigurano i voli di Peter Pan e le avventure di Pinocchio, dedicate quindi alla fantasia e ai sogni dei bambini e, per finire, una panchina che spiega la filosofia di questo progetto che, a sua volta, si colloca in quello più ampio di “Donori: un libro aperto”. Si tratta di un’idea che ha consentito di disseminare per le vie del paese frasi e aforismi di scrittori, poeti, cantautori e altri importanti personaggi, quali Grazia Deledda, Fabrizio De Andrè, Platone, John Kennedy, Martin Luther King, Gandhi e tanti altri, oltre a riproduzioni di grandi opere d’arte di Caravaggio, Kandinskij, Monet e Van Gogh, che cittadini e visitatori possono leggere e ammirare. Un disegno, questo, che parte dalla consapevolezza che la cultura non è un patrimonio per pochi privilegiati e che ha suscitato anche il plauso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Nel solco di questo esempio, sempre nel Sud Sardegna anche il comune di Mandas, nel settembre dello stesso anno, ha inaugurato Piazza Grazia Deledda, proprio in occasione del 150esimo compleanno della scrittrice sarda premio Nobel. I lavori, finanziati dal Governo, hanno previsto un arredo urbano caratterizzato da suggestive panchine letterarie realizzate esclusivamente con il riciclo degli scarti del marmo e del granito e che sono illustrate proprio con brani tratti dalle opere di Grazia Deledda, con la convinzione che così si possa custodire e valorizzare l’identità del popolo sardo.

Ma anche il 2023 si è aperto per la Sardegna all’insegna della cultura. Nei primi giorni dell’anno, dopo il successo, lo scorso autunno, della XX edizione della Mostra del Libro edito in Sardegna, che rappresenta la più importante manifestazione libraria sarda, il comune di Macomer, in provincia di Nuoro, ha installato cinque panchine letterarie nei luoghi simbolo della cittadina, tra cui l’ingresso del centro culturale. Queste riportano, in limba, i versi dei grandi poeti locali, quelli del passato, come Melchiorre Murenu e le sue composizioni poetiche legate all’Editto delle Chiudende del 1820, emanato per risolvere l’eterno conflitto tra pastori e agricoltori, e quelli viventi, quali Salvatore Murgia, Bernardo Zizi e Pinuccio Giudice Marras che, con i loro versi, hanno dato onore e prestigio alla comunità.
In un’epoca in cui la passione per la lettura è drammaticamente diminuita, l’auspicio è che l’iniziativa delle panchine letterarie contribuisca, anche in Sardegna, a tenere viva la cultura del libro.