Prosegue con interesse la 24ª edizione di Autunno in Barbagia, manifestazione che anima i paesi del cuore della Sardegna attraverso un percorso che unisce sapori, arte e tradizioni locali. Sabato 11 e domenica 12 ottobre saranno protagonisti quattro centri dall’identità ben definita: Gavoi, Lollove, Onanì e Tonara. A Lollove, suggestivo borgo medievale a pochi chilometri da Nuoro, l’evento prende il nome di “Carrèras de Lollobe”.
Questo piccolo centro, sospeso nel tempo e inserito nell’elenco dei borghi più belli d’Italia, si presenta con le sue stradine acciottolate e le case in pietra che raccontano un passato antico e immutato. La convivenza tra ruderi silenziosi e angoli vivaci con fiori e orti conferisce al luogo un’atmosfera speciale che ha ispirato artisti e scrittori, tra cui anche Grazia Deledda, la cui opera “La madre” è ambientata proprio qui. Nel borgo persiste una leggenda che racconta di una maledizione lanciata dalle monache francescane dell’antico monastero, costrette ad abbandonare il convento per uno scandalo e pronunciatrici di un monito sul destino immutabile del paese.
La manifestazione si aprirà sabato 11 ottobre alle 10 con l’apertura delle Cortes e delle case del borgo, che offriranno itinerari culturali ed enogastronomici con degustazioni di prodotti tipici come formaggi, salumi, vini, dolci tradizionali e artigianato locale. Le esposizioni presenteranno manufatti come tessuti, ceramiche, gioielli e altre creazioni rappresentative della cultura sarda. Alle 11 si terrà “La voce di Grazia”, un recital che intreccia teatro, musica e letture tratte dalle opere della scrittrice premio Nobel, immergendo il pubblico nelle atmosfere della Barbagia di fine Ottocento e nei temi universali come l’amore, la colpa, il perdono e il legame con la terra. La suggestiva rappresentazione si svolgerà sul sagrato della chiesa di Santa Maria Maddalena e sarà a cura dell’associazione culturale BocheTeatro.
Nel pomeriggio, dalle 16, le strade del borgo si animeranno con “Costumenes, cantos e ballos in carrera”: canti e balli tradizionali eseguiti dal Gruppo Folk Saludos, dal Coro e dal Tenore Gli Amici del Folclore e dagli allievi del corso di organetto della Scuola Civica di Musica A. Chironi di Nuoro, con musicisti locali. Saranno presenti anche esposizioni di prodotti tipici come miele, olio, vino, torrone, caldarroste e dolciumi, oltre a numerosi artigiani e hobbisti impegnati nella tessitura, produzione di gioielli da materiali di recupero, oggetti in sughero e legno.
Domenica 12 ottobre le Cortes riapriranno sempre alle 10 per proseguire i percorsi culturali e gastronomici. Alle 10:30 è previsto un nuovo round di “Costumenes, cantos e ballos in carrera”, con la partecipazione di un diverso gruppo folk e coro, il Coro Ortobene, il Tenore Punzitta e ancora i giovani allievi di organetto. Contemporaneamente prenderà il via un laboratorio di archeologia sperimentale, dedicato alle tecniche e ai materiali del periodo nuragico. I partecipanti potranno osservare da vicino e provare la lavorazione dell’argilla, la concia delle pelli e la realizzazione di strumenti tipici, con spiegazioni curate da Andrea Loddo. L’attività è pensata per adulti e bambini, con l’intento di far conoscere la storia e le pratiche di un passato affascinante.
Nel corso della giornata si terranno inoltre due momenti dedicati alla vestizione degli abiti tradizionali nuoresi, dalla metà dell’Ottocento ai primi del Novecento, con spiegazioni culturali sulle origini e significati delle diverse forniture. Questi momenti si svolgeranno sempre sul sagrato della chiesa di Santa Maria Maddalena grazie all’Associazione Gruppo Folk Ortobene.
A chiudere la giornata, alle 17, si potrà assistere a una dimostrazione di fusione di un bronzetto nuragico, realizzata con fornaci primitive e utilizzando materiali naturali come argilla, sabbie e cera d’api. Questa attività illustra i processi metallurgici utilizzati nell’età nuragica e rende visibile uno dei simboli più rappresentativi della civiltà sarda.
Nel borgo saranno presenti punti ristoro, dove sarà possibile gustare piatti tipici e specialità locali, dal maialetto arrosto al pane lentu con su prattu, dalle polpette di asino alle sebadas, passando per le orillettas e altri sapori autentici della tradizione barbaricina.
Questa due giorni a Lollove si propone come un’immersione profonda nelle radici culturali e storiche della Sardegna centrale, proponendo un’esperienza che va oltre la semplice visita turistica, offrendo al visitatore un contatto diretto con le tradizioni, la musica, la cucina e l’artigianato del luogo. Autunno in Barbagia si conferma così come un’occasione per riscoprire e valorizzare un patrimonio culturale ancora vivo nei suoi borghi più preziosi.
































