Le cose andavano talmente male che era a rischio la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia e si teneva d’occhio la parte bassa della classifica, temendo sofferenze a cui, da quando la Dinamo è in Serie A, i tifosi non sono più abituati. La memoria tornava agli anni della prima A2, in cui ogni stagione era una lunga lotta per non retrocedere. E poi c’erano le difficoltà anche in Champions e la possibilità che si dovesse abbandonare la prima coppa europea Fiba ed essere “relegati” alla seconda. La panchina di coach Federico Pasquini appariva più che traballante, tanti chiedevano la sua “testa”; lui, di contro, dichiarava pubblicamente di non sentirsi “il problema” da cui scaturivano le pessime prestazioni dei suoi.
Ma dopo un ritiro al Geovillage sotto Natale e avuto il tempo di inserire i nuovi innesti, David Bell e Gani Lawal, la Dinamo ha cambiato volto e marcia. Il mese di gennaio è stato un continuo crescendo per la squadra sassarese, impeccabile in campionato, con quattro vittorie su quattro, e con un solo stop, pesante, in coppa, ad Istanbul per mano della corazzata Besiktas. Sono cadute sotto i colpi dei biancoblù, nell’ordine, Venezia, AEK Atene, Caserta, Ludwigsburg, Varese, Belgrado e la storica “rivale” degli ultimi anni, Reggio Emilia.
La qualificazione alle finali di Coppa Italia è arrivata ai primi del mese, con la netta vittoria (95-77) ai danni della Pasta Reggia Caserta nella gara di chiusura del girone di andata, e con un sesto posto, ora diventato addirittura quarto. La certezza dell’accesso al primo round dei playoff di Fiba Basketball Champions League, invece, è arrivata dopo una partita straordinaria contro il Partizan Belgrado. Squadra attrezzatissima che, pur “prendendole di santa ragione” (85-99), ha dato vita insieme al Banco ad uno spettacolo per palati fini.
I nuovi innesti, come noto, rendono necessario il turnover, con due atleti costretti, di volta in volta, alla tribuna. I due “predestinati”, inizialmente erano Gabriel Olaseni e Josh Carter, con il primo ancora troppo “morbido” a certi livelli ed il secondo che alternava belle prestazioni in Europa a prove da autentico fantasma in campionato. È stato così per diverse partite, fino a che Johnson-Odom, che già da parecchio si guarda intorno per cambiare aria, non ha manifestato (così pare) qualche malcontento con lo staff tecnico della squadra e il suo rendimento ha subìto una discreta flessione. A quel punto, Josh Carter è stato tolto dalla naftalina e ha avuto la sua nuova opportunità, mentre il buon Darius non vede più campo dall’11 gennaio, per la precisione dall’ultimo “schiaffone” rimediato dalla Dinamo, ad Istanbul. Carter non ha fornito prestazioni altisonanti, ma i biancoblù ora hanno equilibrio, dovuto anche, oltre agli arrivi, alla maggior disciplina di Rok Stipcevic, piuttosto in palla ultimamente. La squadra gira meglio e ne beneficiano i singoli, ricordando anche Savanovic e Lydeka.
Il mese di febbraio sarà ricco di appuntamenti e piuttosto impegnativo. La Final Eight di Coppa Italia si svolgerà a Rimini dal 16 al 19 febbraio e, oltre alla Dinamo, vedrà in campo l’EA7 Emporio Armani Milano, la Sidigas Avellino, la Grissin Bon Reggio Emilia, l’Umana Reyer Venzia, la Betaland Capo d’Orlando, l’Enel Brindisi e la Germani Basket Brescia. Nei quarti di finale il Banco incontrerà l’Avellino dell’ex playmaker biancoblù Marques Green (giovedì 16, alle ore 18, con diretta su RaiSport 1 e RaiSport 1 HD), mentre in un’eventuale semifinale, si ritroverà di fronte la vincente dello scontro tra la Venezia di MarQuez Haynes e il Brescia di Franko Bushati (venerdì 17, alle ore 20:45, sempre in diretta su RaiSport). La finale si disputerà, invece, domenica 19 alle ore 18. Per questa manifestazione, la Dinamo sfoggerà una divisa particolare, celebrativa, per un perfetto new look: niente bianco e blu, niente bianco e verde… A Rimini i sassaresi saranno rosa (intenso), “the pink team”, e avranno sulla banda laterale bianca delle maglie delle piccole biciclette, in onore del Giro d’Italia, la più importante corsa ciclistica italiana a tappe giunta alla sua edizione numero 100, che il 5 maggio partirà proprio dalla Sardegna. Nella maglia saranno anche impressi i nomi delle quattro città sarde in cui il Giro farà tappa (Alghero, Olbia, Tortolì e Cagliari), le quote altimetriche del percorso isolano e la ruota dei nuraghi, a richiamo della moltiplica delle biciclette.
Per quanto riguarda la Fiba Basketball Champions League, invece, la Dinamo ha chiuso il proprio girone di regular season al quinto posto e ha centrato l’accesso al primo round (i preliminari) dei playoff risultando una delle migliori quattro quinte della prima fase. Il sorteggio, svoltosi a Ginevra lo scorso 27 gennaio, ha deciso che l’avversaria dei biancoverdi (questi i colori delle divise da gioco del Banco nella competizione europea) sarà il Cez Nymburk, campione della Repubblica Ceca. Gara di andata in casa, l’8 febbraio, e gara di ritorno lontano dal pubblico amico il 21. Il Nymburg è arrivato al terzo posto nel suo girone, l’A, preceduto dal Monaco e dal Banvit, e non ha mai perso tra le mura amiche. In caso di passaggio del turno, si accede al “Round of 16”, in cui si affronta il Le Mans Sarthe, anche qui con gare di andata e ritorno, il 28 febbraio ed il 7 marzo, con la prima gara al PalaSerradimigni. In caso di sconfitta, termina l’avventura europea.
In campionato, invece, la Dinamo andrà a fare visita alla Germani Basket Brescia, neopromossa e squadra rivelazione della Serie A fino a questo momento, poi ospiterà la Red October Cantù, che sta disputando un campionato molto al di sotto di quelle che erano le aspettative della vigilia. Dopo la pausa per la disputa delle finali di Coppa Italia, tornerà, infine, in campo sul parquet della Consultinvest Pesaro, invischiata nelle zone basse della classifica.