Visioni di un distopico futuro in “Mille”, originale e surreale commedia incentrata sul “paradosso della gentilezza” scritta e diretta da Andrea Muzzi, nuova produzione di BAM Teatro, che vede protagonisti Ninni Bruschetta (interprete camaleontico e volto noto del grande e del piccolo schermo, da “Boris” a “Un posto al sole”, passando per film come “La vita che vorrei”, “Il giudice ragazzino”, “L’uomo in più” e “Mio fratello è figlio unico”, fino al recente “Spaccaossa”, con all’attivo un’intensa carriera teatrale), e Annagaia Marchioro (vulcanica attrice e autrice dalla spiccata vis comica, creatrice di personaggi come Gina Francon e Suor Forcades, apparsa in televisione in programmi come Saturday Night Live, Stati Generali e La Tv delle Ragazze) che debutterà in prima nazionale mercoledì 15 febbraio alle 20:30 al Teatro Massimo di Cagliari, dove resterà in cartellone fino a domenica 19 febbraio (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20:30 e la domenica alle 19) sotto le insegne della Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC | Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, per poi proseguire la tournée nelle principali città italiane nella prossima stagione teatrale 2023-2024. La pièce ironica e dolceamara proietta in un avvenire, a ben vedere non troppo lontano, una versione esasperata della barbarie che già viviamo nel presente, nel dilagare del turpiloquio e dell’offesa, spesso gratuita, dove ogni forma di rispetto e comprensione dell’altro è messa al bando in favore di più elementari e per certi versi “liberatorie” esplosioni di aggressività e volgarità.
“Mille” è semplicemente un numero, quello dell’ennesimo “caso” capitato sulla scrivania di Costanza Guarnieri, intransigente funzionaria e burocrate di ferro, alle prese con l’inspiegabile comportamento di un cittadino, Pietro Marconi, colpevole di non aver reagito di fronte ai pesanti insulti da parte di un altro automobilista, comprensibilmente infuriato, per aver dovuto attendere ben trentasette secondi prima di poter ripartire dopo il passaggio del semaforo al colore verde. Il reato del protagonista, un uomo mite e gentile, non è l’aver esitato prima di superare l’incrocio quel tanto da scatenare le ire dell’altro – visto che l’indifferenza alle esigenze e alla fretta altrui è perfettamente funzionale al sistema – ma l’esser rimasto in silenzio invece di rispondere per le rime: un comportamento pericolosamente stravagante e contrario alle regole della “normale” convivenza fondata sull’odio.
Andrea Muzzi mette in scena lo spirito dei nostri tempi in una commedia divertente e animata che sfocia in un vero duello a armi impari di due personaggi opposti, in cui si racconta il valore dell’educazione, della gentilezza d’animo e dell’empatia, fotografia di una società votata all’egoismo e all’intolleranza, in cui si invocano continuamente le regole del “politically correct”, ma dove sembra decisamente perduto ogni senso di umanità. “Mille” affronta una questione cruciale, le cui ripercussioni si avvertono a tutti i livelli, in un riaffermarsi della legge del più forte, o magari di chi urla e sbraita di più, che sembra rinnegare millenni di civiltà.
La vicenda paradossale e emblematica, pone il protagonista – reo di non essersi attenuto alle “nuove” regole condivise – di fronte alla grave responsabilità di aver messo a rischio l’intero sistema, la stabilità della comunità, di aver creato una falla, con chissà quali conseguenze per l’ordine pubblico, a causa della sua pericolosa “omissione”: “Mille” è la storia di un uomo perbene, costretto a difendersi perché non rispondente ai criteri di una società moderna, dove l’aggressività ha sostituito il garbo e la gentilezza e per farsi rispettare è necessario imporsi con forza, rispondere agli insulti con altrettanti insulti, cercando possibilmente di alzare il tiro dell’offesa. Il mite e sensibile Pietro Marconi, interpretato da un carismatico Ninni Bruschetta, rappresenta un’anomalia, un pericolo da estirpare in ragione della “sicurezza pubblica”, il caso numero zero del “contagio” da non diffondere e fermare con decisione per evitare un ritorno al passato. Ma l’antieroina della storia, alias Costanza Guarnieri, una irresistibile Annagaia Marchioro, per cui quel fatidico, millesimo caso potrebbe rappresentare l’opportunità per un agognato scatto di carriera, si guarderà bene dal cedere le armi e dal lasciarsi irretire dalle ragioni dello stravagante personaggio, un anacronistico reperto di un passato ormai superato, che con tanta incoscienza e leggerezza ha infranto il nuovo codice, in un mondo dove la gentilezza è diventata “illegale” e l’odio rende tutti più sicuri.
Un vero conflitto di mondi e valori, uno scontro tra due personalità opposte, che incarnano due differenti prospettive sulla realtà, si scontrano nella arena di un mondo parossistico fin troppo simile all’oggi, in cui i principi etici e morali vengono quotidianamente traditi o stravolti. Chi dei due avrà la meglio? Il teatro riesce con pièces come “Mille”, attraverso la carta della ironia, a stigmatizzare modelli e comportamenti “sbagliati”, mettere in risalto gli aspetti più assurdi e grotteschi, riuscendo nel contempo a far sorridere e pensare.
“Mille” vede la luce “non casualmente” in Sardegna: lo spettacolo ha infatti contato su un allestimento tutto sardo tra Cagliari – dove ha sede la compagnia – e il rinnovato teatro comunale di Ittiri, gestito da MAB Teatro di Daniele Monachella, dove si sono tenute le sessioni di prova. Infine, il debutto a Cagliari, sul palco del Teatro Massimo, per la Stagione de La Grande Prosa del CeDAC.
“Mille” è il nuovo progetto della produzione BAM Teatro diretta da Marcella Crivellenti, che cura la proposizione, traduzione, messa in scena e distribuzione di spettacoli tratti da testi inediti – commissionati o mai rappresentati in Italia – di autori contemporanei. Ha presentato per prima in Italia la drammaturgia dell’iconico autore americano (il più giovane candidato al Premio Pulitzer, per la sezione di drammaturgia) Will Eno, di cui ha costruito e prodotto – in un unico percorso narrativo – la trilogia dell’esistente: “Thom Pain” con Elio Germano, “Lady Grey” con Isabella Ragonese (con l’arricchimento della appendice inedita di “Ladies&Gentlemans: the rain” curata da Claudio Gioè), “Proprietà e atto” con Francesco Mandelli e la regia di Leonardo Lidi, già Premio Biennale Collage alla regia e del Sindacato critici Italiani.
Oltre la Scena | incontro con gli artisti: giovedì 16 febbraio alle 17:30 nel Fuaié del Teatro Massimo di Cagliari, Ninni Bruschetta e Annagaia Marchioro – insieme con il giornalista, storico del teatro e autore teatrale Nicola Fano – approfondiranno temi e linguaggio dello spettacolo con un focus sulla drammaturgia contemporanea e sul rapporto fra arte e società. Ingresso Gratuito (fino a esaurimento posti).
Biglietti: da €15. Prevendite: Biglietteria del Teatro Massimo di Cagliari, dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20. Info: cell. 345.4894565 – e-mail biglietteria@cedacsardegna.it