È fuori per Le Siepi Dischi e Believe Digital, Caffè amaro. Un brano che ci fa entrare nel mondo indie pop di venature agrodolce del cantautore di Avellino Spicci che si candida ad essere uno dei nomi più promettenti della scena indipendente, un brano dedicato a chi si incanta su Ebay a cercare le risposte impossibili, per tutti quelli che a Babbo Natale chiedono di non restare da solo, per chi ha voglia di paragonare la propria relazione, alla semplicità di un caffè.
“Caffè amaro” è in definitiva l’addio struggente e sincero di chi ha amato così intensamente da non potersi accontentare di una miscela annacquata. È il dolore di chi sente lo strappo ma non si volta dall’altra parte, perché amare veramente vuol dire gustare fino in fondo, altrimenti meglio andare via. “Siamo come caffè quello senza cialde, ma bruciato sotto, come se qualcosa fosse andato storto, come se non me ne fossi accorto, come nasconderti che ho torto.“
Matteo De Masi, in arte Spicci, è un cantautore classe 2000 della provincia di Avellino. Si avvicina alla musica da autodidatta, premendo i tasti di un vecchio pianoforte che sua madre suonava da bambina, per convincersi in seguito ad iniziare a studiare canto pop (frequentando anche per un anno la Camp Academy di Napoli e il Conservatorio Martucci di Salerno).
Tra le altre cose, si esibisce durante il Capodanno del 2019 in piazza Plebiscito a Napoli, durante il concerto organizzato da Radio Kiss Kiss. Intanto, sceglie di chiamarsi Spicci in memoria di un vecchio e traumatico episodio quando, da bambino, quasi inghiottì una monetina durante un trucco di magia che era solito fare. Incontra il produttore Hammochee, tra i due nasce una stretta collaborazione e nel 2021 entra nel roster de Le Siepi Dischi.