Volgono al termine le attività di Cultura al Centro, la rete degli operatori culturali della Barbagia che unisce più di 30 tra enti pubblici, imprese e associazioni culturali e che mira a rafforzare la cooperazione fra gli operatori culturali dell’area GAL Barbagia per la progettazione, organizzazione e gestione di servizi in rete ed eventi. Esito del progetto guidato dalla Fondazione Nivola e finanziato dal GAL Barbagia con l’intervento 19.2.16.10.2.1.1 “Costruire la rete degli operatori per gestire i sevizi culturali con l’utilizzo di nuove tecnologie”, riunisce i comuni di Fonni, Mamoiada, Oliena, Orani, Orgosolo, Orotelli, Ottana.
Il mese di settembre coinvolge il comune di Oliena, che a partire da venerdì 9 e fino a domenica 18 settembre offre “T’Ammentos”, un intervento culturale sulla linea dei ricordi, alla riscoperta di personaggi, situazioni e luoghi che hanno influito sul vivere quotidiano delle comunità locali.
Organizzato in collaborazione con la Pro loco di Oliena, l’associazione Oliena Centro e il Centro Studi “Padre Solinas”, questa interessante proposta culturale alla sua prima edizione vuole mettere in risalto la figura di Don Andrea Buttu, sacerdote di Gavoi che svolse la sua missione di educatore a Oliena dal 1966 al 1975. Una figura importante e amata di quegli anni che con il suo lavoro ha dato vita a svariate attività ludiche e sportive, giochi della gioventù e Polisportiva Olianese che diventarono nel tempo un importante polo di attrazione per i giovani.
Affascinato dalle architetture del centro storico, con le sue case antiche piene di storie e personaggi, si dedicò alla fotografia, sua grande passione. A testimoniare la sua opera, racchiusa in migliaia di scatti, una mostra di foto in bianco e nero aperta al pubblico dal 9 al 18 settembre presso il Collegio dei Gesuiti, una piccola testimonianza di un vastissimo archivio fotografico degli anni 60/70, memorie di una Oliena che non c’è più. Il 9 settembre si terrà anche la proiezione del filmato “Uno stadio per 7000” con la regia di Velio Baldassarre.
L’ingresso alla mostra è libero.