Storie di Natale senza pensieri: anche quest’anno arriva l’invasione dei film tv targati Hallmark

Amore, famiglia e lieto fine assicurato: il celebre canale via cavo made in USA esporta un modello di comfort movie capace di conquistare il pubblico grazie a trame collaudate e location suggestive

Christmas Class Reunion. 📷 ©2022 Hallmark Media | Kailey Schwerman

È una verità indiscutibile: tra gli elementi fondamentali che contribuiscono a creare l’atmosfera natalizia ci sono le “storie”. Da racconti immortali, come “Canto di Natale” di Charles Dickens, a film memorabili come “Mamma, ho perso l’aereo” di Chris Columbus, passando per grandi classici del cinema come “La vita è meravigliosa” di Frank Capra, quale che sia il linguaggio in cui vengono narrate, le storie hanno il potere di evocare lo spirito delle festività, trasportando i fruitori in tempi e luoghi speciali, che rendono straordinari gli ultimi giorni dell’anno.

Altra indiscutibile verità, non tutte le storie sono uguali e se alcuni racconti di Natale meritano di essere consumati come un rituale prezioso, davanti a un caminetto acceso o a una cioccolata fumante, altri si prestano ad accompagnare i momenti più concitati e stressanti delle giornate prenatalizie come un sottofondo confortante, che traghetti chi se ne faccia conquistare oltre le incombenze delle festività.

Sono i film tv a tema natalizio, le cui trame si snodano seguendo percorsi assolutamente prevedibili: a garanzia dell’immancabile lieto fine c’è, spesso e volentieri, un marchio storico dell’intrattenimento per famiglie made in USA, ovvero Hallmark Channel, il canale satellitare e via cavo che vanta quasi 86 milioni di utenti solo in America e che trasmette in tutto il mondo sotto l’ala di NBC Universal.

Le origini di questo colosso sono singolari e risalgono agli anni ‘90, quando due emittenti televisive a carattere religioso, specializzate in programmi per famiglie di impronta battista e metodista, vengono assorbite dal Network Odyssey; il successo del brand cresce, anche in virtù di una programmazione via via più laica, e nel 2001 il network, sotto l’egida della Crown Media Holdings, si trasforma in Hallmark Channel. Il rebranding è vincente e connota il canale in senso “festivo”, con produzioni originali che celebrano le ricorrenze più sentite, da Halloween a Natale, attraverso storie semplici, letteralmente infarcite di buoni sentimenti e cliché, ma ben confezionate, soprattutto dal punto di vista delle ambientazioni. Con la vendita del marchio nel mercato internazionale nascono nuovi canali, come “Hallmark Movies & Mysteries” e “Hallmark Drama”, e sono soprattutto le storie a tema natalizio a riscuotere successo, tanto che nel 2009 nasce “Countdown to Christmas“, un vero e proprio conto alla rovescia che traghetta gli spettatori verso il Natale con una serie di attesi eventi tematici.

Hallmark arriva in Italia nel 1997 con il nome di Diva Universal, che interrompe le trasmissioni nel 2015; sono molte, tuttavia, le reti televisive nostrane che ancora attingono al vasto catalogo del network e il Natale del 2020, con le restrizioni causate dalla pandemia e la volontà di “tenere compagnia agli italiani” proclamata sia dal servizio pubblico che dalle reti private, ha visto crescere in maniera esponenziale la messa in onda di questi prodotti, che hanno evidentemente conquistato gli spettatori, vista la quantità sorprendente di film Hallmark che da due anni a questa parte vengono trasmessi in prossimità delle feste e che sono presenti anche nelle piattaforme streaming, come Netflix e Prime Video.

Questi Christmas movies sono soprattutto storie d’amore: il Natale, infatti, è raccontato come un momento cruciale per trovare l’anima gemella, spesso una vecchia fiamma che emerge dal passato dei personaggi; ecco dunque un rampante protagonista in carriera, che svolge il lavoro da sempre agognato in una grande città, ritrovarsi in una qualche deliziosa cittadina della provincia americana, in cui gli addobbi sembrano la priorità assoluta dell’amministrazione locale, insieme all’immancabile festival natalizio, tra chili di Christmas cookies e litri di sidro. Il fascino naīf di una ex fidanzata che sforna deliziosi cupcakes nella pasticceria locale o quello rude di un ex spasimante che coltiva abeti nell’Iowa o in Colorado, mette in discussione qualunque certezza e invita i protagonisti a riscoprire i valori più autentici della vita, probabilmente appresi da nonne e nonni incredibilmente saggi.

Le trame dei film Hallmark sono, spesso, una variazione su questo intreccio: c’è il filone in cui ci si adopera per salvare un’attività commerciale -libreria/bottega di giocattoli/scuola di danza- in procinto di fallire proprio sotto le festività, e quello del genere “royal family”, in cui principi e principesse di non meglio identificati reami europei girovagano per le città americane sotto mentite spoglie.

Si tratta, dunque, di B-movies per famiglie? Forse, ma così suggestivi da instillare il desiderio di partecipare almeno una volta nella vita a quei festival natalizi, oltre che di preparare tonnellate di casette di pan di zenzero. Negli anni Hallmark, indiscutibile baluardo di valori tradizionali, è stata capace -non senza polemiche e proteste- di aprirsi ai cambiamenti della società in senso inclusivo, multiculturale e LGBTQ+; dopo aver già da tempo rappresentato famiglie miste e arcobaleno, infatti, il canale ha recentemente trasmesso “The Holiday Sitter”, il primo film festivo totalmente incentrato su una storia d’amore omosessuale.

Il legame tra il marchio Hallmark e il Natale appare dunque indissolubile e, del resto, risale a oltre un secolo fa; immaginate un ragazzo di nemmeno vent’anni, che in un freddo gennaio del 1910 arriva a Kansas City, Missouri, dal Nebraska con due scatole di scarpe piene di cartoline illustrate: si chiama Joyce Clyde Hall e nel giro di qualche mese fonda insieme al fratello Rollie la compagnia Hall Brothers, che dopo una serie di vicissitudini comincia a stampare biglietti d’auguri di San Valentino e di Natale, oltre che carta da regalo realizzata con motivi originali. Arriva il successo e nel 1954 la Hall Brothers si trasforma nella Hallmark Cards, una realtà capace di trasformarsi in un colosso dell’economia americana, che diversifica i propri investimenti fino ad approdare, con successo, al mondo dei network televisivi.

Quale trama migliore potrebbe esserci, per un rassicurante, romantico film di Natale targato Hallmark Channel, che ci accompagni senza troppi pensieri durante le incombenze delle festività?

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