Prosegue a Mogoro la XX edizione della rassegna teatrale “Ultimo Teatro. Dalla zona del crepuscolo” del Teatro Tragodia. Domenica 19 novembre alle 18:00 alla Fabbrica delle Gazzose “ArRaund Casteddu” del Bocheteatro, un viaggio nella scrittura immaginifica di Sergio Atzeni attraverso la sintesi dei racconti, dove si mescolano e confondono elementi autobiografici e fantastici, e trame e personaggi vibrano nella luce mediterranea della “città bianca”.
Sul palco Giovanni Carroni, che ha curato la scelta dei testi, propone il suo personale omaggio a uno degli autori più significativi della letteratura sarda del Novecento, grande “affabulatore” «con la passione per il paradosso e la provocazione, con lo sguardo ironico di chi ha vissuto l’euforia e il disincanto delle scelte controcorrente». Un recital che restituisce le voci e i suoni del capoluogo dell’Isola, le atmosfere e i profumi in cui immergersi alla scoperta di una “umanità perduta”, con le musiche originali per riscoprire il gusto della narrazione e dell’ascolto.
«Sergio Atzeni attinge, come nella maggior parte dei racconti, a spunti vagamente autobiografici, o che si compiace di far credere tali, e io ci credo – dice Giovanni Carroni -. Materiali magmatici, fatti di ricordi, letture, riflessioni, osservazioni della realtà cruda e poetica, che spingono dall’interno e che attraverso il racconto cominciano a prendere il “volo”, a farsi narrazione più ampia e complessa».
«La scelta dei brani l’ho fatta sulla base dei “piaceri del testo”, tenendo conto in particolare dei materiali riferiti alla sua Cagliari, colorita e dinamica, informe e magmatica. Adattando, a tratti, la narrazione alla varietà sarda del campidanese o logudorese, come a lui piaceva intrecciare. Atzeni si fa personaggio del mondo che racconta, e in una progressione visionaria chiama l’umanità perduta della sua Cagliari e del mondo intero a tornare attraverso sos contos. Nelle sue narrazioni è sempre sa zente che diventa protagonista, la gente perdente, emarginata, malata, reietta. Diceva Michelangelo Pira nel suo romanzo Sos Sinnos “…voglia di gente con cui parlare, e gente e cose da toccare, perché vedere e sentire gente che vive in campane di vetro non mi basta più. Stare in ogni luogo è stare in nessun luogo”», conclude Carroni.
Biglietti: singolo spettacolo €6. È necessaria la prenotazione al numero 389.1111327.