Dopo due anni di attesa dal suo ultimo album, “Camera Oslo”, Cassandra Raffaele torna a far parlare di sé con un nuovo singolo dal titolo emblematico: “La più bella canzone d’amore”. Il brano, disponibile sulle piattaforme digitali, vede la collaborazione speciale di Brunori Sas e si presenta come un inno all’amore, ma non quello convenzionale. È una dedica a tutti coloro che, nella vita, non hanno ancora ricevuto una canzone d’amore, i “dimenticati”, i “difficili” o chi semplicemente fatica a fidarsi di questo sentimento.
Prodotto da Roberto Villa per l’etichetta L’amor mio non muore / 261 Records e distribuito da The Groove Merchants – MGM, il singolo non si limita a trattare il tema dell’amore come un sentimento privato, ma lo espande a una riflessione più ampia sull’umanità stessa. In un contesto in cui parlare di guerra è ormai diventato parte del quotidiano, Raffaele intuisce che è arrivato il momento di fare dell’amore una necessità, quasi una terapia per l’anima.
“Urge parlare d’amore come fosse una medicina,” afferma la cantautrice siciliana. “Dovremmo renderlo virale, come una pandemia che ci costringa, questa volta, a volerci bene. L’amore dovrebbe essere ovvio e diffuso come respirare, mangiare o camminare. Dovrebbe influenzare i nostri atteggiamenti verso gli altri, guidarci nelle relazioni quotidiane.”
Il featuring con Brunori Sas non è casuale, ma il risultato di un’amicizia artistica e personale che dura da dieci anni. Raffaele e Brunori si sono conosciuti nel backstage de l’Indiegeno Fest in Sicilia, e da allora hanno condiviso concerti, discussioni filosofiche e musicali, e un legame sempre più profondo. “Questo brano non era previsto”, racconta Cassandra, “è arrivato in modo inaspettato, come l’incontro d’amore più imprevedibile. Quando l’ho scritto e suonato al piano, ho sentito subito che solo con la presenza di Dario (Brunori Sas) avrebbe potuto esprimere tutto il suo potenziale. La sua è una delle voci maschili italiane più intense e appassionate che io abbia mai ascoltato.”
Brunori Sas, dopo aver ascoltato la demo, non ha esitato: “Ok, facciamolo”. E così, le loro voci si intrecciano in un duetto che promette di toccare profondamente gli ascoltatori.
La produzione del singolo è curata da Roberto Villa, già al lavoro con Cassandra nel suo album precedente. Al piano troviamo Alberto Bazzoli, mentre il basso è affidato allo stesso Villa. Diego Sapignoli alla batteria e Vanni Crociani all’arrangiamento degli archi completano il quadro. La sezione d’archi vede protagonisti Cesare Carretta al primo violino, Silvia Maffeis al secondo violino, Michela Zanotti alla viola ed Enrico Guerzoni al violoncello, mentre il mix e il mastering sono stati realizzati da Ivano Giovedì. Un ensemble che conferisce al brano una ricchezza sonora che promette di elevare il messaggio d’amore che Cassandra e Brunori Sas vogliono trasmettere.
Cantautrice, musicista, produttrice e persino streetdancer, Cassandra Raffaele ha un temperamento naif e originale che traspare in ogni sua opera. Nata a Vittoria, in provincia di Ragusa, ma ormai romagnola d’adozione, ha fatto della musica la sua missione da oltre un decennio. Figlia d’arte, è cresciuta in una famiglia di musicisti e ha coltivato il suo talento con dedizione e passione, esplorando una varietà di generi e stili.
Dopo il suo debutto con “La valigia con le scarpe” (Leave Music/Universal), che le ha valso la candidatura come “Miglior Opera Prima” alle Targhe Tenco, Cassandra ha continuato a sperimentare, pubblicando “Chagall” (Leave Music/Sony Music/Sugar Publishing), album che l’ha portata in tour anche in Inghilterra. Nel 2022, ha pubblicato “Camera Oslo”, che le ha permesso di consolidare la sua presenza nei circuiti musicali italiani ed europei, esibendosi in vari club e aprendo concerti per artisti del calibro di Max Gazzè, Mannarino, Brunori Sas e Elio e le Storie Tese.
Con alle spalle due vittorie a Musicultura (nel 2013 e nel 2022), Cassandra non si è limitata alla musica. Recentemente è stata anche speaker al TedX di Cesena, con un intervento sulla creatività musicale, confermando la sua capacità di esprimersi su più livelli.