In occasione della XIII giornata nazionale del Fiocchetto Lilla il Servizio dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione della Asl di Sassari ha organizzato un Open day del Servizio, con screening della popolazione e visite gratuite con il coinvolgimento di tutta l’equipe multidisciplinare, che verrà esteso a tutto il mese di marzo.
Il 15 marzo, data individuata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per sensibilizzare la popolazione sulla tematica dei disturbi della Nutrizione e della Alimentazione (Dna), la Asl di Sassari, attraverso il Servizio dei Dna, ha organizzato un open day, dalle ore 09:30 alle 17:30, aperto a tutti, con colloqui informativi in cui verrà illustrato il servizio, verranno fatti degli screening sui disturbi dell’alimentazione con la compilazione di test psicometrici, a cui seguiranno, in caso di positività, anche delle valutazioni multidisciplinari per analisi del singolo caso.
I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, in particolare l’anoressia, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder), sono un problema di sanità pubblica di crescente importanza e oggetto di attenzione sanitaria e sociale sul piano scientifico e mediatico per la loro diffusione, per l’esordio sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione e per l’eziologia multifattoriale complessa.
Per accedere al servizio dei Disturbi dell’alimentazione e nutrizione (primo piano del palazzo sede del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze, in via Amendola 55 a Sassari) è sufficiente inviare una mail all’indirizzo [email protected] oppure contattare lo 079/2062205.
Da questa settimana e sino al 31 marzo, inoltre, sarà possibile accedere all’attività informativa del Servizio dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione: è possibile presentarsi nei locali al I piano del palazzo di via Amendola, dalle ore 09:00 alle ore 12:00, oppure inviare una mail con richiesta di appuntamento all’indirizzo [email protected].
La Asl di Sassari ha attivato in questi giorni dei Gruppi ispirati al metodo Maudsley, per supportare i familiari dei pazienti affetti da disturbi alimentari che quotidianamente si trovano a gestire il disturbo, fornendo assistenza psicologica e psico educazionale, “perchè quando si parla di disturbi alimentari, tutta la famiglia è coinvolta ed è necessario creare un ambiente che sappia rispondere alla malattia”, spiegano dal centro.