Cagliari. Giovedì 21 settembre alle 18:30, la scrittrice Simona Baldelli sarà al centro comunale d’arte e cultura EXMA con Éntula per presentare il suo ultimo romanzo. Con l’opera “Il pozzo delle bambole” (Sellerio), vincitrice del Premio letterario nazionale Donna Scrittrice, l’autrice conduce all’interno di un orfanotrofio con una storia che si sviluppa dagli anni Cinquanta in avanti.
Della vita che orfani e trovatelli conducevano nell’istituto e dei grandi cambiamenti sociali e culturali dell’epoca, narrati nel romanzo, parlerà con la psicologa e psicoterapeuta Marcella Griva. L’incontro sarà moderato da Alessandra Ghiani.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione Ai.Bi. Amici dei Bambini, il festival di letteratura sportiva Mens Sana, la biblioteca comunale di Budoni e la libreria Mieleamaro di Cagliari.
Il libro. Nina viene abbandonata in un orfanotrofio nell’immediato dopoguerra. Le suore fanno la cresta sul vitto e le elemosine, il confine fra disciplina e oppressione è molto sottile e le punizioni corporali e psicologiche sono parte integrante del sistema di educazione. Quando Nina compie sette anni, arriva Lucia, che ha la sua età e non possiede la scorza necessaria per salvarsi dall’insensata cattiveria delle monache. Nina si sente in dovere di difenderla. Insieme all’amicizia, scopre la differenza fra ciò che è giusto e ciò che è ingiusto, mentre cresce in lei il senso di esclusione. Oltre le mura dell’istituto c’è un mondo al quale loro non hanno accesso e dove accadono fatti clamorosi – la nascita della televisione, il discorso rivoluzionario di un reverendo nero, l’assassinio di J.F. Kennedy, dighe che straripano e trascinano a valle migliaia di corpi, la morte del Papa buono.
Quando a diciott’anni Nina esce dall’orfanotrofio trova davanti a sé un continente inesplorato. La sua vita sembra iniziare da capo: incontra nuove amiche, con loro partecipa a manifestazioni e scioperi e alla storica occupazione del grande tabacchificio di Lanciano, nel maggio del 1968, durata per ben quaranta giorni. Le vicende private e sentimentali delle ragazze si mescolano a quelle pubbliche, tutto attorno l’Italia cambia, pare lasciarsi indietro l’oscurità del passato, scopre i consumi e le réclame, la moda e le prime utilitarie, mentre le radio a transistor raccontano una trasformazione dei costumi a tempo di canzoni. La colonna sonora di ciò che poteva essere e non è stato.
Simona Baldelli è nata a Pesaro e vive a Roma. Il suo primo romanzo, “Evelina e le fate” (2013), è stato finalista al Premio Italo Calvino e vincitore del Premio Letterario John Fante 2013. Il tempo bambino (2014) è stato finalista al Premio Letterario Città di Gubbio. Nel 2016 ha pubblicato “La vita a rovescio” (Premio Caffè Corretto-Città di Cave 2017), ispirato alla storia vera di Caterina Vizzani (1735) – una donna che per otto anni vestì abiti da uomo – e nel 2018 “L’ultimo spartito di Rossini”. Con Sellerio ha pubblicato “Vicolo dell’Immaginario” (2019), “Fiaba di Natale. Il sorprendente viaggio dell’Uomo dell’aria” (2020), “Alfonsina e la strada” (2021) e “Il pozzo delle bambole” (2023).