Nemmeno il tempo di entrare nella storia – primo tennista italiano numero 2 del mondo – che immediatamente è scattato il reset del pallottoliere: Jannik Sinner numero 1 del mondo, quando dove e come. È diventato un giochino parallelo, quasi da Settimana Enigmistica: riuscire a preconizzare quando il campione chiuderà l’impresa scavalcando anche il più forte di tutti, il più vincente di sempre: Nole Djokovic.
Sinner quest’anno ha vinto 22 partite su 23 partite, uno Slam in Australia, un Masters 1.000 a Miami, un ATP 500 a Rotterdam e si è fermato solo in semifinale a Indian Wells. Era numero 4 del mondo alla fine di uno straordinario 2023, 4.755 punti dietro Djokovic. Ora ha superato Alcaraz e ha nel mirino il serbo con “appena” 1.015 punti di ritardo. Il calendario del Tour vira sulla terra rossa, tra insidie tecniche e occasioni da classifica. Perché Sinner ha pochi punti da confermare e tanti da guadagnare.
L’anno scorso arrivò in semifinale a Montecarlo (battuto da Holger Rune 1-6, 7-5, 7-5) e quello fu il suo miglior risultato primaverile. Scrissero un po’ tutti di “calo”, che sulla terra battuta non rendeva come sul veloce. Va ricordato che Sinner raggiunse i quarti al Roland Garros nel 2020, alla sua prima partecipazione. Aveva 19 anni.
Facciamo di conto, dunque. Aritmeticamente Sinner non può superare Djokovic a Montecarlo. Non gli basterà confermare o incrementare i 360 punti raccolti nel 2023, perché Djokovic perse agli ottavi contro Musetti ed è facile che quest’anno possa andare più avanti. Dopo ci sarebbe Madrid, anche se lo scorso anno entrambi saltarono l’impegno. Ecco la prima chance: se Sinner facesse una doppietta tra il Principato e la capitale spagnola potrebbe già essere in vetta al mondo. Comunque difficile.
E allora ecco Roma: Sinner nel 2023 si fece buttare fuori da Francisco Cerundolo agli ottavi, ha 90 punti da difendere e tantissimi da guadagnare. Se il 21 maggio Sinner dovesse vincere a Roma avendo già vinto a Montecarlo o a Madrid è molto probabile che sarebbe numero 1 del mondo. Djokovic a Roma si fermò ai quarti, e dovrà difendere 180 punti.
Il vero punto di svolta, anche per le probabilità, è un altro: il Roland-Garros. Il secondo Slam stagionale, terra di Nadal. L’anno scorso Sinner si fece sorprendere da Daniel Altmaier in cinque set clamorosi (perse 7-6, 6-7, 6-1, 6-7, 5-7. Intascò solo 45 punti, pochissimi. Se Sinner arrivasse ai nastri di partenza del torneo parigino a meno di 1.300 punti dal serbo, gli basterebbe una finale, a prescindere dal risultato di Djokovic.
Djokovic non deve fare tutti questi astrusi ragionamenti: se vuole difendersi da Sinner. Deve vincere. Vincere, e basta. Ovunque, praticamente sempre. È sempre stato il suo mestiere, solo che stavolta ha Sinner che lampeggia nello specchietto.
Fonte Agenzia DIRE.it