La famosa artista Luisa Corna, dopo i successi come attrice e conduttrice televisiva, fa il suo grande ritorno nel panorama della musica italiana con il suo terzo album dal titolo “Le cose vere”.
Un disco composto da dieci brani in cui la cantante ha voluto celebrare la musica, la sua più grande passione, e a cui ha lavorato senza risparmiarsi, nonostante il periodo difficile che stiamo affrontando: “Stavo lavorando da tempo a questo progetto, – spiega Luisa Corna – tre brani, che poi ho inserito all’interno dell’album, erano già stati pubblicati. L’album era pronto dall’anno scorso in realtà, tuttavia avevamo scelto di posticipare e l’idea era di posticipare ancora ma, a novembre, ho invece preso la decisione di dar vita al nuovo anno con la musica. Il titolo, Le cose vere, non appartiene a nessuna delle canzoni del disco, ma racchiude un significato profondo, perché le cose vere sono le cose che ci rappresentano, che mi rappresentano, sono quelle che restano, che viviamo”.
Un percorso impreziosito da collaborazioni importanti che hanno reso questo lavoro ancora più unico: “Ho potuto collaborare con il grandissimo autore, interprete e polistrumentista americano Sananda Maitreya, – racconta la cantante –. Tutto è nato tre anni fa quando ho partecipato al suo album “Prometheus e Pandora” con cui ha festeggiato i 30 anni di carriera. Mi ha invitato a cantare tre brani del suo album, che poi mi ha gentilmente concesso di inserire nel mio disco. Un’altra partecipazione importante è stata quella del campione argentino Javier Zanetti nel video della canzone “Noche in Baires”, brano che parla dell’Argentina, nello specifico di Buenos Aires, e proprio per questo ho voluto un personaggio che rispecchiasse l’Argentina, per di più io sono interista, inoltre abbiamo girato alcune scene del video all’interno del suo ristorante argentino a Milano”.
La scelta di dedicare più tempo alla musica era già stata presa da un po’ di tempo, ma il periodo del lockdown, dovuto alla pandemia di Covid-19, ha permesso a Luisa Corna di mettere ancora più a frutto la sua creatività: “Ho scritto diverse canzoni e anche un libro per bambini che si intitola “Tofu e la magia dell’arcobaleno”, – afferma l’artista – si tratta di una fiaba musicale per i bimbi della scuola primaria, che parla di arcobaleni magici, di amicizia, delle prepotenze che possono subire i bambini e, soprattutto, di musica. All’interno ci sono anche gli spartiti, le basi e i brani cantati dai bambini de “Il Coro delle Voci di Novara”, scritti da me e Tonino Scala. Durante uno dei successivi lockdown ho scritto anche la seconda avventura del piccolo alieno Tofu, che riesce a creare un arcobaleno enorme attraverso il quale viaggia nell’universo e arriva sulla terra dove incontra Lucy, una bambina ipovedente. Attraverso la musica nascerà una grande amicizia e vivranno insieme esperienze incredibili. Scrivere canzoni mi è sempre piaciuto moltissimo, ma non pensavo che mi piacesse così tanto anche scrivere per il mondo dei più piccoli, è un po’ come ritornare bambini, stimola molto la fantasia”.
Nonostante la difficile situazione sanitaria che l’Italia sta attraversando e le innumerevoli incertezze, ci sono già dei progetti in campo per promuovere questo nuovo disco: “Mi ha chiamato Annalisa Minetti, che è una mia grandissima amica, – svela Luisa Corna – e mi ha chiesto di partecipare il 27 aprile ad un concerto a Rimini. Lì avrò sicuramente l’occasione anche di cantare qualche brano dell’album. Spero davvero che si potrà organizzare, sarebbe un modo per tornare alla normalità. Stiamo anche cercando di capire se d’estate sarà possibile fare dei concerti, si naviga un po’ a vista per capire cosa succederà”.
Tra le dieci tracce del disco ci sono due brani in particolare che coinvolgono più emotivamente l’artista: “In questo album sono molto legata alla canzone “Col tempo imparerò”, si tratta dell’ultimo brano provinato da Mia Martini con l’intento di inserirlo in un suo futuro disco, perché l’ultimo lo aveva già concluso. Purtroppo, non fece in tempo. Collaboro da diversi anni con l’Associazione Minuetto – Mimì sarà, presieduta dalla sorella maggiore di Mia Martini, Leda Bertè. È stata Leda a farmi conoscere questa canzone che era rimasta un po’ nell’ombra, ripresa circa 15 anni dopo ed inserita all’interno di una compilation, senza però avere il risalto che invece hanno avuto gli altri suoi brani. È una canzone molto al femminile, parla infatti di amori svaniti, di maternità mancate, contiene parole di peso, molto forti, parole che può dire solo una donna. Leda Bertè mi ha chiesto di cantarla, io l’ho fatto molto volentieri e ho deciso di inserirla nell’album. L’altra canzone invece si intitola “Angolo di cielo”, che ho voluto dedicare a mio padre, venuto a mancare un po’ di anni fa. Quando vengono a mancare i genitori manca proprio la quotidianità, il poter raccontare il proseguimento della nostra vita. Così, in questa canzone, che non è comunque una canzone triste, mi rivolgo a lui in quel suo angolo di cielo per cercare il suo sorriso, raccontandogli quella che è la mia vita di oggi”.
Canzoni cariche di sentimenti, dunque, per cui la stessa Luisa esprime grande soddisfazione: “Sono davvero contenta di aver realizzato questo progetto perché mi permette di proporre la mia musica. Trovo che questo album mi rappresenti, dietro c’è veramente un percorso di vita”.
Il video di “Senza un noi”, per la regia di Massimiliano Artibani, prendendo spunto dal testo del brano scritto da Riccardo Brizi, con l’arrangiamento di Cesare Chiodo, racconta ed esalta la magia dell’amore come di un sentimento che sopravvive in tutta la sua essenza, oltre il tempo, oltre il distacco, con la consapevolezza che l’amore donato e ricevuto non andrà mai perduto. “L’amore non ha condizioni, l’amore che ho per te, vive anche senza un noi!”.