Gli spazi della Cagliari Airport Library ospitano le mostre “Endangered” e “Tiliguerta”, le tele dell’artista sarda Tiziana Sanna saranno esposte almeno fino alla fine di aprile a beneficio di quei passeggeri e visitatori dell’Aeroporto di Cagliari che vorranno approfittare della sosta presso lo scalo del capoluogo sardo per un viaggio culturale iperrealistico nel modo della natura più autentica e affascinante.
La mostra “Endangered”si incentra su tele la cui principale fonte di ispirazione è la natura incontaminata e selvatica. Animali che vivono liberi, allo stato naturale, la maggior parte dei quali è a rischio di estinzione: tigri, leoni, leopardi, giaguari, rinoceronti, elefanti. Nell’ultimo secolo le loro popolazioni si sono notevolmente ridotte: il bracconaggio, il commercio illegale, la perdita dell’habitat dovuta all’espansione degli insediamenti umani sono le principali minacce alla conservazione di queste specie, di cui oggi esistono pochi esemplari.
L’artista conduce il visitatore in un fantastico viaggio nella natura, in terre esotiche lontane, nella giungla, nella savana, per incontrare queste meravigliose creature. Le grandi dimensioni delle tele, le inquadrature che ingrandiscono il muso e concentrano l’attenzione sullo sguardo, danno allo spettatore l’impressione di trovarsi realmente di fronte all’animale, di osservarlo uscire fuori dalla tela e stabilire un contatto.
Dietro la rappresentazione realistica di ogni soggetto si nasconde un significato, un messaggio più profondo: non è una semplice imitazione della natura, è contemplazione, celebrazione, un invito a riflettere sulla precarietà della vita di queste specie straordinarie e sulle misure da adottare per evitarne la scomparsa.
“Tiliguerta” è dedicata invece interamente alla fauna endemica sarda: la lucertola tirrenica, l’hyla sarda, il gatto selvatico sardo, l’asinello albino dell’Asinara, il pastore fonnese, il muflone, la volpe sarda, il cervo sardo, il grifone, il gufo, il barbagianni, il ragno sardo nuragico. L’artista ha sentito l’urgenza di dare un connotato locale alla sua produzione artistica, di legare indissolubilmente il suo lavoro al territorio in cui è nata e in cui ha sempre vissuto, dipingendo gli animali della sua isola. Questa collezione è il frutto di un lungo lavoro di ricerca sulle specie faunistiche tipiche ed endemiche sarde che l’artista porta avanti da diversi anni: ha consultato svariati testi, studiato le varie specie e le loro caratteristiche, reperito una grande quantità di immagini, visitato aree protette, foreste, habitat naturali, enti, musei di scienze naturali e ha riportato sulla tela i soggetti che l’hanno maggiormente colpita per le loro caratteristiche.
Così la curatrice Alessandra Menesini, giornalista e critica d’arte, descrive la collezione “Tiliguerta”: “Il ragno nuragico, il gatto selvatico, il pastore fonnese. ritratti, in compagnia dei loro simili, nelle tele di Tiziana Sanna come in una (bestiale) galleria degli avi. Primi piani sullo sguardo del gufo Bubo Bubo e sui palchi ramificati del Cervus, in un repertorio che rende onore alle specie endemiche della Sardegna. Assurti al grado di soggetti pittorici, la rana, la volpe, gli asinelli albini occupano interamente gli sfondi di una quadreria che ricorda le pose auliche dei principi e dei monsignori. Personaggi eminenti che ai pennelli chiedevano l’immortalità e volevano essere ricordati ai posteri nella gloria delle loro insegne”.
“Tiziana Sanna è andata a cercare nei testi i nomi scientifici di questi strani animali nati in un’isola e per questo speciali. Più piccoli dei loro colleghi oltre mare e in qualche caso unici. Con abile realismo, l’artista ne riproduce i corpi e i caratteri, collocando però queste antichissime creature in uno spazio neutro per niente mimetico. Colori bruniti, e la luce a piovere sulle corna del muflone, sulle penne candide del barbagianni, sul rostro adunco del grifone. Quadrupedi, sauri, volatili in una mostra intitolata alla verde Tiliguerta. La lucertola, dice un verso di Eugenio Montale, ferma sul masso brullo”, conclude Menesini.
La mostra è visitabile dal lunedì al giovedì 9:30-13 | 14-18 e venerdì 9:30-13 | 14-16:30 con ingresso libero.