Il Festival di Sanremo è ormai casa per Mahmood. Il cantautore torna in gara da ex vincitore (bis). Il successo di “Soldi” nel 2019 e di “Brividi” con Blanco nel 2022 sono ormai nella storia della kermesse. Questa volta il 31enne partecipa con “Tuta gold”, ulteriore estratto di “Nei letti degli altri”, il terzo disco che uscirà su tutte le piattaforme dal 16 febbraio.
A un ‘triplete’ però non ci pensa perché “semmai dovessi vincere mi tirerebbero i pomodori”. Alla vigilia della gara, scherza Alessandro Mahmoud, ma assicura: “Sto studiando. La canzone è un po’ difficile da cantare. Ci sono tante parole, poco tempo per respirare. La sto vivendo come se fosse la prima volta”.
L’obiettivo è, come sempre, far bella figura, presentando la propria musica al grande pubblico. “Ho scelto di tornare a Sanremo con Tuta Gold perché questo pezzo è un po’ il nucleo di Nei letti degli altri. Tornerei a Sanremo quasi tutti gli anni. Avendo lavorato così tanto a questo album, credo che il modo migliore per poter farlo conoscere sia il palco di Sanremo”.
“Tuta Gold– racconta- è un viaggio tra presente e passato. L’ho scritta a Orosei l’estate scorsa dopo essere andato a un rave di 4 giorni vicino Berlino. Nasce, quindi, fuori da una tenda fumando con gli amici”.
E aggiunge: “Sono molto felice di essere a Sanremo con Tuta Gold, non è Soldi, non è Brividi, non è Gioventù Bruciata. È un brano totalmente nuovo per me. Sono orgoglioso qualunque sarà il risultato. Qualcuno ha scritto che è raggaeton, in realtà è un baile funk. È un mood totalmente nuovo”. La canzone, scritta e composta da Mahmood e Jacopo Angelo Ettorre, vede alla composizione anche Francesco Catitti mentre la produzione è a cura di Madfingerz e Katoo.
“Tuta Gold” è “molto urban, molto street. Siccome non sono un rapper o un trapper, ho cercato di raccontare una situazione che viene da un enviroment della strada, quello che ho vissuto crescendo con mia madre, aggiungendo qualcosa che viene dal mio immaginario. I fiori, lo zucchero. Ho cercato di legare un discorso che mi appartiene fino a un certo punto con il mio immaginario personale”.
Nel testo, quindi, tanti i riferimenti al passato. Uno tra tutti quelli al papà, già citato in “Soldi” o in altri pezzi del primo disco: “Mi hanno fatto bene le offese / quando fuori dalle medie le ho prese e ho pianto / dicevi devi ritornartene al tuo paese / lo sai che non porto rancore / anche se papà mi richiederà / di cambiare cognome”.
“Ringrazio tutte queste situazioni infelici che sono successe nella mia vita– spiega Mahmood– perché sono riuscito a superarle e ne sono uscito fortificato, sono diventato più grande a livello emotivo. Torno al passato, a ciò che ha provocato sofferenza, ma questo ha avuto anche risvolti positivi perché quei dolori mi hanno fortificato”.
Il nuovo disco
Il 16 febbraio, poi, arriverà il momento di ascoltare il nuovo disco, “Nei letti degli altri”: “Ho iniziato a scriverlo quasi due anni e mezzo fa. Il nucleo di questo disco è il letto. È il nostro porto sicuro, il luogo in cui torniamo a casa la sera, guardiamo il soffitto, esorcizziamo i nostri problemi. È il luogo dove portiamo le persone che amiamo di più, i nostri amici. Credo che il letto, negli ultimi due anni, mi abbia fatto riflettere tanto”.
A letto “ho esorcizzato tanti demoni e sento di essere maturato molto a livello emotivo, questo disco mi ha fatto tornare alle origini. Ho pensato tanto al punto di partenza, al perché ho iniziato a fare questo lavoro. E nel modo di raccontare le storie ho ripensato al mio primo disco, Gioventù bruciata. Devo dire Nei letti degli altri è una visione a 360 gradi sulle relazioni. Negli ultimi due anni e mezzo sono cambiato anche a livello personale, su come gestisco i rapporti con le persone nuove che ho conosciuto”.
La cover di Lucio Dalla
Nella serata di venerdì 9 febbraio dedicata alle cover, si esibirà con il brano “Come è profondo il mare” di Lucio Dalla, accompagnato dai Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu, gruppo storico di canto a tenore.
Nato nel 1974 nel paese di Bitti, in provincia di Nuoro, il coro – composto da quattro voci maschili soliste – si è fatto ambasciatore del canto tradizionale Sardo, contribuendo a diffondere questo genere musicale di origine millenaria. I Tenores contano numerose collaborazioni con diversi artisti del panorama internazionale come Lester Bowie, Ornette Coleman e Frank Zappa. Nel 1996 pubblicano il loro album “S’Amore ‘e Mama”, prodotto da Peter Gabriel e distribuito dalla sua etichetta discografica Real World Records. Nel 2007 i membri del gruppo sono stati insigniti dell’onorificenza di “Cavaliere della Repubblica Italiana”.
Il tour
E dopo il Festival Mahmood sarà impegnato con il tour: da aprile 2024 si esibirà nei principali club di 10 Paesi europei con l’European Tour, 17 date – prodotte da Friends & Partners – che si concluderanno con due tappe italiane al Fabrique di Milano, previste per il 17 maggio (sold out) e il 18 maggio 2024.
Seguirà poi il Summer Tour 2024 – appena annunciate le prime date – che lo vedrà protagonista di alcuni fra i più suggestivi festival estivi italiani: prima tappa il 19 luglio al Sequoie Music Park di Bologna, per poi passare il 20 luglio dall’Anima Festival di Cervere (CN), il 12 agosto al Sunset Festival di Lignano Sabbiadoro (UD), il 14 agosto al Bertelli Live di Forte dei Marmi (LU), il 18 agosto all’Oversound Music Festival di Gallipoli (LE), il 20 agosto al Sotto il Vulcano Fest di Catania, il 21 agosto al Teatro Verdura di Palermo e il 23 agosto al Roccella Summer Festival di Roccella Jonica (RC).
Fonte Agenzia DIRE.it