Musica, teatro e arti visive sono stati gli elementi della nuova produzione dell’Ente de Carolis in scena al Teatro Comunale di Sassari all’interno della stagione 2023 che ha presentato il dittico: “La Voix Humaine” di Francisc Poulenc e “Agenzia matrimoniale” di Roberto Hazon.
Due opere che, nel progetto del direttore artistico Alberto Gazale, che di questa produzione ha firmato la regia, sono legate insieme dal percorso artistico e umano del più grande artista del Novecento: Pablo Picasso.
Gli applausi calorosi del pubblico sono arrivati subito a supportare il coraggioso progetto del de Carolis che con questi due titoli, che non sono certamente inseriti tra quelli più noti e rappresentati del repertorio operistico, porta avanti l’obiettivo di ampliare gli orizzonti di ascolto e ricerca e di offrire al pubblico nuove opportunità di approfondimento sulla vasta produzione operistica internazionale.
A collegare fra loro le opere del dittico è stata l’efficace presenza in scena dell’attore Marco Spiga nel ruolo del critico d’arte che ha aperto la serata ricordando il complicato rapporto che Picasso ebbe con le donne della sua vita, vittime di quello che oggi potrebbe essere definito un amore tossico che ha portato alcune di loro ad un percorso di emarginazione e sofferenza o addirittura al suicidio.
Quando il sipario de “La Voix humaine” si apre su Elle, interpretata da un’eccezionale Paoletta Marrocu, le analogie tra la biografia di Picasso e la tragedia umana che si consuma in scena si fanno evidenti. La magistrale interpretazione di Marrocu riesce ad evocare, in 45 minuti che volano in un soffio, il dolore e la disperazione di una donna, abbandonata dall’uomo che ama ancora alla follia, che affida ad una dolorosa telefonata il suo ultimo “ti amo”. La voce umana e la musica di Poulenc dirigono il tempo di questo addio: le pause, gli sprazzi di gioia che nascono dai ricordi evocati dalla conversazione, gli abissi di un dolore che non lascia via di salvezza.
A fare da commento emozionale e contrappuntistico è stata l’attenta direzione di Daniele Agiman che seguendo ogni dettaglio della partitura ha guidato con sicurezza l’orchestra del de Carolis verso un’esecuzione di grande impatto. L’orchestra sempre più matura e consapevole è riuscita ad unire in una voce sola il suo racconto a quello della protagonista.
Gli applausi arrivano scroscianti sul finale della prima parte del dittico per il direttore, per l’orchestra e per Poletta Marrocu che dopo pochi minuti è pronta a tornare sul palco con un nuovo personaggio e un nuovo registro questa volta brillante. Sì perché “Agenzia matrimoniale” porta il pubblico per mano in un percorso di autentica catarsi in cui si riesce a sorridere di quella stessa solitudine umana che nella vicenda di Elle ha fatto invece commuovere.
La regia di Gazale, ricca di energia teatrale e chiamata a cucire gli elementi del dittico in un racconto unico, riesce perfettamente in questo difficile obiettivo dirigendo una complicata macchina teatrale che funziona come un orologio. Questa nuova produzione è stata realizzata interamente dal de Carolis mettendo in luce le competenze artistiche del suo staff.
I costumi sono di Luisella Pintus responsabile del reparto sartoria del de Carolis e le scene di Antonella Conte direttore degli allestimenti scenici. A dare ulteriore forza al progetto sono state proprio le scene che in entrambe le opere del dittico sono racchiuse in una tela che accoglie subito lo spettatore in un mondo da scoprire che si svela nel corso del racconto. I costumi di Pintus brillano nel dittico vestendo i personaggi delle atmosfere del racconto in scena.
Di particolare efficacia il costume cubista di Argia interpretato da una bravissima Paoletta Marrocu che anche in questa parte del dittico mette in luce il suo virtuosismo vocale e attoriale e riesce a divertire il pubblico che la applaude calorosamente anche a scena aperta. L’abbraccio della platea è andato nel corso della serata anche agli altri protagonisti, tutti perfettamente integrati nel loro ruolo in scena, tra cui Alberto Petricca nella parte di Adolfo e Annunziata Vestri che nella parte della Barbona ha regalato un cameo di grande impatto vocale e attoriale dal taglio stilistico sorprendente.
Applausi anche per Siria Colella (la segretaria) e per le protagoniste di “Les demoiselles d’Avignon” un quadro di Picasso diventato parte integrante del racconto registico di Gazale. Dopo il successo della prima serata si replica stasera alle ore 16:30.