Anema Lesa è il titolo del nuovo lavoro di Guido Maria Grillo, un Ep composto da 5 canzoni, pubblicato dall’etichetta Private Stanze, distribuito da Audioglobe, su tutte le piattaforme di streaming e download. Il singolo che lo ha anticipato, Nennella, è stato inserito tra le migliori uscite di aprile da autorevoli siti.
Con la pubblicazione di Anema (marzo 2021), Guido Maria Grillo si è ritagliato uno spazio proprio nella scena musicale italiana, proponendo una canzone d’autore decisamente attuale, in cui l’ispirazione della canzone napoletana classica e le melodie del Mediterraneo sono proiettate nella contemporaneità con audacia e originalità: una proposta senza omologhi, in Italia, non riducibile ad alcun regionalismo, decisamente universale e con un carattere potenzialmente internazionale.
Contaminazione tra tradizione e contemporaneità, sprazzi di elettronica, con influenze mediorientali ed echi arabeggianti, tipici delle musiche del Mediterraneo, questa è, in sintesi, la sua musica. A stuzzicare la curiosità, la parentela con Antonio De Curtis, prozio della madre.
Anema Lesa è un disco in cui la coscienza individuale esplode e diventa coscienza collettiva. È il racconto dell’esistenza di un solo Uomo ed, insieme, di un’Umanità intera che soffre, lotta, Resiste, si oppone alle ingiustizie e alle ipocrisie del mondo (“…Se la Bellezza non vale più niente / chi ci salverà per sempre?”). Un disco che da voce alla sensazione claustrofobica di non essere ascoltati e compresi, sempre più diffusa tra le classi sociali e le generazioni vulnerabili di questo tempo, ammutolite da spietate logiche economiche e di potere.
È un disco che da voce al coraggio e alla disperazione dinanzi all’illusione, alla violenza e alle infezioni del mondo, dunque ai più deboli, alle minoranze, a chi lotta per rivendicare i propri diritti. Un’opera che racconta i più profondi sentimenti umani con pathos e senza alcun filtro, qualità che la pone fuori da questo tempo, in cui ogni espressione è edulcorata o mitigata per non turbare o scandalizzare, come se il puro sentire dell’Uomo fosse pericolo o imbarazzo. Un disco viscerale, lontano dagli stereotipi e dal politicamente corretto, che racconta di un’anima universale lesa ma non sconfitta.
Dal punto di vista stilistico, percorre la strada segnata dalla precedente pubblicazione (la scelta del titolo suggerisce la continuità), caratterizzata da una incessante ricerca sonora e dalle suggestioni armoniche e melodiche delle musiche del Sud, su una fitta trama elettronica ed acustica.
Immerso nell’arte fin da piccolo (nella casa materna, della famiglia De Curtis, zeppa di quadri dello zio pittore, echeggiavano arie d’Opera intonate dal nonno, tenore e violinista, e da un altro zio, grande esperto di Giacomo Puccini), Guido Maria Grillo è cresciuto ascoltando Tenco, Jeff Buckley, la grande canzone napoletana, Fabrizio De Andrè (a cui ha dedicato la sua tesi di laurea in Filosofia). Da sua madre, pronipote del “principe” Totò e docente di Storia dell’arte, ha ereditato vocalità e passione per l’arte figurativa.
La sua musica è sintesi del mondo da cui proviene ed è intrisa di malinconia, romanticismo, tradizione, emotività e, contestualmente, offre una nuova prospettiva sulla contemporaneità. Suoni ed armonie classiche dialogano con elettronica e sonorità moderne, l’incontro tra contemporaneità e tradizione culmina nell’intreccio di italiano e dialetto napoletano, che si contaminano naturalmente, condividendo un suono, un timbro, una simbologia.
L’utilizzo del dialetto ed il richiamo ad armonie e sfumature melodiche tipiche della canzone partenopea classica raccontano la sua radice musicale, ne celebrano la bellezza e, contestualmente, la traghettano nella contemporaneità del suo personale mondo musicale.
Nato a Salerno, Guido Maria Grillo si è laureato in Filosofia con una tesi dal titolo “Lotta politica e sentimento religioso ne La buona novella di Fabrizio De Andrè”. È musicista, cantautore, autore per il teatro e scrittore; dal 2009 ad oggi, ha pubblicato tre album, un EP e un singolo (Startup/Warner Music). Ha collaborato con Levante, Musica Nuda, Cristiano Godano, Paolo Benvegnù ed aperto concerti di Rufus Wainwright, Anna Calvi, Avion Travel, Marlene Kuntz, Musica Nuda, Paolo Jannacci, Niccolò Fabi, Levante ed altri.
Nel 2011 è stato ospite al Premio Tenco per la presentazione della compilation “Come fiori in mare”. Nel 2016, in duetto con Levante, ha realizzato un clip live di “Salsedine”, sua canzone contenuta nel terzo album. È vincitore del Premio Bruno Lauzi 2017. È autore per il teatro e attore. Nel 2008 ha debuttato, al Parma Poesia Festival, “ME-DEA della sua grazia”, spettacolo di teatro contemporaneo interamente scritto da Guido Maria Grillo, in scena con l’attrice Francesca De Angelis. Nel 2015 ha debuttato, al Piccolo Auditorium di Cagliari, “La Maledizione dei puri – Se Pasolini e De Andre”, spettacolo di e con Francesca Falchi e Guido Maria Grillo, prodotto da Origamundi Teatro/L’eccezione.