Viaggio tra miti e leggende dell’Isola, creature soprannaturali e inquietanti misteri con “Le terrificanti scoperte del Dottor Kraus. Le Cogas”, opera prima dell’illustratrice Ilenia Loddo (diplomata all’Accademia d’Arte di Cagliari, dove insegna Progettazione dell’Immagine e Colorazione Digitale”): domani, giovedì 5 maggio alle 18:30 nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari l’autrice dialogherà con Stefano Obino (grafico, illustratore, web designer, pittore, fotografo, disegnatore e fumettista) fondatore insieme con Andrea Fulgheri e Giorgio Binnella di Camena Edizioni, che ha curato la pubblicazione del libro, per un nuovo appuntamento con “I Giovedì Letterari” organizzati dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna in collaborazione con la Libreria Edumondo sotto le insegne di Legger_ezza 2022 / Promozione della Lettura.
Il fascino “oscuro” delle Cogas, le temutissime “streghe” della tradizione sarda, capaci di mutare forma e aspetto assumendo sembianze di animali, in particolare di gatti, o anche di insetti come le mosche, per insinuarsi dentro le case e uccidere i neonati rivive sulle pagine dell’albo illustrato dedicato alle avventure del Dottor Kraus, uno “sfortunato esploratore” alle prese con le figure più spaventose dell’immaginario popolare. Tra gli oggetti simbolici capaci di scongiurare la tragedia e sconfiggere il potere di queste donne malvagie (secondo la tradizione, settime figlie di una stirpe di sole femmine), i rosari e le scope, di cui come per incantesimo erano costrette a contare i grani o i fili, senza riuscire a portare a termine la propria orribile missione. Il ricordo e il timore delle morti infantili si proiettano in questi esseri, che rimandano forse a Lilith, antica divinità sumera identificata nella cultura ebraica come un demone femminile, incombente come un’ombra minacciosa sui nuovi nati prima della circoncisione: non a caso le vittime privilegiate sarebbero proprio i maschi, futuri eredi, re o guerrieri, ma anche contadini o pastori, capaci di sostentare la famiglia e tramandarne il nome, secondo le regole di una civiltà patriarcale.
Le Cogas della Sardegna rimandano ad altre figure della tradizione orale del Mediterraneo, icone di una maternità in negativo, pronte a insidiare i piccoli fin nella culla per privarli della luce e del futuro: un esempio celebre sono le “donne” della “Favola del Figlio Cambiato”, poema drammatico recitato dalla contessa e dai suoi attori ne “I Giganti della Montagna” di Luigi Prandello, dove lo spettro di una malattia trasforma in tragedia le gioie di una madre. E nella mitologia sarda, si nutrono del sangue dei bambini le mostruose Surbiles, in cui lo stigma del vampirismo ricade su donne inconsapevoli, le quali al tramonto diventano vento, o mosche, per penetrare nelle altrui case e far strage di neonati.
Il paese di Villacidro è detto “Bidda de is cogas” ovvero il “villaggio delle streghe”, forse in memoria di culti esoterici di origine orientale, e fiero avversario di demoni e altre creature malefiche è San Sisinnio di Eleni, venerato come “iscongiuradori” (esorcista) e “scacciacogas” (scacciastreghe) per aver liberato il borgo da quelle infauste presenze e restituito agli abitanti quiete e serenità. Tra i rituali apotropaici con cui rendere inoffensive (almeno temporaneamente) le Cogas, gli oggetti sistemati al contrario, come scope o treppiedi, che per queste figure, portatrici di caos e sgomento ma paradossalmente amanti dell’ordine, diventavano un ostacolo insormontabile, tanto da indurle a allontanarsi se non addirittura farle perire.
Ilenia Loddo – grafica e illustratrice, appassionata di letteratura gotica e di thriller e storie dell’orrore – ha inaugurato con “Le terrificanti scoperte del Dottor Kraus. Le Cogas” la “tenebrosa” collana ispirata a una Sardegna “magica”, sulle tracce del temerario esploratore, pronto a confrontarsi con i segreti di un’Isola popolata da potenze arcane, benefiche o maligne. Il suo primo libro, caratterizzato da una cifra elegante e evocativa, capace di sposare suspense e curiosità scientifica, elementi simbolici e atmosfere “notturne”, conduce i lettori nel fantastico e cupo mondo delle streghe, tra arcaiche superstizioni e moderne invenzioni, per una trama “da brivido”.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.