Pochi luoghi al mondo possono vantare una tradizione rivoluzionaria come quella dell’arcipelago cubano. Nomi divenuti immortali come quello di Ernesto “Che” Guevara, e figure controverse come quelle dei fratelli Castro, Fidel prima e Raùl dopo, hanno consegnato al mito, nell’immaginario collettivo, la striscia di terra insieme con gli isolotti che la lambiscono tra il Mar dei Caraibi, l’Oceano Atlantico e il Golfo del Messico.
La partenza. Le tante restrizioni che accoglievano i visitatori di Cuba sono state, negli ultimi tempi, in buona parte allentate. È tuttavia importante ricordare la necessità del visto di ingresso e dei limiti relativi alle valute e alla quantità di denaro. Inoltre, dalla Sardegna non ci sono voli diretti, disponibili per l’Italia soltanto dalla penisola. Per tutti questi aspetti è preferibile contattare un buon tour operator, che sarà felice di aiutarvi a trovare la soluzione più comoda ed economica.
Cosa vedere. Tra le migliori attrazioni di Cuba, le spiagge rivestono un ruolo di primo piano con lo splendido mare, che qualcuno è arrivato a paragonare agli scorci migliori offerti dalla nostra stessa Sardegna, e il contesto caraibico nel quale lo si vive. In questo senso vogliamo segnalare le bellissime spiagge di Cayo Largo, un’isola paradisiaca dell’arcipelago che racchiude un enorme tesoro paesaggistico e ambientale con una ricca fauna di pappagalli, tartarughe marine e aironi. Tra le sue spiagge più famose, caratteristiche per la sabbia finissima e l’acqua bassa e cristallina, ricordiamo Playa Paraiso e Sirena Beach.
Ma le mete naturalistiche di Cuba non si riducono alle spiagge. Sul versante occidentale dell’isola maggiore è infatti possibile visitare la rigogliosa Valle de Viñales, una verdissima oasi che si estende per circa 130 km quadrati nei pressi dell’omonima città. Questa grande valle, grazie alle particolari caratteristiche della flora e della fauna che ospita, alle sue piantagioni di tabacco e alle numerose altre colture lavorate dai campesinos, è stata riconosciuta nel 1999 dall’UNESCO come Patrimonio dell’umanità.
Spostandosi un pochino più a oriente si arriva a L’Avana, città storica e capitale di Cuba che, con i suoi oltre due milioni di abitanti, rappresenta il vero cuore pulsante di tutti i Caraibi. Immancabile, una volta in città, il passaggio nella famosa Plaza de la Revolución, divenuta il simbolo della rivoluzione cubana e dove si possono ammirare l’effige più nota del Che insieme con il memoriale dedicato a José Julián Martí Pérez, storico leader ottocentesco per l’indipendenza cubana e oggi considerato eroe nazionale. A Guevara è anche dedicato un mausoleo, posto però nella vicina città di Santa Clara, che dal 1997 custodisce la sue spoglie. Tornando a L’Avana, vogliamo invitarvi a visitare anche la Plaza Vieja, recentemente ristrutturata e oggi importante centro culturale e commerciale, e la Piazza della Cattedrale, dove l’antico edificio barocco ha custodito in passato i resti di Cristoforo Colombo.
Ma i luoghi offerti dalla città sono molteplici e per tutti i gusti. Oltre alle piazze, gli amanti dell’arte potranno trovare molto istruttiva la visita al Museo Nacional de Bellas Artes de La Habana, dove sono conservate importanti opere risalenti al periodo coloniale e altre più recenti, di arte contemporanea. Il mix tra antichità e modernità è presente un po’ ovunque per le strade di Cuba. In effetti il passato quasi assurto a mito di queste terre sembra cercare un costante compromesso con la modernità che avanza, che incombe ineluttabile per quanto a lungo si sia tentato di arginarla. Ma talvolta, anche a beneficio dei turisti, questo compromesso lo si trova: è il caso della vecchia fabbrica dell’olio a L’Avana, prima dismessa e poi trasformata nella FAC, Fábrica de Arte Cubano, ideale per un dopocena all’insegna della buona musica, tra installazioni di arte contemporanea, cocktail tropicali e magari un buon sigaro locale.
Cosa mangiare. Avendo Cuba un passato coloniale, la sua cucina è ricca delle influenze di quelle popolazioni che l’hanno abitata. La Spagna e l’Africa si riconoscono quindi facilmente nei suoi piatti e, più di recente, anche la Cina ha aggiunto un posto a tavola. I locali sono comunque tutti molto economici ed è possibile gustare dell’ottima carne di maiale o pollo, o ancora gamberi e aragoste, riso con fagioli neri, pane di manioca, rum, birra e frutti tropicali.