Un calendario diffuso, articolato in undici fine settimana tra primavera e autunno, per raccontare l’identità viva dei piccoli centri italiani. La Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia torna con la sua nona edizione rinnovando la formula: non più una singola giornata, ma un percorso esperienziale che attraversa stagioni, territori e comunità. Al centro dell’edizione 2025, il tema “Storie da abitare: borghi, beni comuni e futuro condiviso”, un invito a riscoprire i legami che rendono un borgo più di un semplice luogo, ma una comunità in movimento.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Borghi Autentici d’Italia, punta a valorizzare la partecipazione attiva dei residenti, la trasmissione delle tradizioni locali e la cura collettiva del patrimonio materiale e immateriale. In questo contesto si inserisce anche la tappa di Samugheo, che partecipa per la prima volta con una delle sue ricorrenze più sentite: la festa di Sant’Isidoro, conosciuta localmente come Santu Sidore.
Il borgo del Mandrolisai, noto per la sua forte identità culturale e artigianale, ha scelto di legare la sua adesione alla Giornata Nazionale alla celebrazione del patrono degli agricoltori. Un’occasione che racchiude riti religiosi, espressioni popolari, tradizioni agro-pastorali e momenti di socialità condivisa.
Le celebrazioni iniziano la sera del 10 maggio in piazza Repubblica con l’esibizione dei gruppi folk Proloco e San Sebastiano di Samugheo, seguita da un ballo sardo aperto a tutta la comunità. La mattina successiva, domenica 11 maggio, alle 09:30 prende il via la processione religiosa dalla chiesa parrocchiale di San Sebastiano Martire, diretta verso la chiesa campestre di San Basilio, dove alle 10:30 sarà celebrata la messa solenne.
Il rientro della processione in paese è previsto per le 11:30. A caratterizzare il corteo è il carro a buoi che trasporta il simulacro del santo, scortato da cavalieri, uomini, donne e bambini in abito tradizionale, e da numerosi trattori decorati con fiori, tessuti tipici e rappresentazioni etnografiche della vita contadina. Elementi che testimoniano il legame profondo tra la comunità e il suo territorio. Durante il percorso si recita il rosario in lingua sarda e, a conclusione della messa, vengono cantati Is Gocios, componimenti religiosi dedicati al santo.
Nel pomeriggio di domenica, ancora in piazza Repubblica, spazio ai più piccoli con l’esibizione del gruppo bambini della Proloco, seguita dalla premiazione dei carri e dei cavalli che hanno partecipato alla processione.
Per tutta la durata della festa sarà inoltre possibile visitare il MURATS – Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda, che ospita in questi giorni anche la mostra temporanea “Vintage”.
La festa di Sant’Isidoro è organizzata ogni anno da un comitato composto da cinque persone, scelto da quello dell’anno precedente, in collaborazione con la Proloco, la parrocchia e il Comune di Samugheo. Un’iniziativa che, oltre alla devozione, diventa occasione per raccontare il paese, attraverso gesti, riti e partecipazione condivisa.

































