Si ferma a Neoneli (Or), il cammino della ventiquattresima edizione di Dromos, il festival itinerante che da fine luglio a metà agosto ha disseminato i suoi appuntamenti tra Oristano e altri centri e località della sua provincia, proponendo la consueta formula che coniuga le musiche di più latitudini e generi, a partire dal jazz e generi affini, con un ampio e variegato cast di artisti nazionali e internazionali, quest’anno riuniti dal tema “Saltimbanchi”.
Domani (sabato 27 agosto) alle 22 protagonista in piazza Barigadu sarà il chitarrista e cantante romano Alex Britti, (biglietti a €15 euro più diritti di prevendita sul sito di Dromos) sull’onda del suo nuovo album “Mojo”, pubblicato il primo luglio dalla sua etichetta It.Pop: il suo primo disco interamente strumentale, che prende spunto dal blues ma che attinge da qualsiasi genere, così come i suoi concerti ricchi di atmosfere diverse, eterogenee.
Nel disco, il virtuosismo di Britti sulla sei corde si fonde con ritmiche incalzanti, dando forma a un sound che è il risultato di tutta una vita trascorsa ad assorbire il meglio da ogni stile musicale. A Neoneli sarà accompagnato da tre musicisti eclettici, con una solida esperienza alle spalle: Davide Sambrotta all’organo Hammond, al pianoforte e alle tastiere, Emanuele Brignola al basso, Giulio Rocca alla batteria.
Ospite speciale, uno dei più apprezzati jazzisti italiani, il trombettista Flavio Boltro, strumentista intenso, dotato di uno spiccato senso del tempo che lo rende indubbiamente uno dei musicisti più dotati della sua generazione, definito da Wynton Marsalis uno dei migliori trombettisti mainstream e post hard bop contemporanei.
Classe 1968, Alex Britti è un chitarrista, cantautore e autore fuori dal comune, che fin da giovanissimo ha avuto la capacità di confrontarsi con grandissimi musicisti del blues come Rosa King, Buddy Miles e Billy Preston. Nel 1997 firma per la Universal Music per la quale pubblica due singoli – “Quello che voglio” e “Solo una volta (o tutta la vita)” – e l’album “It.pop”. Ne consegue il successo popolare unito ai primi riconoscimenti della critica: “It.pop” è triplo disco di platino, per Musica e Dischi è il miglior debutto discografico dell’anno, mentre il PIM (Premio Italiano della Musica) proclama Britti “miglior artista esordiente” nel 1998.
Nel 1999 la sua “Oggi sono io” si impone tra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo, venendo poco dopo consacrata da un mostro sacro della musica italiana, Mina, che la reinterpreta rendendola un classico. Britti è sempre e prima di tutto un chitarrista, un musicista che si mette costantemente alla prova per scoprire nuove cose di sé e della sua fida Martina (una delle sue prime chitarre, una Martin, appunto) ogni volta che sale su un palco.
Tra le tante prestigiose collaborazioni nella sua ampia e variegata carriera, da segnalare quella con Geoff Westley (produttore di fama internazionale), Darryl Jones (bassista di Miles Davis, Eric Clapton, Sting e dei Rolling Stones), Patti Smith, Cecilia Chailly, Stefano Di Battista, Mel Gaynor e Ged Grimes, tra gli altri. Lo scorso 28 settembre Sperling & Kupfer ha pubblicato l’autobiografia di Alex Britti, “Strade. Una vita con la chitarra in spalla”, che racconta il peregrinare incessante che da sempre anima il grande cantautore romano, la testimonianza sincera del suo bisogno di partire e rimettersi in cammino. Dall’infanzia ai primi esperimenti con le sei corde, dalle collaborazioni con i nomi più importanti della scena blues internazionale fino all’affermazione.
Per informazioni, la segreteria del festival risponde al numero di telefono 0783.310490, al numero WhatsApp 334.8022237 e all’indirizzo di posta elettronica [email protected].