Dieci giornate dedicate all’arte del fare musica. Dieci giorni dedicati all’arte dell’insegnare la musica. Un borgo marinaro, tra i più belli dell’Italia interna. Oltre 100 musicisti provenienti da ogni angolo del globo (Usa e Corea del Sud, Francia e Polonia giusto per citare alcune delle Nazioni “Coinvolte”).
Ben 22 diversi appuntamenti in cartellone, da cerchiare in rosso sul calendario, vari, diversi tra loro, impattanti a livello emozionale per estro dell’artista e location scelta per l’esibizione. Doveroso, anche nel 2023, omaggiare uno dei più grandi interpreti del pianismo mondiale – grande amico del festival – il maestro Aldo Ciccolini. Senza dimenticare la ribadita presenza del professor Baroffio – uno dei massimi esperti mondiali di Gregoriano – e le interessanti novità dei concerti sul battello e con meditazione.
Bosa, l’antica cittadina sul Temo, si mette in mostra e diventa sfondo d’un intero festival dedicato alla musica da camera. “Bosa Antica” torna per la sedicesima volta nella sua storia, manifestazione che dà lustro e visibilità, che scommette sulla formazione del talento affidandola a chi – il talento – sa cos’è e sa come trattarlo.
Si comincia il 7 luglio al Chiostro del Carmelo, si chiude il 16 luglio al Chiostro del Carmelo con concerto finale dei giovani talenti, attestati, borse di studio e la consegna dell’attesissimo premio “Bosa Antica” ad una personalità distintasi nel quadro della musica e della Cultura.
Una sfilata di grandi nomi, impegnati nelle masterclass, nei corsi, nei laboratori e negli spettacoli che per addetti ai lavori e curiosi e appassionati rappresentano delle piccole grandi occasioni d’ascolto. Il tutto accade all’ombra dello splendido castello che dall’alto vigila sulla città, grazie alla passione ed all’impegno dell’Associazione culturale InterArtes, al patrocinio del Comune di Bosa, della Regione Sardegna e della Fondazione Sardegna.
“Ogni anno, per fortuna, riusciamo ad arricchire il nostro cartellone con novità e nuove collaborazioni. Sono 22 eventi in 10 giorni, circa due al giorno. A volte anche tre. Alcuni coinvolgono altre realtà di Bosa come la cooperativa L’Antico Tesoro. Abbiamo in programma visite guidate ai monumenti della città. Si farà musica sul battello, imbarcazione che porterà il pubblico a San Pietro per uno degli spettacoli. Contenti dopo tanti anni di essere riusciti a fare qualcosa al Castello: due giovani arpiste creeranno un ambiente e una atmosfera magica. Collaborazioni internazionali che si rinsaldano all’ombra della musica, e poi il museo Casa Deriu: luogo che si presta ad ospitare piccole gemme come gli aperitivi in musica fra violini e flauti. Il concerto di apertura di quest’anno è intitolato Allievo e Maestro a Confronto, in collaborazione con il Conservatorio Palestrina di Cagliari. Il 10 luglio torniamo alla chiesa del Rosario, altro luogo simbolo di Bosa, con una giovane e talentuosa violoncellista. A seguire l’aperitivo tra gli ulivi. L’11 si concluderanno le masterclass, e i giovani artisti cominceranno ad esibirsi. Sguardo ai musicisti sardi e compositori isolani, oltre alla grande attenzione per i grandi maestri e i talenti emergenti. Mi piacerebbe rilanciare una idea: sarebbe molto bello se Bosa, i suoi abitanti, ospitassero i giovani musicisti impegnati a seguire i corsi”, ha detto durante la conferenza stampa Jana Bitti, direttrice artistica del festival.
Luca Virgilio, presidente associazione artistica InterArtes: “Grazie al Comune di Bosa che ci ospita sin dal primo anno del festival. Il festival è partito come evento culturale e musicale di grandissimo livello con protagonisti di assoluta importanza, situazione che fortunatamente persiste. Ma questo evento ha cercato sin da subito di inserirsi nel tessuto della città: i cittadini stessi ci hanno dato una mano, ognuno per quanto di sua possibilità e competenza. Abbiamo creato un rapporto stretto con la città, un rapporto di amicizia inquadrato in una manifestazione importante che fa da richiamo anche al turismo. Un evento sociale, con concerti gratuiti e il coinvolgimento dei cittadini. Felici di essere qui per il 16° anno”.
Meta ricercata per musicisti, cantanti, maestri, fruitori e per chiunque abbia voglia di ascoltare, scoprire e riscoprire la bellezza della musica da camera, “Bosa Antica” da anni è punto di riferimento per chi vuole imparare e migliorarsi. Lo è grazie a masterclass – attive dalle 9 del mattino e sino alle 18.30 di ogni singolo giorno del festival – che coinvolgono professionisti di altissimo e certificato livello, tasselli che insieme alle esibizioni sui palchi del festival fanno del caratteristico centro della Planargia un piccolo grande catalizzatore mondiale per quanto concerne perfezionamento musicale ed esecuzioni di musica da camera.
Fra i Maestri protagonisti delle masterclass ci saranno il violinista Ivan Rabaglia (Trio di Parma e docente all’Accademia di Santa Cecilia), la violinista polacca Agnieszka Marucha (professore dell’Università F. Chopin di Varsavia), il flautista Riccardo Ghiani (primo flauto dell’Orchestra della Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari, “erede” della scuola flautistica del grande Aurele Nicolet, il pianista cagliaritano Giulio Biddau attualmente impegnato in un dottorato a Vienna, il violinista Michelangelo Lentini (“Solisti Veneti” e spalla dell’ orchestra dell’Ente Lirico Marialisa de Carolis), la giovane violoncellista Matilda Colliard unica ad incidere su CD l’integrale delle Suites per violoncello solo di Bach e la soprano Elisabetta Scano che oltre ad una brillante carriera personale ha formato alcune delle più importanti voci del panorama Lirico attuale come quella del tenore Francesco Demuro. Da sottolineare la preziosa presenza del baritono tedesco Andrè Morsh, del pianista Giulio Biddau e del grande studioso e formatore di canto gregoriano. professor Giacomo Baroffio, particolarmente attesa la sua masterclass.
Da gustare l’aperitivo tra gli ulivi in via Allende (h 22) con Francesco Maria Moncher e Matilda Colliard (violoncelli), e Jana Bitti al flauto; e ancora “Cuori infranti” l’8 luglio, ancora al Chiostro del Carmelo il “Concerto Barocco” diretto da Ivan Rabaglia con Agnieszka Marucha, Zhan Zhou e la Camerata Bosana; “Il grande Solino romantico” al Chiostro del 13 luglio alle ore 21; le dolci melodie dell’arpa fra le mura del castello dei Malaspina il 14 luglio e “Le sinfonie nella trascrizione di Muzio Clementi” il 15.