Immaginate di restare chiusi in una stanza, con tutte le vie d’uscita bloccate, avendo a disposizione solo qualche indizio e le proprie abilità per riuscire a scappare entro sessanta minuti. Non è la trama di un film horror e nemmeno un incubo da cui ci si vorrebbe svegliare il prima possibile ma, al contrario, uno dei giochi di rompicapo, in prima persona e dal vivo, più richiesti e in voga degli ultimi anni: l’escape room.
Escape room letteralmente significa “fuga dalla stanza” e rappresenta un’attività divertente, da fare in compagnia, che ormai sta spopolando al pari dei giochi di società e dei videogames.
Nonostante abbia conosciuto una grande diffusione soprattutto negli ultimi anni, tanto da ispirare un nuovo genere cinematografico, le origini di questo gioco si possono trovare già nell’antica Grecia, nel mito di Teseo che riuscì a scappare dal labirinto del Minotauro grazie al suo ingegno, oltre che al filo di Arianna.
Al di là delle leggende, le prime stanze virtuali si diffusero all’inizio del 2000, mentre la prima escape room reale nacque in Giappone, nel 2007, dall’idea di Takao Kato che, spinto dall’idea di riprodurre un gioco che faceva con la sua famiglia e, soprattutto, di poter realizzare il desiderio che aveva fin da ragazzino di vivere in prima persona le avventure dei manga, fondò la “Real Escape Game”. Da quel momento le escape room continuarono a diffondersi non solo in Asia, ma anche negli Stati Uniti, innanzitutto a San Francisco, Las Vegas e New York, e in Europa. La prima escape room del Vecchio Continente, “Parapark”, fu aperta nel 2011 in Ungheria, a Budapest, da Attila Gyurkovics che dichiarò di averla ideata ispirandosi alla sua esperienza di personal trainer, senza sapere che qualcosa di simile si era già diffuso in Giappone.
In Italia, invece, la prima stanza della fuga, “AdventureRooms”, è stata inaugurata nel 2014 aFirenze e, da quel momento, questa attrazione ha cominciato ad avere sempre più successo, tanto che oggi se ne contano oltre 500, sia nelle grandi città che nei piccoli comuni. Anche in Sardegna, dal nord al sud dell’Isola, si possono trovare varie tipologie di escape room, e non mancano quelle allestite in occasioni speciali, come la prima escape room a tema Sartiglia, dal titolo “La Corsa nel Tempo”, allestita ad Oristano durante le ultime festività natalizie.
Ma come funziona questo gioco di fuga dal vivo?
I partecipanti – il cui numero solitamente varia da 2 a 10 -, devono essere disposti a mettersi alla prova e fare un vero gioco di squadra per riuscire a risolvere l’enigma e uscire, entro i 60 minuti di tempo previsti, dalla stanza in cui si trovano. Non avendo a disposizione nessun dispositivo elettronico, possono contare solo sulla loro astuzia, spirito di osservazione e capacità di ragionamento logico.
Ogni escape room può essere composta da una sola stanza oppure da più stanze – l’accesso a ciascuna delle quali è subordinato alla risoluzione di vari indovinelli – arredate con mobili, quadri e oggetti che apparentemente sembrano insignificanti ma che in realtà potrebbero nascondere la chiave per risolvere l’arcano. Il tema del gioco può essere il più vario, fantasy, storico, horror, mystery; spesso, anche la presenza di comparse e una musica che crea la giusta suspense, contribuiscono a rendere l’esperienza più coinvolgente.
A questo punto, vi starete chiedendo: cosa accade se i partecipanti non riescono a trovare la soluzione? Niente paura, si tratta comunque di un gioco, la porta della libertà si aprirà per loro anche in caso di sconfitta, anzi, potranno sempre tornare per una rivincita, magari con una squadra diversa.
Ogni occasione è adatta per prenotare un’escape room, weekend, festività, celebrazioni di compleanni o altre ricorrenze, ed è un genere di intrattenimento adatto a famiglie, gruppi di amici o di colleghi. Considerate, infatti, molto utili per il team building, grandi aziende come Amazon, Google, Netflix e Twitter hanno fatto partecipare i loro dipendenti a delle escape room con l’obiettivo di verificare il loro livello di problem solving, comprendere le dinamiche del gruppo e favorire la collaborazione tra i membri.
Il prezzo per partecipare varia in base al numero dei giocatori – generalmente tra i 15 e i 30 euro a persona -, ma anche a seconda della tipologia di stanza scelta.
Sicuramente il successo delle escape room è da ricercare non solo nell’esigenza, sempre più diffusa, di fuggire dalla solita routine ed evadere per un’ora dalla realtà, ma anche dalla curiosità di partecipare in prima persona e provare l’emozione di sentirsi un po’ come dentro ad un videogioco o un film.