Penultimo appuntamento per la sezione “A balla sola”, dedicata agli incontri con singoli autori, del festival letterario “Florinas in Giallo”, organizzato dal Comune di Florinas con la direzione artistica delle librerie Cyrano e Azuni. Martedì 24 agosto, alla 21 in largo Brigata Sassari, lo scrittore Mirko Zylahy conversa con GP Meloni del suo thriller “L’uomo del bosco” (Longanesi). Poi sabato 28 agosto a Florinas ci sarà il reading “Una vita a scartamento ridotto” di Gerardo Ferrara e Roberto Deiana, dedicato ad Andrea Camilleri, e dal primo al 5 settembre il festival farà una full immersion di cinque giorni con tantissimi ospiti nazionali e internazionali, tra i quali lo scrittore francese di origini armene Ian Manook e il maestro tedesco del thriller psicologico Wulf Dorn.
Romano, classe 1974, Mirko Zilahy ha insegnato Lingua e Letteratura italiana a Dublino; collabora con il Corriere della Sera e ha esordito nella narrativa nel 2016 con “È così che si uccide”, a cui sono seguiti “La forma del buio” e “Così crudele è la fine. “L’uomo del bosco” (Longanesi) prende l’avvio dalla straordinaria invenzione del professor John Glynn – una sonda geofonica capace di prevedere ogni tipo di terremoto – e poi, attraverso una serie di fatti insoliti e inquietanti, si addentra nel passato dello scienziato, nel quale si cela un «peccato originale antico quanto è antico il mondo. Perché nel bosco dell’infanzia si nasconde il segreto più spaventoso. È lì che ci aspetta. Ed è lì che lo ritroveremo».
Questa la sinossi del romanzo: “Il professor John Glynn, scienziato di fama mondiale, è al lavoro su una speciale sonda geofonica, SismoTime, che ascoltando la voce del nostro pianeta – i movimenti nelle profondità della crosta terrestre – sarà in grado di prevedere ogni tipo di terremoto con grande anticipo salvando milioni di vite umane. Nel momento in cui presenta la sua invenzione alla stampa, John Glynn è una stella del firmamento accademico, ma nessuno sa che la causa scatenante di quella ascesa straordinaria ha una precisa data di nascita: il 19/04/1990, quando, poco prima dell’alba, suo padre Liam Glynn – il grande eretico delle scienze geologiche degli anni Ottanta – scompare nell’esplosione di una miniera in Belgio insieme alla sua squadra di estrattori. Da quel tragico giorno sono trascorsi trent’anni e per John la memoria di quel tempo si è polverizzata in un oblio nebuloso. Almeno finché la sua famiglia non si trasferisce nella casa che affaccia sulla fiabesca Civita di Bagnoregio, la città che muore. Da quel momento una serie di eventi straordinari – la scomparsa di una sonda nei boschi di Civita, l’apparizione di un poliziotto con una VHS appartenuta a suo padre, gli sms che riceve da vecchi compagni di scuola e quella voce che abita i suoi incubi, notte dopo notte – sconvolge la vita perfetta del professore. Come se con un gesto magico avesse spalancato un abisso da cui affiorano pezzi di un mosaico spaventoso, John si ritroverà a fare i conti con un passato sepolto sotto gli strati di un peccato originale antico quanto è antico il mondo. Perché nel bosco dell’infanzia si nasconde il segreto più spaventoso. È lì che ci aspetta. Ed è lì che lo ritroveremo”.