Cagliari. Celebrare i progressi delle donne in tutto il mondo in ambito economico, politico e culturale. Ma anche e soprattutto l’uguaglianza tra i generi. È a questi principi che si ispira la Giornata Internazionale della Donna istituita dalle Nazioni Unite l’8 marzo a partire dal 1975 a seguito dei movimenti dei lavoratori agli inizi del XX secolo in Europa e in Nord America, a cui conferma la sua adesione piena anche la Città di Cagliari.
“È una giornata importante e che impone delle riflessioni”, ha sottolineato l’assessora alle Pari opportunità Rita Dedola ricordando i fatti di cronaca sulla violenza perpetrata contro le donne, in particolare da parte di mariti o compagni. E allora la domanda è: “Si sta facendo abbastanza per garantire alle future generazioni una parità di genere sostanziale?”. Con una risoluzione l’ONU ha invitato tutti i Paesi ad intervenire in maniera concreta in tal senso perché si possa raggiungere un’effettiva parità di genere entro il 2030. L’imperativo è dunque “fare presto e fare bene perché tanto c’è ancora da lavorare“.
In occasione di questo 8 marzo, il Municipio di via Roma 145 si tinge dunque di giallo con le mimose dell’Assessorato al Verde pubblico guidato da Paola Piroddi, fiore simbolo della Giornata e omaggio a tutte le donne di Cagliari, sarde e del mondo.
E giallo sarà anche il colore della campagna “Facciamo luce sull’endometriosi”, la campagna informativa che per tutto il mese di marzo vedrà schierata in prima linea anche Cagliari con l’obiettivo di “informare e favorire la prevenzione di questa terribile e invalidante malattia che colpisce il 15% delle donne. Un disturbo doloroso che crea infertilità, difficile da diagnosticare e che per combatterlo ancora non esiste una cura”, hanno spiegato Gessica Piras e Silvia Cabras, dell’organizzazione. “La campagna terminerà il 27 marzo con una giornata speciale, seppure senza la tradizionale marcia a causa della pandemia da Covid-19”.
Fortemente voluta dall’assessora Dedola e dalla Commissione Pari opportunità presieduta dalla consigliera Stefania Loi, la campagna “Facciamo luce sull’endometriosi” è stata sposata anche dall’Associazione Centro Commerciale Naturale Strada Facendo, il Consorzio Cagliari Centro Storico, l’Associazione Corso Vittorio Emanuele II e il CREL Sardegna – Consulta Regionale Economia e Lavoro. Così anche i commercianti cagliaritani hanno deciso di addobbare di giallo le vetrine aderendo, già dalla giornata di oggi, 8 marzo 2021, in occasione della Giornata Internazionale della donna. Stefania Loi: “Ringraziamo per la collaborazione i responsabili delle associazioni di commercianti, Stefano Rolla, Gianluca Mureddu, Antonio Ghiani e Marco Sulis”.
“In questo momento storico particolare, segnato certamente dalla pandemia ma soprattutto dall’aumento dei femminicidi, ricordare la Giornata internazionale della donna ha un significato particolare. Ogni occasione – conclude l’assessora Dedola – deve essere utile per elevare le coscienze e puntare a migliorare la vita delle donne, in condizioni legate a malattie, a discriminazioni sociali, economiche e culturali”.
Sempre nell’ambito delle iniziative legate alla Giornata Internazionale della Donna, nella mattina di oggi è stata collocata nei Giardini Pubblici una panchina rossa che vuole accomunare idealmente l’8 marzo con la piaga della violenza sulle donne.
A far scivolare via il drappo bianco che prima delle 11:00 copriva la panchina, sono state le Assessore del Comune di Cagliari Paola Piroddi e Rita Dedola, rispettivamente titolari degli Assessorati alla Cultura e alle Pari Opportunità, affiancata da Stefania Loi e Enrica Anedda che presiedono le Commissioni Consiliari permanenti in materia di Pari Opportunità e Cultura. L’iniziativa organizata presso i Giardini Pubblici è stata accompagnata dalla lettura di alcune poesia in tema fatta da Alessandra Sorcinelli e si è trattato solo del primo appuntamento di una serie che andrà avanti fino al 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne, con l’inaugurazione di una panchina rossa in tutti i parchi della città.
“Oggi – ha commentato Paola Piroddi – in occasione della giornata della donna, che non ci piace chiamare “festa”, abbiamo voluto abbinare in questo bellissimo contesto dei Giardini Pubblici, l’apertura dei Musei Civici con condizioni particolari per tutte le donne alla panchina rossa. Vogliamo che questa panchina sia un momento di riflessione e per questo ne inseriremo una in ogni parco”.
Donate all’Amministrazione Comunale dalla Società Vivai Natura Verde, le panchine verranno sistemate periodicamente per stimolare e sensibilizzare sui temi di rispetto e uguaglianza che sono alla base della eliminazione di ogni forma di violenza sulle donne.
“L’8 marzo è la Giornata Internazionale della Donna – ha aggiunto Rita Dedola – ma è altrettanto vero che siamo in un anno di pandemia che ha ancora messo più in risalto i problemi della inadeguatezza delle strutture che si occupano delle donne. Lo conferma il fatto che in questo periodo sono aumentati gli episodi di violenza a causa dell’isolamento forzato e i femminicidi. Serve, a questo punto, una riflessione ulteriore perché per arrivare alle pari opporrtunità e all’eguaglianza sostanziale, c’è ancora molta strada da fare”.
“Come Commissione alle Pari Opportunità – il pensiero di Stefania Loi – abbiamo voluto declinare questa giornata, oltre che alla violenza, anche alle endometriosi, una malattia invalidante e poco consociuta. Vogliamo stimolare il dibattito e sensibilizzare sull’argomento, aprendo ad una medicina di genere, ossia quella medicina che indaga sulle problematiche inerenti, in questo caso, il genere femminile. Il 27 marzo sarà la Giornata Mondiale dedicata alla endometriosi e questa declinazione da alla giornata della Donna, un valore aggiunto”.
“Era importante – ha concluso il giro di interventi Enrica Anedda prima di lasciare spazio ai versi di Alessandra Sorcinelli – ricordare oggi il problema della violenza sulle donne. E mi piace il fatto che l’iniziativa sia stata collocata nel luogo di eccellenza della cultura di Cagliari perché i due temi restano collegati”.
Cultura ed eliminazione di ogni forma di violenza sulle donne sono, infatti, temi che viaggiano a stretto contatto perché con il crescere del primo non potrà esserci una conseguenza differente dalla completa eliminazione del secondo.