Entra negli annali la VII Edizione di Leggendo Ancora Insieme | Nidi, promosso dall’Associazione Culturale Heuristic, patrocinato dalla Regione Autonoma della Sardegna e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano.
Il calendario di appuntamenti letterari continuerà ancora ad animare la città fino a dicembre, con presentazioni di libri, letture condivise e attività con le scuole.
La manifestazione, che da anni arricchisce la proposta culturale della città di Eleonora, ha proposto una serie di incontri durante i quali attraverso la letteratura, il teatro, la musica e il cinema, si è disegnata una visione ampia sull’universo femminile nella contemporaneità.
Come ogni anno la risposta del pubblico non si è fatta attendere, grazie anche alla collaborazione dei tanti enti e associazioni cittadine e dell’impegno della sua direttrice artistica Marina Casta, entusiasta del riscontro avuto anche quest’anno.
Si è spaziato dalla corrispondenza epistolare tra Salvatore Satta e Laura Boschian alle lettere meravigliose ricostruite da Ludovica De Nava tra suo nonno Giovanni e la nostra Grazia Deledda, aprendo uno squarcio inaspettato su una “parte mancante” della scrittrice nuorese, fino alla riscoperta di Francesca Sanna Sulis, grande imprenditrice sarda ante litteram, grazie alla biografia scritta da una brillante Ada Lai. Ospite d’eccezione Maria Serena Sapegno e il suo Figlie del Padre, excursus storico che indaga il rapporto tra padre e figlia dalle origini della storia letteraria fino ad oggi.
La serata dal titolo Donne di Sardegna ha portato la testimonianza di Anna Gardu, donna sarda dell’anno 2018, e Angela Demontis che hanno reso – rispettivamente – la tradizione dolciaria e la ricostruzione storica materia su cui far crescere un’attività imprenditoriale di successo.
Dalle letture ad alta voce tratte dalla tetralogia di Elena Ferrante ai coinvolgenti racconti d’arte di Norma Trugu che, ogni sera, ha aperto delle finestre su diverse artiste che oltre a segnare gli sviluppi della storia dell’arte, sono state esempi di emancipazione femminile straordinari.
Il monologo di Chiara Lutri Ma lì dove nata, vorrei tornare, regia di Paolo Floris, liberamente tratto dal libro di Giacomo Mameli Come figlie, anzi, ci ha riportati alle vicende di stretta attualità attraverso la drammatizzazione della vita di due badanti, immigrate in Italia alla ricerca di una nuova vita.
Non è mancato lo spazio distensivo dedicato alla musica – anch’essa quasi tutta in rosa – grazie al talento della giovanissima Bianca Maria Nucita che ha impressionato il pubblico con il suo concerto ad arpa celtica, alla voce meravigliosa di Maria Ladu, soprano del trio d’archi Pegasus Ensamble, e per finire il concerto spettacolo Galanìas della compagnia teatrale Actores Alidos, che ci ha riportato alle sonorità ancestrali della nostra tradizione.