Un giallo ambientato in Sardegna, nel tempo della pandemia: s’intitola “Ostaggio” il romanzo della giornalista e scrittrice Maria Francesca Chiappe, pubblicato da Castelvecchi Editore (2023), al centro dell’incontro con l’autrice, in programma giovedì 23 novembre alle 18 nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari per un nuovo appuntamento sotto le insegne di Legger_ezza 2023 | Promozione della Lettura – V edizione a cura del CeDAC | Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna in collaborazione con la Libreria Edumondo.
Viaggio tra le righe, per scoprire i dettagli di una storia avvincente che affronta temi attuali e scottanti come la violenza di genere e il femminicidio ma anche reati come il sequestro di persona: il libro vede ancora una volta protagonista Annalisa Medda, brillante cronista impegnata nella ricerca della verità, che porta avanti la sua inchiesta sul campo, scoprendo indizi preziosi, parallelamente alle indagini condotte dal capo della squadra mobile Fernando Corallo, sullo sfondo di una Cagliari misteriosa, luminosa città del sole ma anche ammantata di ombre, affacciata sul Mediterraneo.
La parola all’autrice, che dopo il successo di “Non è lei” (menzione speciale al Premio Alziator), si cimenta con una nuova fatica letteraria, tra racconto poliziesco e noir: la scomparsa di una donna da una casa vicino al mare, al Poetto, celebre e (un tempo) candida spiaggia cittadina, scoperta grazie al pianto disperato della sua bambina, apre diversi interrogativi e suggerisce agli inquirenti vari possibili scenari, dall’ipotesi del rapimento a quella ancora più tragica di un delitto.
Maria Francesca Chiappe – in un dialogo con l’avvocata e scrittrice Claudia Rabellino Becce – parlerà del romanzo e in particolare dei contenuti che attengono strettamente alle cronache dei nostri giorni: la sparizione di una donna, moglie e madre (ma anche fidanzata o single), fa cadere i primi sospetti sugli uomini della sua vita e in particolare sul marito (o compagno) per mere ragioni statistiche, nell’ipotesi che dietro l’ingiustificata e comunque inspiegabile assenza si celi un omicidio.
Non sempre per fortuna, ma sempre più spesso gli abusi fisici e psicologici che denunciano un evidente condizione di malessere all’interno di una relazione tossica, quando non si riesca intervenire tempestivamente, magari attraverso una lucida presa di coscienza da parte almeno di una degli interessati che scelga di porre fine al quel legame, portano a una tragedia – e anche la separazione talvolta non basta per frenare la violenza, quando le persecuzioni continuano e i tentativi di arginarle e prevenirle da parte delle forze dell’ordine non si dimostrano efficaci. Sulle pagine dei quotidiani si susseguono con implacabile regolarità le notizie su questa strage annunciata, che ha radici profonde nella cultura patriarcale ma anche in una visione distorta dell’amore, scambiato con il possesso.
Le differenti tesi investigative si intrecciano, stampa e polizia si muovono sulle tracce dell’“Ostaggio”, mentre una serie di indizi portano in opposte direzioni, e intanto emergono le personalità della vittima e dei suoi familiari, amici e colleghi di lavoro, ciascuno dei quali fornisce una versione dei fatti spesso, anche involontariamente, parziale e imprecisa: la giornalista e il capo della squadra mobile cercano di districare la matassa, sempre più ingarbugliata, seguendo varie piste, ma soprattutto cercando di salvaguardare la vita e l’incolumità della donna scomparsa. Nella miglior tradizione del giallo, nuovi delitti contribuiscono a complicare la vicenda, difficile individuare le connessioni e scegliere le informazioni più attinenti, ma anche decidere se e fino a che punto sia lecito divulgare tutti i particolari della notizia. Sui criteri che regolano il diritto e l’obbligo dell’informazione, come sull’utilità della stampa e in particolare della televisione per diffondere un messaggio e raggiungere i destinatari si incentra in parte l’amichevole rivalità tra Annalisa Medda e Fernando Corallo, e si stabiliscono i confini di una collaborazione tra le forze dell’ordine e il mondo dei giornalisti: un altro argomento attuale in un’epoca di spettacolarizzazione del crimine, in cui è difficile rinunciare a uno scoop che potrebbe far salire l’audience.
Sulla trama, sarebbe scorretto fare troppe anticipazioni: per conoscere il finale della storia è preferibile immergersi nelle atmosfere del romanzo, lasciarsi condurre nel cuore della vicenda dai ragionamenti e dalle scoperte dei personaggi, tra rivelazioni inattese e colpi di scena, fino alla risoluzione del mistero – o meglio dei misteri, affidandosi alla capacità narrativa dell’autrice, che ancora una volta sceglie di abbandonare il rigore della cronaca per avventurarsi nel territorio intrigante dei pensieri e nelle emozioni delle creature nate dalla sua fantasia.
Ingresso gratuito, fino a esaurimento posti.