La musica barocca sarà la protagonista dell’autunno culturale sardo. Comincia sabato 25 settembre e si concluderà dopo sei appuntamenti, il 19 dicembre, la terza edizione del festival “note senza tempo”, firmato da “Dolci Accenti”, tra gli eventi più attesi dai cultori del genere nell’isola.
Il cartellone è stato presentato ufficialmente questa mattina nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato la Fondazione di Sardegna, tra i maggiori finanziatori dell’evento, rappresentata dal Direttore Generale Dott. Carlo Mannoni, l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassari Nicola Lucchi, il Direttore del Conservatorio “L. Canepa” di Sassari Prof. Mariano Meloni e il Presidente dell’Associazione Culturale “Dolci Accenti” Prof. Calogero Sportato.
Un’edizione, quella 2021, da caparbi e folli temerari; studiata, voluta e realizzata nonostante l’incognita Covid-19 e un taglio consistente (intorno all’80%) dei contributi pubblici. Già messa a dura prova nel 2020, tra emergenza pandemica e blocco delle esibizioni dal vivo e con risorse economiche sempre più risicate, la squadra – sotto la guida anche del Direttore Artistico Prof. Daniele Cernuto – ha saputo realizzare ugualmente un evento di grande valore artistico-musicale, come dono per la collettività. Il pubblico potrà, come di consueto, assistere gratuitamente a tutti i concerti e solo a chi usufruirà della prenotazione anticipata del proprio posto a sedere sarà richiesto un piccolo contributo economico, che potrà essere liberamente incrementato a supporto ulteriore dell’evento.
“Nonostante l’annus Horribilis – sottolinea Daniele Cernuto – siamo stati sempre fiduciosi di poter ripartire con rinnovato vigore, anche se quest’anno le difficoltà sono state di gran lunga maggiori rispetto alle edizioni scorse. Nonostante i tagli, riusciremo comunque a organizzare a Sassari una stagione concertistica di alta qualità, inserendo la città sempre più nella rete dei festival internazionali e favorendo la mobilità degli artisti tra le diverse kermesse della musica antica e barocca. Un impegno importante, sorretto da grandi professionalità interne all’associazione e dai molti ragazzi, studenti e laureati, nostri soci che con entusiasmo, forza e abnegazione ci aiutano in questa avventura”.
I festival gode di collaborazioni importanti: sono diversi i gemellaggi che si sviluppano ogni anno con nuovi festival internazionali. Il festival di musica antica di Timishoara, Brianza festival, Musicae Amoeni Loci, Note&Sapori di Barocco Europeo sono oggi i partner di “note senza tempo” e collocano l’evento sassarese tra i più importanti del genere in europa.
Il calendario 2021 offre meno sguardi oltre mare e big internazionali tra i più blasonati e predilige collaborazioni nostrane; tutte scelte dovute alla contrazione delle risorse ma fondamentali per non arrendersi, per continuare a rendere possibile lo scorrere fluido della musica e il suo esser liberamente fruibile dalla collettività. Quindi, come preannunciato, saranno sei i concerti in cartellone questo autunno e saranno tutti ospitati nella Chiesa di Santa Maria di Betlem, grazie alla sensibilità del Convento dei Frati minori di Sassari.
L’evento consolida e rafforza il suo legame con i Conservatori di Sassari e Cagliari, ma in particolare con il “Canepa” e la sua orchestra. L’istituzione di alta formazione musicale cittadina guidata dal Direttore Mariano Meloni continua a dimostrare attenzione e disponibilità a voler supportare il festival, la cui macchina operativa persegue le medesime finalità dell’ente: promuovere la cultura musicale, offrire a giovani musicisti non ancora diplomati momenti di confronto con docenti di strumento di grande valore artistico a livello internazionale, senza doversi spostare dall’isola, e permettere loro di esibirsi davanti ad una platea, affinando e prendendo maggiore confidenza, quindi, con la performance pubblica.
Novità 2021 è la sempre più marcata collaborazione con il portale JSBach.it, la società bachiana italiana, nata per favorire, promuovere e diffondere iniziative, risorse e progetti incentrati su Johann Sebastian Bach in Italia. Il progetto è nato a settembre 2019 da un’idea di Chiara Bertoglio e Maria Borghesi, e dalle loro recenti ricerche sullo stato delle attività e degli studi italiani dedicati a Johann Sebastian Bach. Lo staff del portale, oltre a seguire gli eventi sui loro canali social, guideranno all’ascolto dei concerti attraverso pillole introduttive per presentare i programmi in cartellone.
Il 3 ottobre alle 11:00 sarà la Sala Sassu del Conservatorio di Sassari ad ospitare Maria Borghesi, musicologa, scrittrice e musicista sarda che presenterà al pubblico il suo libro dal titolo “Italian reception of J.S.Bach”.
Il concerto inaugurale sarà sabato 25 settembre. Meraviglia e stupore. Caleidoscopici affetti e virtuosismo tecnico. Sottile introspezione e tessuto poetico. Si comincia al massimo con “Qual per ignoto calle – Eros e Affetti al tramonto della Serenissima”. Nessun genere musicale nell’ampio repertorio barocco è riuscito a coniugare in un’unica breve forma tanti elementi espressivi con altrettanta forza e precisione quanto il genere della Cantata Italiana.
Composte in onore di mecenati di alto rango, le cantate prendevano vita nelle stanze fastose di palazzi nobiliari, destinate ad un pubblico colto ed esperto. Cifra della capacità compositiva dell’autore e del virtuosismo tecnico dell’esecutore. La sonorità della voce si completa con la presenza di due sonate per violoncello e continuo che fanno da “ponte” tra le cantate e ne anticipano l’ambientazione espressiva. Entrambe le composizioni vivono dell’estetica degli affetti, e risentono del gusto del cesello e della densità di dettagli proprio del tardo barocco.
Il trio formato dai musicisti Francesca Biliotti – Contralto, Massimo Raccanelli – Violoncello e Donatella Busetto – Cembalo, eseguirà di Vivaldi “Pianti, sospiri”, Cantata per alto e continuo, la Sonata in fa magg. RV 41 nei quattro movimenti Largo, Allegro, Largo, Allegro, a seguire “Care selve, amici prati”, Cantata per alto e continuo, la Sonata in sol min RV 42 e infine la Cantata per alto e continuo “Qual per ignoto calle”.
il festival è il frutto di un attento lavoro di squadra, che dura un anno intero, e che coinvolge circa venti giovani musicisti under 25, che lavorano dall’ideazione alla realizzazione. Un festival social, smart ed ecosostenibile: grazie al giovane staff, attento alla salvaguardia dell’ambiente, già dalla prima edizione in periodo pre-covid, si è deciso di dematerializzare il programma di sala, oggi scaricabile sullo smartphone, attraverso un QR CODE dedicato. Tutti i concerti si terranno nella chiesa di Santa Maria di Betlem grazie all’attenzione del Padre Guardiano del Convento dei Frati minori.
Per rispettare i protocolli sanitari contro la trasmissione del coronavirus, quest’anno i posti disponibili saranno contingentati e dovranno essere prenotati collegandosi al sito web del festival notesenzatempo.it al costo simbolico di due euro. Verrà rispettato il distanziamento durante i concerti e si vigilerà scrupolosamente sull’obbligo di indossare la mascherina.
Il programma completo della manifestazione è consultabile a questo link.