Sassari. L’obiettivo è quello di sottoporre a screening non meno di 500 pazienti per fare un’approfondita attività di prevenzione contro l’epatite C e di cura dei pazienti positivi. Lo prevede il progetto integrato che mette assieme l’Aou di Sassari, con l’ambulatorio di Epatologia, Emergency, con l’ambulatorio di via Monte Grappa, e l’azienda Gilead che metterà a disposizione degli operatori sanitari i kit di tamponi salivari.
L’epatite cronica legata all’infezione Hcv rappresenta una delle problematiche più rilevanti in campo epatologico e grava in modo significativo sul sistema assistenziale, in particolare nel Sud e nelle isole, interessando in prevalenza una popolazione di età superiore ai 60 anni. Il progetto, approvato nelle scorse settimane dalla direzione strategica, prenderà il via nei prossimi mesi, per concludersi a fine dicembre.
Nell’azione messa in campo, sono coinvolte anche le unità operative di Medicina interna, di Gastroenterologia e di Microbiologia e virologia che si occuperà di eseguire ulteriori analisi in caso di positività del tampone salivare.
«Grazie alla collaborazione con Emergency – afferma il dottor Giuliano Alagna responsabile dell’ambulatorio di Epatologia dell’Aou di Sassari – puntiamo a sottoporre a screening una serie di pazienti che vivono una condizione socio-sanitaria critica, che li pone a rischio di malattie a trasmissione parenterale, tra cui l’epatite C.
In sei mesi circa, sottoporremo a test rapido salivare l’utenza degli ambulatori di Emergency a Sassari. In caso di positività, tramite un canale diretto con il nostro ambulatorio, garantiremo la presa in carico e l’eventuale trattamento del paziente. Il nostro obiettivo finale – prosegue lo specialista – è l’eradicazione dell’epatite C in questa popolazione di utenti.
In questi ultimi 20 anni – conclude Alagna – abbiamo assistito ad una rivoluzione terapeutica con nuovi farmaci antivirali diretti che, oltre ad essere sicuri in termini di effetti collaterali, determinano una guarigione in circa il 98 per cento dei pazienti trattati».
Ulteriori 500 tamponi salivari saranno somministrati a pazienti ritenuti a elevato rischio per sesso, età, e comportamenti. In questo caso a farli saranno gli specialisti di Epatologia dell’Aou durante la visita in ambulatorio dove, annualmente, si rivolgono circa 5000 pazienti con epatopatia di varia natura, virale, autoimmune, metabolica e neoplastica.
«Entrambi gli ambulatori di Emergency a Sassari – afferma Sara Chessa coordinatrice dell’ambulatorio Emergency – si uniranno alla campagna di screening proposta dall’Azienda ospedaliero universitaria per far emergere il sommerso di questa patologia con il fine ultimo di eradicare il virus entro il 2030.
Siamo felici di poter dare il nostro contributo nel contrastare una malattia strisciante e poco conosciuta, che in tutto il mondo – prosegue – rappresenta una delle principali cause di trapianto e dello sviluppo di malattie croniche del fegato. Nel 2021 abbiamo visitato 874 pazienti, che spesso appartenevano alle fasce più fragili della popolazione, ed erano quindi sia più esposti a contrarre l’infezione che con più difficoltà di accesso ai servizi del Servizio sanitario nazionale. Per questo motivo è fondamentale che effettuino una diagnosi adeguata.
La cura dell’epatite C, un tempo insoddisfacente, ha fatto notevoli progressi negli ultimi anni grazie all’introduzione di nuovi farmaci, ed è quindi importante diagnosticarla per tempo», conclude Sara Chessa.