Giovedì 15 settembre, alle ore 21:00 in Piazza dello Scolastico, ritorna la decima edizione della Rassegna letteraria “Sul Filo del Discorso” con lo spettacolo musicale “Poesie di Carta”.
Grazia Di Michele omaggia Marisa Sannia, un dialogo a distanza sul filo delle melodie e delle emozioni tra le due artiste, accomunate dall’amore per la musica e per la poesia. Un concerto omaggio alla grande artista sarda, un’occasione unica per ricordare la sua passione per i poeti e la poesia.
Un dialogo a distanza sul filo delle melodie e delle emozioni tra le due artiste accomunate dall’amore per la musica e per la poesia: Grazia Di Michele, romana di origini abruzzesi, all’attivo un’intensa carriera dagli esordi con il trio Ape di Vetro ai concerti al leggendario Folkstudio nella capitale, ai primi album “Ragiona col cuore”, “Le ragazze di Gauguin” e “L’amore è un pericolo”, la partecipazione al Festivalbar e a varie edizioni del Festival di Sanremo, la collaborazione con “Amici” di Maria De Filippi, spettacoli come “Chiamala vita” con Maria Rosaria Omaggio, “Io non so mai chi sono” e la commedia “Dì a mia figlia che vado in vacanza” di Denise Chalèm, fino a “Anime di Vetro” scritto con Rossana Casale e all’inedito “Madre Terra” con immagini video di Ari Takahashi, “incontra” Marisa Sannia attraverso l’eredità preziosa delle sue canzoni. “Poesie di Carta” è quindi un personalissimo omaggio all’artista sarda, alla “riscoperta” di un originale e variegato repertorio, frutto di un immenso talento e di una straordinaria sensibilità, di una capacità di conciliare le istanze della modernità con salde radici nella cultura dell’Isola.
Icona della musica sarda del Novecento, ex campionessa di basket, cantautrice e attrice, Marisa Sannia (1947–2008), originaria di Iglesias, ha conquistato i primi successi negli Anni Sessanta, da Canzonissima al Festival di Sanremo, interpretando brani di Sergio Endrigo e Luis Bacalov, dall’esordio con “Tutto o niente” e “Una cartolina” (ma anche “Dai” di Canfora e Lina Wertmüller, presentata a Parigi), “Lo sappiamo noi due” (parole di Sergio Bardotti, musica di Endrigo), “Sarai fiero di me” (terzo posto nella sezione Giovani e premio della critica al Festivalbar), fino alla fortunata “Casa Bianca” composta da Don Backy e cantata in duo con Ornella Vanoni, che le valse il secondo posto nella kermesse sanremese (con oltre 500mila copie vendute). Quel fatidico ’68 ha visto anche l’uscita di “Non è questo l’addio”, già incisa insieme a “Sono innamorata (ma non tanto)”, “Io ti sento” di Armando Trovajoli per la colonna sonora di “Straziami, ma di baci saziami” di Dino Risi e “Colpo di vento”, sigla finale del programma televisivo “Ciao mamma”, “Una donna sola, Una lacrima”, oltre all’uscita del suo primo 33 giri “Marisa Sannia”.
La carriera dell’artista è proseguita tra le apparizioni alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Una Canzone per l’Europa a Lugano, il Festival di Varadero a Cuba e Expo ’70 a Osaka, il Festival di Spalato, e ancora il Festival di Sanremo: diva della musica leggera ma anche interprete di canzoni d’autore, dall’album “Marisa Sannia canta Sergio Endrigo e le sue canzoni” (1970) ai brani di Luis Bacalov, RobertoVecchioni, Francesco De Gregori, Bruno Lauzi, Amedeo Minghi e Vinícius de Moraes. Indossatrice e fotomodella, dai fotoromanzi, al teatro – con due “opere-folk”, “Caino e Abele” e “Storie di periferia”, allo sceneggiato televisivo “George Sand”, accanto a Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer e Paola Borboni e nel cast del film di Pupi Avati “Aiutami a sognare”. Il ritorno al teatro, negli Anni Novanta, con “Memorie di Adriano – Ritratto di una voce”, regia di Maurizio Scaparro, accanto a Giorgio Albertazzi, nel ruolo che fu di Maria Carta.
Dopo “L’Arca” e “Marisa nel Paese delle Meraviglie” in cui interpreta brani dalle colonne sonore dei films di Walt Disney, nel 1976 l’esordio come cantautrice con l’album “La pasta scotta”, cui sono seguiti “Sa oghe de su entu e de su mare” (1993) dalle poesie di Montanaru, “Melagranàda” (1997) sui versi di Francesco Masala, la raccolta di inediti “Nanas e Janas” (2003), in italiano, spagnolo, sardo e catalano, di cui firma testi e musiche (con la collaborazione di Maria Lai per “Solesale” e “Unu tempus chi no isco”) con l’eccezione di “Solament l’amor” del poeta algherese Antonio Canu, e “Nana de los luceros” di David Pena Dorantes e Pedro Pena Fernandez, da cui è stato tratto il recital “Canzoni tra due lingue sul cammino della poesia” presentato al Festival di Taormina e a “La Notte dei Poeti” a Nora. E infine “Rosa de Papel” (2008) su testi giovanili di Federico García Lorca: una affascinante antologia di canzoni, vere poesie in musica, da “Rosa de papel” a “El nino mudo”, “Laberytos y espejos” e “Aguila de los ninos”.
Negli Anni Duemila è uscito il cd “Canzoni per te – dedicato a Sergio Endrigo” (2001) dove Marisa Sannia interpreta “Mani bucate”, poi l’omaggio a Sergio Endrigo e il cd/DVD “Ciao Poeta” che contiene “La rosa bianca” e “Come stasera mai”; nel 2007 al IV Festival “Mille e un Nuraghe” a Perfugas, Marisa Sannia ha interpretato poesie di Antioco Casula e Francesco Masala, “Il mare” di Giulio Angioni e un’anteprima da “Rosa de Papel”.
Marisa Sannia – scomparsa prematuramente nel 2008 – ha ricevuto (postumo) il Premio “Maria Carta” 2008 e Maria Lai le ha dedicato un evento speciale alla Stazione dell’Arte di Ulassai nel 2009. La voce di Marisa Sannia a risuonare nei suoi dischi e attraverso le sue canzoni interpretate in Spagna da Ester Formosa e in “Poesie di Carta” con Grazia Di Michele.