Ci sono musiche che evocano emozioni profonde, e parole, e suoni, che con altrettanta facilità le ricreano intorno a noi. Quando queste componenti si intrecciano in un’opera, potete stare certi che il risultato arriva dritto a segno.
L’avvolgente voce di Franca Masu torna col suo CORDEMAR per raccontarci il profondo segreto dell’Amore – e degli amori – con consapevolezza, invitandoci a sederle accanto sugli scogli della sua Alghero in una notte di luna e mare calmo, per cullarci fino alle coste (geografiche, etniche, sentimentali) catalane.
Questo settimo disco arriva dopo una lunga gestazione che le ha permesso di attingere a quelle esperienze archetipiche comuni a tutti: l’album si compone di cinque inediti (di cui firma testi e melodie) e cinque tributi d’autore scelti con cura e riarrangiati con sapienza, cosicché “Cordemar diventa uno scrigno. Racchiude parole che sono la pista cifrata di una nuova mappa sentimentale. Ogni nota è un indizio, ogni respiro un passaggio. Ogni canzone un approdo in qualche posto del mondo. Nel suono della voce, la soluzione, la rivelazione di un diario sonoro dei sentimenti dove l’Amore è il paradigma principale declinato in tutte le sue forme” spiega la Masu.
Una musica pensata per una fruizione consapevole, quindi, che si discosta dallo strizzare l’occhio a questo o a quel trend. Franca sa chi è e non lesina su sé stessa, affidandoci un album registrato in studio in presa diretta (proprio come fosse un live) dove i brani si inseguono in un moto ondoso inarrestabile che a momenti si fa dolce e placido, a momenti foriero di nostalgie ineluttabili, e a momenti ci risveglia dal torpore dei ricordi scaraventandoci nell’acqua fresca con schizzi e spuma, come con il brano Desde Mallorca a l’Alguer: “Ho voluto recuperare un’antica ballata che cantava la nostra amata Maria Carta (Boghe ‘e riu) che riadattata in catalano dal poeta Albert Garcia Hernandez è diventata Desde Mallorca a l’Alguer. È un inno all’amore per la propria terra ma soprattutto alla fratellanza fra tutti i paesi catalani, tra cui è contemplata anche Alghero.”
Tra i brani d’autore, Franca ha deciso di includere Ti ruberò del grande Lauzi (dove canta in italiano accompagnata dall’armonica cromatica di Max de Aloe); Você não sabe del cantautore brasiliano Roberto Carlos passando per la versione italiana di Ornella Vanoni (Se fosse vero), che nell’album diventa canzone struggente e stupenda dall’arrangiamento davvero speciale, per dirlo con le parole della stessa Franca, che non nasconde di essere particolarmente legata a questo brano.
Poi Vuelvo al Sur, uno dei capolavori di Astor Piazzolla, inciso col solo accompagnamento di Fausto Beccalossi all’accordeon (fisarmonica): “Un’esperienza magica, per un’esecuzione magistrale. Ho lasciato che Fausto si prendesse i suoi spazi e volasse anche con la voce fin dove aveva fiato.” Duetto che arricchito dal pianista Oscar Del Barba si impegnerà nel futuro concerto “Astor Y Amelita”, dedicato appunto a Piazzolla e Amelita Baltar, dal repertorio molto impegnativo, suggestivo e raffinato.
Ultimo tributo è infine Mediterraneo di J. Manuel Serrat (vero e proprio poeta della musica catalana che in Italia fu fatto conoscere da grandi artisti come Mina e Paoli) di cui racconta: “È un tema che avevo scoperto nei primi anni ’70 per la voce di Gino Paoli. Negli anni ho conosciuto la sua straordinaria produzione musicale; aspettavo il momento adatto per incidere questa canzone ancora così attuale. Cordemar era il contesto giusto nel momento giusto.”
L’album porta con sé tutto il bagaglio emotivo e professionale di Franca Masu, ma senza l’incredibile inter play dei musicisti non ci sarebbe quel senso di perfetta armonia compositiva e di fresca modernità che caratterizza il cambio di sonorità rispetto agli altri lavori. Oltre al grande fisarmonicista Fausto Beccalossi, troviamo il contrabbassista Salvatore Maltana (che ritengo mio direttore musicale da più di vent’anni, puntualizza la Masu) e il batterista Massimo Russino. Il recente incontro con la pianista siciliana Sade Mangiaracina e il chitarrista genovese Luca Falomi “ha segnato il passo di un’apertura verso sonorità moderne, fresche e ricche di soluzioni armoniche che mi hanno stimolato anche a cantare in maniera differente. – continua la Masu – I bellissimi arrangiamenti realizzati da Luca Falomi con Salvatore Maltana, l’apporto creativo della stessa Sade Mangiaracina, sono il punto di forza di questo album, dove ognuno ha donato la sua arte al servizio della mia voce”.
Tra i personaggi che gravitano attorno al disco ritroviamo il rinomato Paolo Fresu, che ne firma l’introduzione: “Franca Masu è una sirena che offre un canto di ringraziamento alla sua terra e al suo mare. […] Cordemar è una invocazione e un voto. Uno splendido e rarefatto ritratto al femminile che solo una sirena può dipingere.” La Franca/Sirena è dunque colei che dolcemente ci dona un’occasione, ci spiega l’autrice: “Mi piace la metafora usata da Fresu perché invito l’ascoltatore a immergersi, a inabissarsi in una dimensione interiore. Il viaggio che io faccio è dentro me stessa, nell’Io più profondo e autentico, attraverso anche esperienze che sono altro da me, sono quelle che mi offrono le parole degli altri grandi autori che ho scelto.”
Per iniziare questo viaggio insieme non resta altro che lasciarsi andare all’ascolto dell’album, allora, disponibile su tutte le piattaforme e acquistabile direttamente dalla pagina Facebook @francamasuoficial. Buon vento!