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Tra archeologia e antiche leggende: Tonino Oppes e Nicola Castangia presentano “Le case delle fate”

Stasera i due autori saranno al Fuaié del Teatro Massimo di Cagliari con la professoressa Lucia Cossu per un viaggio tra i misteri dell'Isola nel cuore del Mediterraneo

di Redazione
23 Marzo 2023
in Cagliari, Eventi, Libri
🕓 4 MINUTI DI LETTURA
50 4
Tonino Oppes - Nicola Castangia "Le case delle fate"
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Viaggio tra i misteri dell’Isola nel cuore del Mediterraneo, alla scoperta delle antiche civiltà e dei loro riti, con “Le case delle fate. L’incanto delle domus de janas. Un viaggio nella Preistoria della Sardegna” (Edizioni Abbà 2022), intrigante volume in cui i testi di Tonino Oppes incontrano le fotografie di Nicola Castangia, in un ideale contrappunto tra parole e immagini, cui è dedicato l’incontro di oggi alle 18:00 nel Fuaié del Teatro Massimo di Cagliari in cui gli autori spiegheranno la genesi del progetto in una conversazione con la professoressa Lucia Cossu e con la giornalista Manuela Arca sotto le insegne di Legger_ezza 2023 / Promozione della Lettura – V edizione a cura del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna in collaborazione con la Libreria Edumondo.

«Ciascun libro viene dato alle stampe con degli auspici. Le case delle fate, l’incanto delle Domus de Janas, opera scritta con delicatezza, generosità e amore dal giornalista Tonino Oppes e corredata delle fotografie di Nicola Castangia, sprazzi di struggente bellezza, luce e meraviglia, merita di raggiungere un pubblico vasto e di conquistare un’attenzione privilegiata presso le giovani lettrici e i giovani lettori» – si legge nella presentazione –. «Ha infatti da rivelare tesori straordinari, spesso sepolti dalla furia della comunicazione e dalle inconsistenti e sfilacciate relazioni che la società, protesa alla virtualità e al consumo, quotidianamente costruisce e alimenta. Il volume, prezioso sin dalla veste editoriale, custodisce e restituisce la forza antica e potente delle narrazioni popolari, quelle che allietavano le notti d’estate o contribuivano a scaldare, attorno ai focolari, le sere invernali. Accompagna, con la ricchezza delle parole e delle immagini, a rivedere le stelle e la luna».

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Una narrazione suggestiva, in cui è possibile ritrovare la bellezza dei paesaggi della Sardegna e l’arcana magia di luoghi vibranti di memorie, tracce visibili e significative di quegli antichi abitanti le cui vicende sono in gran parte ignote, ma che hanno lasciato in eredità un imponente patrimonio, con la raffinatezza e la molteplicità delle forme, unico e prezioso retaggio, che ha impresso un segno forte nell’immaginario popolare.

“Le case delle fate. L’incanto delle domus de janas. Un viaggio nella Preistoria della Sardegna”, come una guida per orientarsi tra spazio e tempo, tra scienza e invenzione, ci spinge quasi «Ad avvertire come se fosse presente e viva la voce delle comunità che popolarono la Sardegna nella Preistoria, tra V e III millennio a.C., lasciando come eredità tangibile migliaia di grotticelle funerarie scavate nella roccia. Disseminate in tutta l’Isola, tra le coste e le zone più interne, opere mirabili di architettura e arte, sono state battezzate Domus de Janas, “case delle fate”, dalla tradizione successiva che, riappropriandosene, vi ha innestato elementi mitici e suggestivi. Fondato sul rigore della ricerca e sul rispetto degli studi degli archeologi (si vedano la nutrita bibliografia che chiude il testo e la trama di riferimenti che lo attraversa), il lavoro di Tonino Oppes e Nicola Castangia riconnette così con l’intimità della natura, decodifica i misteri consegnati dalla storia e trasmette alla responsabilità delle generazioni presenti e future il dovere di preservare la memoria del passato e di tutelarne le testimonianze. Partendo dal dato scientifico e dalla dettagliata restituzione per immagini, delega all’invenzione la facoltà di far parlare monumenti e reperti».

«L’espediente narrativo che caratterizza il libro è particolarmente efficace. La penna e la fantasia del giornalista di esperienza, scrittore che dalla storia sarda ha tratto materia per tanti dei suoi fortunati romanzi e racconti, danno corpo alla figura di Shardu. Ritorna con composta autorevolezza dalla Preistoria sarda, dove la sua vicenda si è svolta. Racconta di quel tempo in cui, insieme agli uomini e alle donne del villaggio, scavava la pietra con la pietra e decorava, con soluzioni e tecniche pittoriche di raffinata ricercatezza, la dimora per i defunti; del tutto simile alla capanna della quotidianità, era il luogo in cui celebrare i riti funebri e propiziare, affidandosi al dio Toro e alla dea Madre, il passaggio tra la vita e la morte e quindi l’approdo all’aldilà. Risorgendo dal lungo silenzio a cui la storia lo ha consegnato, come il Virgilio della Commedia dantesca, lo scalpellino-artista si fa guida nel viaggio attraverso i millenni. Il sapiente obiettivo del fotografo, devoto e votato alla divulgazione, ne esalta le parole».

Tonino Oppes, nato a Pozzomaggiore, è stato giornalista Rai dal 1977 al 2013. A lungo conduttore del telegiornale, ha ricoperto per quasi tredici anni l’incarico di capo redattore della sede regionale di Cagliari, occupandosi, tra l’altro, dell’appuntamento settimanale “Lèggere” dedicato ad autori sardi. Collaboratore di rubriche storiche della Rai ha realizzato servizi per “Cronache italiane” e “Bellitalia”. Con l’inchiesta “Sardi in Toscana” ha vinto, nel 1981, il Premio giornalistico “Città di Castelsardo.” Ha scritto numerosi libri di successo.

Nicola Castangia, nato a Cagliari, è fotografo professionista specializzatosi nel campo della divulgazione archeologica e dei beni culturali. Le sue prime pubblicazioni risalgono al 1988 con il libro L’Antiquarium Arborense e i civici musei archeologici della Sardegna, al quale sono seguite numerose altre pubblicazioni e mostre fotografiche, anche internazionali. Collabora con le Soprintendenze della Sardegna e ha partecipato agli allestimenti di numerose mostre.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Tags: CagliariCedacLegger_ezzalibriTonino Oppes
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  • 🏔 Tra montagne maestose e natura selvaggia, la catena montuosa del #Supramonte (NU) è attualmente mèta prediletta per percorsi di trekking ed escursioni. 

🐗 Oltre ad ospitare una fauna caratteristica, l’area in passato era sede anche dei #pastori, figure importanti nell’immaginario sardo e soprattutto sul lato economico. Per proteggere sé stessi e il proprio bestiame, essi dovettero ingegnarsi e trovare strategie per il malagevole territorio in cui avevano scelto di stabilirsi. Da tale necessità nacquero “Sos #Cuiles”, strutture dotate di capanne in uso fino alla metà del ‘900.

Traducibile in italiano come “ovile”, ad oggi “Su Cuile” rappresenta una delle ultime testimonianze della vita agro-pastorale del Supramonte.

👆🏻 Clicca sul link in bio per leggere l’articolo ✒ di Chiara Medinas

#shmag #instanews #sardegnaturismo #sardiniaexperience #visitsardinia
  • 👶🏻 “Ciao, mi chiamo Enea. Sono nato in ospedale perché la mia mamma voleva essere sicura che fosse tutto ok e stare insieme il più possibile”.

Queste sono alcune frasi della toccante lettera che accompagnava un neonato di circa una settimana affidato dalla sua mamma, il giorno di Pasqua, alla #cullaperlavita della Clinica Mangiagalli di Milano. 🚼

Nata su iniziativa del Movimento per la Vita Italiano nel 1992, diffusa in varie regioni italiane dal 1995 e situata generalmente nelle vicinanze di ospedali o istituti religiosi, la “Culla per la Vita”, o culla termica, è una struttura che consente alle madri in difficoltà di affidare il proprio bimbo all’interno di un ambiente protetto e nella più totale privacy. 

Ma la Culla per la Vita altro non è che la versione moderna della ben più antica “Ruota degli Esposti”. Istituita in epoca medievale, in Francia nel 1188 e in Italia nel 1198 – si racconta per volontà di Papa Innocenzo III turbato dalla visione ricorrente, in sogno, di cadaveri di neonati che venivano ripescati nel Tevere -, la #ruotadegliesposti rimase in auge sino al Fascismo.

Anche #Cagliari ebbe la sua. Scopriamo cosa era e dove si trovava la Ruota degli Esposti dove migliaia di bambini vennero abbandonati e che segnò una delle pagine più raccapriccianti della storia della città.

👆🏼 Clicca sul link in bio per leggere l’articolo di Raffaella Piras ✒️
  • 📱 #Influencer e #ContentCreator made in #Sardegna: i sardi che stanno lasciando il segno sul web. Anche nella nostra isola coloro che lavorano sui social sono in aumento e si muovono tra differenti campi d’azione. 

Per scoprire quali sono i profili più seguiti clicca sul link in bio ☝🏻
✒ @ericanoli 

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  • 🏖️☁️ La spiaggia di Tuerredda

📷 Grazie a @valentyna_1992 per lo scatto.

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  • 📍Rena Majore (Aglientu, Sardegna) 

La meravigliosa spiagga in cui Ariel ha salvato il Principe Eric ne La Sirenetta, il nuovo film Disney

🎥 @disneyit

#LaSirenetta
  • 🌅 Sapete qual è uno dei posti più belli dove vedere il tramonto?
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Esatto! Capo Caccia ad #Alghero è sicuramente uno dei luoghi migliori per godersi il calare del sole!

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