A Quartu tra concerti, teatro, spettacoli e laboratori l’estate abbraccia tutti gli amanti della cultura. La IV edizione della rassegna istituzionale “La luna sotto casa” è stata pensata per includere tutti, con tappe in centro città, in periferia e nel litorale: momenti coinvolgenti che permettono di godersi le calde serate nei diversi spazi all’aperto.
Doppio appuntamento in programma anche nel prossimo weekend, entrambi dall’alto valore culturale. Venerdì 2 agosto alle 21:30 spazio al concerto “Cortes in Classic”, manifestazione unica nel suo genere, nella quale la musica classica incontra la tradizione sarda, delle antiche case campidanesi a corte, patrimonio culturale e tradizione isolana, in modo particolare nella città di Quartu.
Sono in programma diversi miniconcerti, in tre diverse location: Sa Dom’e Farra (in via Umberto I), Ex Caserma (via Roma 30) ed Ex Convento dei Cappuccini (via Brigata Sassari s.n.). Negli spettacoli, che verranno proposti in collaborazione con il Conservatorio di Musica di Cagliari Giovanni Pierluigi da Palestrina, verranno proposti vari repertori, selezionati da musicisti diversi.
Domenica 4 agosto il secondo appuntamento del fine settimana, con “Se dico no è no. Un anno di albe e tramonti contro la violenza di genere”. Lo spettacolo, ideato da Maria Francesca Chiappe, giornalista, Ambra Pintore, artista, e Claudia Rabellino, avvocata, mette in scena musica, teatro, reading e mini talk, nella convinzione che l’espressione artistica possa suscitare una riflessione su quanto sta accadendo.
Dallo stupro di gruppo di Palermo, passando per le assurde motivazioni a sentenze di assoluzione, fino alla donna ricoperta di cioccolato sul buffet di un hotel di lusso. Sono tanti gli episodi dell’ultimo anno che dimostrano quanto sia ancora lunga la strada da percorrere tutti/e insieme, uomini e donne, per raggiungere l’obiettivo del rispetto reciproco. È un fenomeno diffuso che non si può combattere soltanto con la legge penale: serve uno sforzo comune per arrivare ai singoli in modo che ognuno nel suo piccolo si attivi per trasmettere, innanzitutto con i propri comportamenti, il rispetto verso l’altro.
Lo spettacolo “Se dico no è no”, mescolando l’arte della parola, della musica e del teatro, parte dalla denuncia per arrivare alla speranza, nella convinzione che l’arte e la cultura possano e debbano aiutare la società, anche nella riflessione sul cambiamento, che comunque negli ultimi decenni innegabilmente c’è stato.