Sappiamo bene quanto sia importante viaggiare su strada in sicurezza, sia che si tratti di spostamenti di lavoro oppure di viaggio o comunque di piacere. Soprattutto quando ci si muove a bordo di una due ruote si dovranno prendere tutta una serie di precauzioni specifiche in fatto di abbigliamento tecnico, così da proteggere la propria incolumità nel migliore dei modi. Si tratta per prima cosa di un gesto di buon senso, oltre che naturalmente di un presidio di sicurezza assoluto.
Cosa dice la normativa su casco, limiti di velocità e sanzioni
Quando parliamo di protezioni moto alla guida bisogna per prima cosa fare riferimento alla normativa, poiché il Codice della Strada è abbastanza chiaro in merito. Viene infatti precisato dall’articolo 171 come durante la marcia sia fatto obbligo ai conducenti – oltre che agli eventuali passeggeri – di indossare correttamente un casco protettivo regolare e conforme ai tipi omologati. Una violazione di questa disposizione comporterebbe una multa che può arrivare a superare i 300 euro. Se poi nell’arco di due anni si commettono due infrazioni di questo tipo viene inoltre disposto per 90 giorni il fermo amministrativo del mezzo. Oltre a conoscere le disposizioni del Codice della strada in materia di protezioni obbligatorie per i motociclisti, sarà anche utile mettere a fuoco e conoscere i limiti di velocità nei diversi contesti (neopatentati, tipologie di percorsi, sanzioni). Lo stile di guida infatti cambia molto a seconda dei percorsi, cosa che va a incidere anche sul livello di rischio. Quello relativo alla velocità è un aspetto che, soprattutto per i centauri, assume un’importanza cruciale: la loro incolumità è statisticamente più a rischio.
Il casco e le altre protezioni: le cose da sapere
Oltre al casco, che ricordiamo è obbligatorio, sarà utile anche fare mente locale sulle altre protezioni che i motociclisti devono indossare ovvero l’abbigliamento tecnico. Di che cosa si tratta? In particolare, il riferimento è ai guanti e alla giacca ma anche al paraschiena. Molto dipende dal livello di potenza del motore di ciascun mezzo nello specifico, sempre relativamente all’obbligo di indossare protezioni moto. Nel caso in cui si dovesse per esempio restare al di sotto degli 11 kW la sola protezione obbligatoria sarebbe il casco, mentre invece tra gli 11 e i 25 kW serviranno sia il casco integrale che una giacca tecnica. Quest’ultimo capo è di grande importanza, poiché serve a proteggere sia i gomiti che le spalle in caso di caduta e scivolamento. Salendo ancora, raggiungendo potenze comprese tra 25 e 52 kW, si dovranno indossare casco, guanti e giacca ma soprattutto è importante il paraschiena. In caso di caduta infatti bisogna proteggere l’integrità della spina dorsale, evitando così brutti incidenti e disagi dal punto di vista sanitario. Il paraschiena, peraltro, dovrà essere integrale nel caso in cui si dovessero superare anche i 52 kW di potenza. Entreranno in gioco anche specifiche protezioni per le gambe e le ginocchia.
È chiaro che comunque l’accessorio principale è il casco integrale e il momento della sua scelta è davvero cruciale, poiché riduce il tasso di mortalità. Protegge la testa e il volto, dev’essere perfettamente allacciato in modo tale da evitare traumi cranici o facciali. Per scegliere quello perfetto si deve innanzitutto verificare la sua omologazione, oltre alla misura per fare in modo che aderisca comodamente alla testa. La chiusura potrà essere a sgancio veloce oppure ad anelli, inoltre attenzione anche alla ventilazione per fare in modo che la visiera non si appanni.