Narrazioni, percorsi, incontri, dialoghi. In un virtuoso circuito di esperienze e condivisione è entrata nel vivo la terza edizione di “MusaMadre Festival”. Dal silenzio assoluto al brulichio della conoscenza e al vortice della sperimentazione, in un unico cammino condiviso nella direzione della consapevolezza. Rebeccu umile ma fiero baricentro delle radici identitarie, e dell’ispirazione.
Arrivare a Rebeccu, piccolo borgo medioevale oggi nel Comune di Bonorva, in provincia di Sassari, è come arrivare in rada e spegnere i motori, ascoltare i rumori della natura, disabituarsi alla fretta. Un tempo centro di riferimento del territorio, dopo la progressiva decadenza dello scorso secolo ha visto andar via tutti i suoi abitanti. Ma non ha perso la sua magia, anzi, l’ha persino rafforzata, ed è ordunque oggi il luogo ideale dove coltivare relazioni vere, che si basano sul tempo reale, che impongono di assimilare il ritmo della natura.
Questo percorso, questa relazione con l’armonia del tempo e dell’ambiente circostante trova linfa vitale nell’esperimento artistico-culturale che caratterizza MusaMadre e che quest’anno è ispirato al concetto di Serendipità, ovvero nel rapporto che intercorre tra l’organizzazione della scienza e la valorizzazione del talento nell’incontro inatteso.
Il programma del festival entra nella sua fase finale. Conclusa mercoledì 2 agosto la Residenza di scrittura Ischeliu (Richiamo), dedicata a sardi emigrati o discendenti invitati ad utilizzare i linguaggi del documentario cinematografico e della radio per scrivere il loro “diario delle radici”, il pubblico potrà fruire la proiezione del cortometraggio prodotto durante la settimana di residenza, prima del montaggio finale e della pubblicazione ufficiale che avverrà nei prossimi mesi.
Continuano anche gli appuntamenti del segmento letterario del festival “Le stagioni della lettura”. Domenica 6 agosto Luisanna Usai e Salvatore Pirisinu presenteranno il volume “I nuraghi della Sardegna”, mentre lunedì 7 agosto arriva Francesco Mannoni con il suo “Il bel viaggio”. Chiuderanno l’8 agosto Vindice Lecis con “L’ombra del Sant’Uffizio” e il 9 agosto, ultima tappa, Salvatore Marruncheddu, autore di “La vita di Paolo Mossa e altre storie”.
Sabato 5 agosto è inoltre in programma il talk-show “Lezioni Italiane”, condotto da Fabio Canino e Mike Harakis; sul palco anche gli artisti e fashion designer Antonio Marras e Patrizia Marras, l’influencer Andrea Pinna e la sociologa Ester Cois. Nella contemporaneità girano sui social sempre più fake news, leggende metropolitane e mezze verità. A Rebeccu, senza mai salire in cattedra, esperti in varie materie condivideranno le loro conoscenze con leggerezza. Sarà un momento di riflessione durante il quale si racconterà la conoscenza, con tono seriamente leggero, spaziando dall’avanguardia del sapere alla necessità di sfatare le dicerie.
MusaMadre si concluderà la notte del 10 agosto, con un altro ospite d’eccezione: l’astronomo Ettore Perozzi. Forte della sua lunga esperienza nello studio della meccanica celeste e nelle dinamiche dei corpi del sistema solare – ha lavorato all’Istituto di Astrofisica Spaziale del CNR, all’Agenzia Spaziale Europea, all’Osservatorio Astronomico di Parigi e a Telespazio; l’asteroide n. 10027 porta il suo nome – , ma costantemente impegnato anche nella divulgazione scientifica e nell’alta formazione, lo scienziato accompagnerà il pubblico nella lettura del cielo della notte di San Lorenzo. L’appuntamento con “DE/SIDERI” è programmato per le ore 21 davanti alla chiesa di San Lorenzo a Rebeccu.
Il coinvolgimento di tutti, intellettuali, artisti e semplici cittadini che hanno voluto partecipare al festival, attratti e poi sedotti da quell’atmosfera quasi metafisica, e invece assolutamente reale e stimolante, trova conferma nelle parole della Direttrice Artistica Valeria Orani: “Un calendario di appuntamenti eterogeneo, che ha dato al pubblico e ai partecipanti l’occasione di entrare in contatto e integrarsi con la comunità e il territorio. Le passeggiate serendipitose e le occasioni di convivio ci hanno portato in luoghi e ritmi inaspettati. Un esperimento sicuramente riuscito che si rinnova di anno in anno rivelando la bellezza e la storia di questi luoghi e diventando casa e crocevia culturale”.