Con l’arrivo dei dati relativi al mese di ottobre (+10% di ingressi complessivi rispetto al periodo prepandemia, +28% solo al Museo civico) la tendenza dell’anno 2022 è ormai chiara: numero di visitatori e incassi nei siti archeologici di Cabras continuano a incontrare l’apprezzamento di un pubblico variegato, proveniente non solo dall’Isola e dalla Penisola, ma sempre più dal resto d’Europa e da altri continenti.
“I dati relativi a incassi e ingressi, dopo un primo semestre che ancora soffriva le incertezze legate alle regole Covid e ai collegamenti, grazie a un’estate da record e a un ottobre che si è rivelato sorprendente, ci dicono che l’anno in corso sarà quello della consacrazione di Cabras e del Sinis come destinazione turistica anche culturale. Si tratta di un primo importante passo nella strategia che la Fondazione Mont’e Prama, in questo caso raccogliendo il testimone dal Comune di Cabras, che da decenni ha investito sulla valorizzazione dei suoi beni culturali, sta portando avanti in ter- mini di promozione – dice il presidente Anthony Muroni -. La partecipazione a fiere e congressi, la sinergia con il Ministero della Cultura e la Regione Autonoma della Sardegna, che sta investendo importanti risorse, l’organizzazione nel Sinis di Festival e rassegne, le iniziative editoriali e la collaborazione con il sistema delle imprese, in primis il Gal Sinis e Confapi Sardegna, hanno posizionato il marchio Mont’e Prama nell’élite della promozione culturale ai fini turistici. Ora occorre lavorare per consolidare questi risultati e per avviare una stagione di pianificazione, finalizzata a dare a Cabras e ai paesi del Sinis le infrastrutture necessarie per far vivere meglio i propri residenti e mettere in condizione le imprese di fornire servizi adeguati ai visitatori, in un’ottica di crescita socio-economica del territorio”.
Nel 2023 la Fondazione punterà forte su ricerca e didattica: la direttrice Nadia Canu presenterà i progetti per un nuovo grande restauro della statuaria di Mont’e Prama, che si svolgerà fra il centro di Li Punti, quello di Calamosca e Cabras, e per la richiesta di concessioni di scavo a Mont’e Prama e a Tharros. Nel mentre procederanno i lavori di infrastrutturazione dei siti, nell’ottica di un Parco archeologico naturale che racconta sette millenni di storia.
A inizio estate nel Sinis si svolgeranno tre festival: la seconda edizione di quelli dell’Archeologia e della Letteratura archeologica, e la prima di quello del Cinema e del racconto archeologico, mentre dal 19 al 22 ottobre Cabras ospiterà l’Assemblea internazionale dell’itinerario del Consiglio d’Europa “La Rotta dei fenici”, con delegati che arriveranno da 14 Paesi del mediterraneo.
“Proseguiamo con fiducia la nostra opera, forti di una coesione interna al Consiglio di amministrazione e del lavoro che la nostra Direttrice porterà avanti in questi mesi, in stretto raccordo con gli altri organi statutari – aggiunge il presidente Muroni -. Nel frattempo, nell’accogliere con soddisfazione i risultati di questi primi 16 mesi di attività, non posso esimermi dal ringraziare il per- sonale della Cooperativa Penisola del Sinis, che gestisce per nostro conto i siti archeologici e il Museo: la loro abnegazione e professionalità è un valore aggiunto. Ringrazio pubblicamente anche l’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Abis: il continuo supporto e, prima ancora, le modalità con le quali è stato facilitato il passaggio di competenze dal Comune alla Fondazione hanno favorito il lavoro di tutti noi e contribuito in maniera decisiva all’ottenimento di buoni risultati”.