L’adolescenza, si sa, è un periodo complicato, costellato di cambiamenti, contrasti con i genitori e turbamenti emotivi: a raccontare con ironia e originalità il temuto passaggio all’età adulta, arriva il coming-of-age “Red”, film d’animazione targato Disney Pixar scritto e diretto dalla regista Domee Shi, premio Oscar per il cortometraggio animato “Bao” del 2018.
Il film, disponibile su Disney Plus a partire dall’11 marzo, ha come protagonista Meilin “Mei” Lee, tredicenne di origini cinesi che vive a Toronto; Mei trascorre le sue giornate tra famiglia, scuola e amici, con cui condivide la sconfinata passione per la boy band dei 4*Town, ma soprattutto prova a trovare un equilibrio nel tumultuoso cambiamento che la sta investendo, difficile da comprendere e controllare. La ragazzina, infatti, è una studentessa diligente e brillante, controllata da una madre fin troppo protettiva, ma dentro di lei si sta facendo spazio una giovane donna ribelle, che crea un certo scompiglio e lotta per emergere. Tenere a bada emozioni e sbalzi d’umore non è semplice, soprattutto dopo aver scoperto la connessione speciale che le donne della famiglia hanno con il grazioso panda rosso cinese: a causa di un sortilegio, infatti, Mei si trasforma in un gigantesco esemplare del fulvo animale ogni volta che non riesce a tenere a bada la propria emotività.
Il racconto della “tempesta adolescenziale”, dunque, si preannuncia spassoso e, allo stesso tempo, ricco di spunti di riflessione, com’è proprio dello stile Pixar: “Red” è il 25° lungometraggio degli Studios -originariamente compartimento della Lucasfilm di George Lucas, poi acquisiti da Steve Jobs nel 1986 e passati alla Walt Disney Company nel 2006-, che si distinguono per la capacità di parlare attraverso le loro storie a un vasto pubblico, offrendo con la giusta dose di ironia un’interpretazione efficace di tematiche complesse, legate alla dimensione emotiva, alle diverse fasi della vita e al passaggio dall’una a all’altra, con la presa di coscienza della propria identità. “Red”, in particolare, rappresenta un punto di svolta importante per il fatto di essere il primo lungometraggio Pixar scritto e diretto da una donna, Domee Shi, che ha già mostrato grande sensibilità narrativa nel pluripremiato corto “Bao”, anch’esso disponibile sulla piattaforma Disney, in cui si racconta un aspetto delicato e commovente della maternità; la Shi, nella conferenza stampa di presentazione di “Red” svoltasi al The Space Cinema Moderno di Roma, ha evidenziato quanto la storia di Mei sia in parte autobiografica e rispecchi il rapporto della regista con sua madre, in un contesto educativo teso tra tradizione, rappresentata dalla famiglia di origini cinesi, e innovazione, portata dal contesto multiculturale e metropolitano della città di Toronto.
“Mei è combattuta tra il rimanere una figlia disciplinata e accettare la propria natura caotica e irrazionale; del resto per molte donne il rapporto madre-figlia è quello più formativo, proprio perché è carico di emozioni”, ha affermato la regista; la scelta di evidenziare l’esplosione dell’emotività nell’adolescenza attraverso la trasformazione in un gigantesco panda rosso evidenzia un messaggio di fondamentale importanza: “Questo animale è metafora di purezza (…), il colore rosso di rabbia, di desiderio e di imbarazzo, tutti sentimenti che si esaltano nel momento in cui si entra in questa fase della crescita e che vanno accolti, perché se si reprimono non si avrà un rapporto sano con se stessi e con il mondo”.
Domee Shi ha inoltre sottolineato come nella fase adolescenziale sia ancora molto forte il desiderio di omologazione tra ragazze e ragazzi, nonostante le giovani generazioni si dimostrino più aperte, più inclini all’accettazione della diversità rispetto al passato recente: la storia di Mei è ambientata in una metropoli dei primi anni 2000 e ne rappresenta una testimonianza, sia per lo stile narrativo con cui è tratteggiata, per cui la Shi si è ispirata ai registi Edgar Wright, “per il suo combinare in modo meraviglioso elementi visivi provenienti da culture diverse”, e Wes Anderson, “per il suo uso dei colori, della composizione delle inquadrature”, sia per la lingua, lo “slang” metropolitano della fine degli anni ’90, e infine per il coinvolgente corredo musicale.



La colonna sonora del film, firmata dal compositore premio Oscar Ludwig Görasson (Black Panther, The Mandalorian), vede la partecipazione di Billie Eilish e di suo fratello Finneas, autori di tre brani tra cui “Nobody like U” dei 4*Town, il gruppo per cui Mei e i suoi amici hanno una vera e propria ossessione. Se nella versione originale le voci della band sono di Jordan Fisher, Finneas, Topher Ngo, Grayson Villanueva e Josh Levi, nella versione italiana le canzoni dei 4*Town sono state affidate a Manuelito “Hell Raton”, Baltimora, Versailles e Karakaz, visti all’ultima edizione di X Factor, con la partecipazione del gamer Moonryde; cameo nel doppiaggio per Ambra Angiolini e Sabrina Impacciatore.
Tra riviste per ragazzi dai colori fluo traboccanti di stickers, tamagotchi e sonorità tipiche di boy band quali *NSYNC e Backstreet Boys, “Red” strizza l’occhio agli over 30, ma parla al pubblico di tutte le età, per lanciare un messaggio forte, di accettazione di sé, della propria emotività e del proprio corpo: insomma, grandi e piccini, esibite con orgoglio il panda gigante rosso che è dentro di voi… e forse anche fuori!