All’indomani del decreto governativo sulla fase due post coronavirus, l’ufficio della pubblica istruzione del comune di Cagliari ha aperto la procedura per l’attivazione dei centri estivi cittadini
L’obiettivo è tutelare la sicurezza dei giovani e garantire loro un’estate di gioco e accoglienza, uno spazio dove ricominciare, dopo la povertà sociale ed educativa in cui i nostri bambini sono vissuti a causa del Covid 19.
Il Comune di Cagliari è stato l’unico Comune in Sardegna ad attivare un’istruttoria per l’autorizzazione dei centri estivi e lo ha fatto ancora prima dell’approvazione dei vari atti regionali in materia, proseguendo poi sempre con l’istruttoria anche quando le linee guida governative hanno previsto solo un’autocertificazione.
Molte le domande pervenute agli uffici della Pubblica Istruzione e per tutti i progetti presentati è stata concessa l’autorizzare di avvio del centro estivo, nel rispetto rigoroso delle indicazioni di legge su dispositivi di sicurezza, planimetrie, assicurazione e distanziamento sociale.
Attualmente sono oltre 42 i centri estivi operativi, dislocati in diverse zone della città, alcuni attivi già dal 15 giungo e accolgono bambini e ragazzi da 0 ai 17 anni.
Anche per la fascia di età 0-3 anni sono stati autorizzati, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, spazi gioco in strutture dedicate, appunto, ai più piccoli; proprio nei giorni scorsi è partita l’accoglienza estiva anche nei due asili comunali di via Watt e di Via Crespellani.
Le strutture che ospitano i centri estivi saranno aperte per tutta la stagione e alcune fino a metà settembre.
Un segnale importante per le famiglie, già tanto provate dal lungo lockdown.
“Abbiamo fatto un grande lavoro, uno sforzo organizzativo incredibile: 42 centri estivi operativi, in totale sicurezza, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, dei bimbi e dei ragazzi cagliaritani”, così Rita Dedola, assessore alla Pubblica Istruzione, racconta come l’Amministrazione di Cagliari si sia attivata per garantire un’estate tranquilla alle famiglie.
Le attività sono svolte in collaborazione con l’Assessorato al Verde Pubblico e l’Assessorato alle Politiche Sociali