Martedì 3 e mercoledì 4 agosto 2021 doppio appuntamento con lo scrittore Ciro Auriemma per le anteprime del Festival “Dall’altra parte del mare”.
Martedì 3 alle 21 l’autore sarà a Putifigari nella preziosa cornice di Piazza Boyl e presenterà, accompagnato da Emiliano di Nolfo, “Il vento ci porterà”, il suo nuovo romanzo (Piemme).
Il giorno dopo, mercoledì 4, sempre alle 21, Ciro Auriemma e Emiliano Di Nolfo incontreranno il pubblico dei lettori nello spazio all’aperto della Libreria Cyrano di Alghero.
Con “Il vento ci porterà”, Ciro Auriemma ci accompagna in una storia struggente e bellissima che richiama l’eternità di tutti gli sfortunati amanti della letteratura, ma ci pone anche di fronte alla difficile formazione e affermazione di una donna in un momento storico in cui la scelta di un ideale definiva l’identità delle persone.
Ciro Auriemma vive a Cagliari con una compagna, più di due figli e meno di tre, due gatte e un cane. È autore di romanzi per le edizioni e/o, Rizzoli, DeA Planeta e Piemme, tra cui il caso editoriale “Perdas de fogu” firmato con Massimo Carlotto, e di racconti per alcuni quotidiani e periodici.
Lavora in qualità di lettore e editor, e insegna tecniche narrative alla Scuola Baskerville. Per Book Advisor cura la rubrica di libri e scrittura “Niente trucchi da quattro soldi”.
Il libro: «Ecco l’infinito ritorno. Ecco un luogo del cuore. Una storia che conosciamo bene eppure sempre ci stupisce, e ci appassiona, ambientata nella piccola, e infinita, capitale letteraria della Sardegna» – Marcello Fois.
Tre volte sono morta, Elia, e in qualche modo ci sei sempre stato tu.
Anne Marie è solo una bambina di quattro anni il giorno in cui, sfuggita alla sorveglianza dei propri cari per pochi istanti, viene aggredita da un cane e salvata da un bambino poco più grande di lei. Da quel momento, la vita di Anne Marie non è più la stessa. L’apprensione negli occhi dei genitori di fronte al più piccolo passo, ogni anelito di libertà sedato sul nascere, nel ricordo di quel giorno infausto.
Cresce timorosa Anne Marie, insicura e indecisa, perché è impossibile conoscere sé stessi se la strada che dobbiamo percorrere viene sempre tracciata da qualcun altro. Il giorno in cui incontra nuovamente Elia, però, alla messa della Vigilia di Natale del 1933, qualcosa la scuote nel profondo. Quel ragazzo così diverso, il sorriso sghembo a indicarne l’arroganza e una stella sulla mano sinistra per ricordare il giorno in cui l’ha salvata, le entra nel cuore e nella pelle. Ma per lei, figlia di un imprenditore antifascista e di una nobildonna francese, l’amore per quel giovane venuto dal niente, incortecciato nella camicia nera e nel fez e figlio del podestà di Nuoro che col Duce ha fatto la propria fortuna, non è neppure pensabile. La scelta tra il sangue del nome che porta e quello che incendia la sua anima di ragazza è la più difficile della sua vita. Morirà e rinascerà altre due volte Anne Marie, sarà costretta ad andare lontano e a recidere le proprie radici, prima di poter prendere in mano il proprio destino.