Inizia a farsi operativa la convenzione quadro stipulata nel mese di dicembre tra la Fondazione Mont’e Prama e il CRS4 attraverso la firma del presidente Anthony Muroni e dell’amministratore unico Giacomo Cao.
Nei giorni scorsi una delegazione del centro di ricerca regionale ha svolto un sopralluogo al Museo di Cabras e si è raccordata con la Direttrice Nadia Canu per la definizione delle priorità da mettere in campo.
“Siamo molto felici del ritorno a Cabras del gruppo dei ricercatori e tecnologi del CRS4, che negli anni scorsi hanno già lavorato sui modelli digitali delle statue, messi a disposizione di studiosi e grande pubblico con le tecnologie più innovative. Si tratta di un contributo fondamentale per lo studio, le attività di documentazione e conservazione e il miglioramento del percorso espositivo”, ha dichiarato la direttrice della Fondazione Nadia Canu.
Il supporto del CRS4 in fase di contrattualizzazione riguarderà in prima battuta attività correlate al previsto riallestimento del Museo e all’organizzazione della mostra sui Giganti di Mont’e Prama e l’archeologia della Sardegna prevista in accordo con il Metropolitan Museum di New York.
Si partirà con la realizzazione di una serie di copie, tra cui quelle delle dee madri di Cabras, provenienti da Cuccuru Is Arrius conservate al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, e la prima copia di una delle sculture di Mont’e Prama.
“È un onore per il nostro centro fornire un tale contributo al settore dei beni culturali perché così facendo rispondiamo alle esigenze non solo del mercato globale ma anche a quello della collettività locale favorendo lo sviluppo di nuovi processi, prodotti e servizi ad elevato contenuto tecnologico”, ha sottolineato Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4.
Gli aspetti legati al rilievo della statua e piccoli reperti saranno curati dai ricercatori e tecnologi del CRS4 coordinati dal dirigente Enrico Gobbetti, attraverso le tecniche di rilievo 3D – acquisizione, processamento e ricostruzione digitale di forma e colore – che consentono la ricostruzione del modello digitale e la successiva stampa del prototipo.
Per la grande statua sarà necessario adattare il modello di superficie in segmenti, tali che possano essere riprodotti alla migliore risoluzione, e successivamente assemblati. Sono in corso le verifiche per la definizione dei materiali e dei macchinari più adatti alla stampa. La tecnica di realizzazione delle riproduzioni sarà mista, in quanto alle più attuali tecnologie per la restituzione dei prototipi tridimensionali seguirà la finitura con tecniche tradizionali, a cura di restauratori con specifica esperienza, come è stato fatto anche di recente per la copia del David destinata all’expo di Dubai.