Continuano le conferenze del ciclo Cultur(al) serale all’Istituto Tecnico Industriale “G. M. Angioy”, organizzate dai docenti e dagli alunni del Corso d’Istruzione per Adulti e aperte al territorio. Martedì 19 marzo 2019 alle 17:30, nell’Aula Magna dell’Istituto in Via Principessa Mafalda di Savoia, è in programma il terzo incontro, la conferenza a ingresso libero dal tema “I mondi minerari della Sardegna e il caso dell’Argentiera” che avrà come relatore il Prof. Sandro Ruju. L’introduzione e i saluti saranno a cura del Dirigente Scolastico dell’Istituto Prof. Luciano Sanna. Moderatrice sarà la Prof.ssa Laura Lanza.
Nella conferenza verrà presentato uno spaccato dell’evolversi della realtà mineraria sarda dalla rinascita della seconda metà del XIX secolo fino alla lenta agonia degli anni ’60 del secolo scorso. Si analizzerà il mercato del lavoro, l’organizzazione produttiva, le dinamiche salariali e l’uso dei cottimi, le vicende sindacali e le lotte operaie. La seconda parte focalizzerà l’attenzione su un microcosmo peculiare come quello dell’Argentiera, dove fu rilevante la presenza di un nucleo di minatori piemontesi che, come pionieri, ebbero un forte attaccamento alla borgata realizzando una comunità abbastanza compatta.
Il Prof. Sandro Ruju si è laureato in Filosofia nel 1971 all’Università “La Sapienza” di Roma, con una tesi su Fabbrica e classe operaia al petrolchimico di Porto Torres, discussa con il professor Franco Ferrarotti. Ha insegnato per quasi 40 anni italiano e storia nella scuola secondaria superiore. È stato inoltre docente nel Master di Relazioni industriali organizzato dall’Università di Cagliari e nel Master su Sviluppo locale, turismo e ambiente dell’Università di Sassari. A partire dal 1976 ha collaborato con quotidiani e riviste, occupandosi in particolare della realtà industriale e delle problematiche sociali della Sardegna. Le ricerche del professore, focalizzate inizialmente sull’attualità e le problematiche economiche e sociali, si sono nel tempo concentrate sulla storia contemporanea con una specifica attenzione alla storia del lavoro, dell’industria, del turismo e delle attività tradizionali della Sardegna. Da alcuni anni dedica particolare attenzione ai nuovi studi sulla storia contemporanea svolti dai giovani ricercatori sardi.