Una riflessione sull’amore nel Terzo Millennio con “L’Uomo Ideale”, originale e divertente commedia scritta da Toni Fornari (che firma anche la regia), Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli (produzione A.T.P.R. / Associazione Teatri per Roma – Vincenzo Sinopoli) in cartellone venerdì 31 marzo alle 21:00 al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia, sabato 1° aprile alle 21:00 al Teatro Civico di Alghero, domenica 2 aprile alle 21:00 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, lunedì 3 aprile alle 21:00 al Teatro “Antonio Garau” di Oristano e infine martedì 4 aprile alle 21:00 al Teatro Centrale di Carbonia sotto le insegne della Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC Sardegna / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Una pièce brillante e attuale, nell’interpretazione di Simone Montedoro, Toni Fornari, Emanuela Fresi e Noemi Sferlazza, dove sullo sfondo della elegante e accogliente casa-ufficio in cui abitano e da cui dirigono la loro casa di moda, Giada e Lollo, amici e soci d’affari, discutono sull’importanza e sul valore dei sentimenti, a partire dal sogno romantico di trovare la propria anima gemella, a fronte della possibilità di abbandonarsi a brevi avventure, prediligendo relazioni superficiali per non rinunciare alla propria libertà.
Ciascuno di loro è profondamente convinto di ciò che afferma e entrambi mettono in pratica le loro teorie, la prima trascorrendo, in un certo senso, i giorni nell’attesa dell’incontro decisivo con colui che potrebbe diventare l’uomo della sua vita, l’altro concedendosi il piacere di sperimentare e di cambiare spesso partner, lasciandosi guidare dal desiderio e dall’istinto, senza mai impegnarsi o costruire legami, né preoccuparsi di essere abbandonato o di “tradire”, da autentico single per scelta e per vocazione, con la certezza che l’amore sia soltanto un’invenzione o, per dirla meglio, una poetica illusione.
Tuttavia di comune accordo, su suggerimento di Ida, la vivace e “verace” colf che si intende di pulizie domestiche ma ancor più di questioni di cuore, Giada e Lollo fanno pubblicare un annuncio per dare in affitto una stanza a un nuovo coinquilino, con l’obiettivo di selezionare il «candidato del cuore». Una sfida, quasi un gioco di società per vagliare le doti e cercare di individuare il miglior campione, come accadeva nelle favole di un tempo dove folle di principi si presentavano a corte per chiedere la mano della figlia del re e ovviamente – Turandot insegna – non mancavano le ardue prove da superare e neppure i pericoli, finché il più nobile e valente tra i pretendenti fosse riuscito nell’impresa conquistando così la mano, e forse il cuore, della fanciulla.
Ma poi sulla soglia si presenta Damiano – «bello, affascinante, cortese, divertente» – perfetta incarnazione di un moderno “principe azzurro”, capace di incantare tutti con il suo carisma e il suo modo di fare, tanto che non è solo Giada a sentirsi turbata e attratta da quello sconosciuto, ma pure Lollo sembra perdere la testa… tra i due scatta anzi una sorta di rivalità, entrambi cercano di farsi notare e ottenere le attenzioni dell’avvenente neoinquilino, in un susseguirsi di colpi di scena tra situazioni tragicomiche e battute esilaranti, con finale a sorpresa.

“L’Uomo Ideale” fin dal titolo rimanda agli stereotipi di una visione dell’amore edulcorata e quasi fiabesca, per cui l’incontro tra spiriti affini avviene al riparo dalle banalità del quotidiano, nella dimensione quasi idilliaca dell’innamoramento e rappresenta la chiave della felicità: poiché sarebbe pericoloso addentrarsi nei labirinti della mente e del cuore, nelle fiabe e in certi romanzi il matrimonio diventa un espediente narrativo, il momento culminante in cui i protagonisti, superate le varie peripezie, ritrovano finalmente l’auspicata armonia. La commedia mostra come la realtà sia molto più ricca di sfumature e il significato stesso della parola “amore” non sia uguale per tutti, ma al contrario possa cambiare in base alle inclinazioni e alle esperienze, nei diversi momenti dell’esistenza, e con infinite variazioni sul tema.
Ne “L’Uomo Ideale” i protagonisti sono alla ricerca soprattutto di se stessi, ma anche di quel compagn* che sappia farli sentire a proprio agio, farli ridere, abbracciarli e farli sentire apprezzati e amati, con tenerezza e passione, per rompere il silenzio e colmare il vuoto della solitudine: l’apparizione di Damiano, un uomo con tutte le qualità necessarie per far invaghire Giada (e pure Lollo) trasforma le affermazioni e le dichiarazioni di principio, e perfino le norme comportamentali e i confini che ciascuno si è imposto in mere astrazioni. Il sogno diventa realtà, ma soprattutto… si scopre che “l’uomo ideale” esiste veramente, forse. Per scoprire che cosa accadrà davvero, e se la leale e solida amicizia e l’antica complicità tra i due soci potranno resistere a questo duplice “colpo di fulmine”… (ma anche se Ida avesse davvero capito tutto…) non resta che andare a teatro!