Viaggio nel cuore dell’Isola, per riflettere sull’importanza del rispetto della natura, con “Il Bosco di Carta” del Teatro Instabile e Teatrop, con drammaturgia e regia di Aldo Sicurella, nell’interpretazione di Noà Giobbe e Marianna Pinna, con scenografia di Piero Bonaccurso e musiche di Cristina Creco, in cartellone stasera (domenica 5 febbraio) alle 18 al Teatro Intrepidi Monelli di Cagliari per il quinto appuntamento con la XX edizione de “Il Teatro delle Meraviglie”, la storica rassegna dedicata a giovanissimi e famiglie organizzata dal Teatro Actores Alidos con la direzione artistica di Gianfranco Angei.
La pièce trae spunto dai terribili incendi che hanno devastato la regione del Montiferru nell’estate del 2021, distruggendo centinaia di ettari di foreste, per giungere fin sul mare: l’immagine della devastazione, con il paesaggio annerito e i tronchi consumati dalle fiamme, lascia il posto alla speranza di una rinascita attraverso un racconto fantastico, tra folletti nordici e saggi pastori, per insegnare ai più piccoli, e non solo, a prendersi cura dell’ambiente.
“Il Bosco di Carta” narra le avventure di Samuele, un giovane turista che, zaino in spalla, si allontana dalle coste per inerpicarsi sulle pendici rocciose fin sulle cime del Montiferru, giungendo così presso un ovile dove incontra Tziu Antoni, un vecchio pastore, il quale, oltre a condurre il suo gregge al pascolo, si preoccupa di raccogliere i rifiuti abbandonati da escursionisti e gitanti, ignari della bellezza che li circonda, così come di piantare le sue ghiande, affinché crescano nuove piante al posto di quelle andate in fumo. Quasi un custode delle foreste, consapevole della vita secolare degli alberi, e insieme della fragilità dell’ecosistema davanti alla furia divoratrice del fuoco: un personaggio affascinante e portatore di un’antica saggezza, che si rivelerà essere in realtà un folletto, di nome Wolik, giunto dal Nord con il fine di proteggere la natura dalla colpevole incuria e dalle azioni sconsiderate, quando non propriamente dolose, compiute dalla specie umana.
Sotto la sua guida, Samuele «conoscerà piante e cespugli, ascolterà i racconti degli animali, imparerà il loro linguaggio e diventerà il Re, sì… il Re del Bosco» – si legge nella presentazione – perché «solo lui, uomo del mondo e Re, potrà salvare la natura dall’inciviltà di tutti quelli che continuano a sporcare i boschi e, peggio ancora a dargli fuoco». Un compito arduo e difficile e una immensa responsabilità, che egli potrà condividere con le generazioni future, più sensibili e attente, consapevoli dei pericoli e dei danni che la scomparsa delle aree verdi determina nella biosfera, come del ruolo fondamentale della fotosintesi nel delicato equilibrio fondamentale per garantire la vita sulla Terra.
“Il Bosco di Carta” si ispira a eventi dolorosi e drammatici, alle fiamme divoratrici in cui sono scomparse grandi distese di vegetazione, quasi fossero davvero fatte di carta, per mettere l’accento sulla necessità di vigilare affinché simili roghi, ancorché “incidentali”, non divampino più, ma anche per limitare l’inquinamento dell’aria, della terra e dell’acqua, per impedire la creazione di vere e proprie discariche ma anche dissuadere i visitatori dal lasciare tracce concrete e sgradevoli del loro passaggio. La pièce si conclude con una festa e con un rito: «Samuele sarà orgogliosamente incoronato dai bambini del pubblico, primo cittadino del Montiferru e, tra canti, filastrocche e balli, svelerà a tutti i bambini i segreti per vivere in armonia con la natura, la montagna e gli animali».
Tra l’eco di popolari leggende nordiche sui misteriosi abitatori del boschi, di carattere allegro e inclini agli scherzi e le cronache recenti dell’Isola, “Il Bosco di Carta” rappresenta un monito per quanti troppo facilmente dimenticano lo stretto legame tra uomo e natura: è illogico e rischioso “sporcare” l’ambiente in cui si vive, stravolgere l’ecosistema in nome del profitto, privando coloro che verranno di un patrimonio prezioso e fragile, infliggendo ferite al paesaggio per trasformare la Terra in un deserto. Il teatro può diventare uno strumento di conoscenza e offrire utili spunti di riflessione sulle conseguenze di atti e comportamenti irresponsabili, perché ciascuno può fare la sua parte, nel suo piccolo, giorno dopo giorno, per cercare di migliorare il mondo.
Biglietto: posto unico €5. Abbonamenti: 4 spettacoli €15, 8 spettacoli €30. Info e prenotazioni: 070.828331 – 377.7095932.