Terminate le gare nel 2020, con la finale della Coppa Sardegna, la stagione agonistica isolana 2021 inizia con le gare Area Club Sardegna da Alghero. Si disputerà il 21 febbraio al circuito Corallo, la prima tappa. La seconda invece il 28 marzo a Tortolì.
Il karting nasce come sport automobilistico a basso costo nel 1956 in America, ma ben presto si diffuse in tutto il mondo e il modellino dai tubi nudi inventato negli anni ‘50, divenne il mezzo più diffuso per accedere alle piste, con motori sempre più evoluti. Ciò ha comportato l’aumento dei prezzi del mezzo, ma si sta cercando di invertire la tendenza, in modo da permettere sempre a più utenti di accedere alla disciplina, visto anche che raccoglie un interesse intergenerazionale con atleti che vanno dai 6 ai 70 anni nei livelli amatoriali.
Questo sport di velocità si sta diffondendo sempre più fra giovani e giovanissimi, che cercano attraverso di esso di accedere alla Formula 4. Anche in Sardegna sono stati organizzati eventi al di fuori delle gare di promozione, basti pensare all’insegnamento stradale a Sassari, tramite go cart di 300 bambini, presso Piazza Dettori. Infatti, visto che possono accedere al karting dai sei anni, si sentono molto più stimolati e nelle gare raggiungono ottimi risultati.
L’allenamento
La preparazione atletica riveste una componente molto importante per il successo delle prestazioni sportive in questa disciplina. Gianmaria Bruni, pilota ufficiale di Porsche Motorsportm, al giornale online “Tkart” ha dichiarato:
“Sono convinto che il kart sia il miglior metodo di allenamento, sia per stressare la stessa muscolatura che viene impiegata anche in auto, sia per stimolare la componente psicologica e fornire l’esperienza necessaria per gestire al meglio tutte le fasi di gara”.
Dopo le ore passate a guidare il kart, la colonna vertebrale sottoposta allo stress si deve estendere sulla panca ad inversione che mette in trazione il rachide, donando sollievo alla schiena intera. Per rilassare del tutto il corpo vengono poi effettuati dei massaggi decontratturanti.
“Al di là della muscolatura – continua Bruni – alle alte velocità sono anche e soprattutto i riflessi a essere sollecitati. Per allenarsi da questo punto di vista, bisogna abituarsi ad affrontare con lucidità le situazioni impreviste e abbassare i tempi di reazione, non c’è cosa migliore che consumare litri di miscela in pista”.
Il karting è una disciplina che impone una grande concentrazione, i piloti devono focalizzarsi esclusivamente sulla pista, la minima distrazione può causare la perdita del controllo del veicolo.
“La staccata o l’inserimento in curva, per esempio, sono tutte fasi che richiedono sempre la massima attenzione per sentire ogni minimo comportamento del kart e agire di conseguenza. – ha aggiunto Gianmaria Bruni – Non è facile, in poche frazioni di secondo, compiere l’azione giusta in base alle sensazioni che il mezzo ci trasmette”.
La gara di febbraio ad Alghero evidenzierà il grado di preparazione degli atleti, che si spera sia alto, visti gli ottimi risultati delle gare nel 2020.