Una moderna favola sul tema della “diversità” e sulla paura verso chi appare come “straniero”, proveniente da altre civiltà e da altri mondi: racconta la storia di un’amicizia “Luca”, film d’animazione che segna l’esordio alla regia di un lungometraggio dello sceneggiatore e animatore italiano, con cittadinanza americana, Enrico Casarosa (produzione Pixar Animation Studios in co-produzione con Walt Disney Pictures) in programma stasera alle 22:00 in piazza dei Balli ad Allai per un nuovo appuntamento con la V edizione del Festival “Palcoscenici d’Estate” organizzato dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda, con il patrocinio e il sostegno della Regione Sardegna e del Comune di Allai.
“Luca” è uscito nel 2021, originariamente pensato per le sale, poi distribuito direttamente sulla piattaforma streaming Disney+ a causa della pandemia, il film ha conquistato pubblico e critica per la qualità estetica e per la cura dell’ambientazione, oltre che per l’importanza degli argomenti trattati e per l’evocativa colonna sonora (ottendendo varie nominations come Miglior film d’animazione al Premio Oscar, al Golden Globe e al Premio BAFTA – oltre alle candidature agli Annie Awards per la regia, per le musiche, per la sceneggiatura e il montaggio, etc. -, premio come Miglior Film ai San Diego Film Critics Society Awards).
Il protagonista, Luca Paguro, è un giovane “mostro marino” che insieme al coetaneo Alberto Scorfano prova ad avventurarsi sulla terraferma, incuriosito e attratto dallo stile di vita degli esseri umani, riuscendo così a fare la conoscenza con l’adolescente Giulia e con altri ragazzi all’incirca della stessa età: un’impresa non troppo difficile in apparenza perché le due creature acquatiche, asciugandosi al sole, possono assumere sembianze umane, e mescolarsi tranquillamente all’altra gente, con l’unica accortezza di non bagnarsi, altrimenti riacquisterebbero il loro vero aspetto. In un’intensa estate Luca e Alberto affrontano varie avventure e istruttive esperienze, fondamentali per la loro crescita e maturazione, dai viaggi in Vespa, vero e proprio status symbol nella loro voglia di emancipazione e libertà ai vari incontri in cui non mancano le occasioni per conoscere e capire meglio se stessi, i propri desideri e le proprie aspirazioni, mentre sbocciano le prime simpatie e i primi amori, ma si trovano anche a fare i conti con la prepotenza e l’arroganza di personaggi come Ercole, una sorta di “bullo” locale con la sua piccola banda.
Tra competizioni sportive e inattese rivelazioni nell’arco di una stagione Luca impara insieme ad Alberto e a Giulia l’importanza dell’amicizia, grazie alla quale è più facile confrontarsi e lottare contro le avversità, dando prova di coraggio e lealtà: il film affronta anche temi come il rapporto tra genitori e figli, ciascuno dei ragazzi viene descritto anche in seno alla sua famiglia, si coglie anche il ruolo dell’educazione ricevuta, la forza degli affetti, accanto alla solitudine di chi come Alberto si ritrova da solo in una fase delicata dell’esistenza, costretto a imparare a prendersi cura di sé.
“Luca” rappresenta un affresco della società italiana attraverso gli occhi dei due giovani “mostri” che vorrebbero farne parte per condividere la vita spensierata dei loro coetanei, senza dover temere d’erre presi di mira o addirittura essere scacciati, vittime di una ingiustificata paura che divide gli abitanti sottomarini e la stirpe umana. Una storia a lieto fine, come è giusto attendersi in un racconto fantastico, coinvolgente e emozionante che offre interessanti spunti di riflessione sulla realtà.