Viaggio in Italia con Isabella Ragonese – protagonista stasera (giovedì 27 agosto) alle 20 nell’area archeologica di Nora a Pula con “Spiagge”, tra parole d’autore e citazioni cinematografiche e musicali, sotto le insegne del XXXVIII Festival “La Notte dei Poeti” organizzato dal CeDAC nell’antica “città sommersa” sulla costa su-occidentale della Sardegna. Una raffinata antologia per raccontare i mille volti della Penisola, a partire dall’emblematica descrizione de “La lunga strada di sabbia” di Pier Paolo Pasolini – sintesi folgorante di un “diario di bordo” dell’itinerario seguito dal poeta e scrittore, nonché drammaturgo, sceneggiatore e regista per un reportage sui mutamenti culturali, economici e sociali del Belpaese, tra l’idea delle vacanze borghesi e le ferite ancora visibili del dopoguerra.
Il mare – il confine naturale che delimita lungo la linea frastagliata della costa, con i suoi mutevoli paesaggi, le candide distese di sabbia e le ripide scogliere, le acque cristalline e invitanti, ma anche cupe e tempestose, in tutte le tonalità dell’azzurro, fino al verde, le onde spumeggianti e le inviolabili profondità degli abissi (da cui son scaturite infinite leggende) – rappresenta il fil rouge di una narrazione avvincente, il ritratto sapiente, ora ironico ora denso di pathos, di un popolo che ha da sempre un rapporto ambivalente con le distese salmastre, dalla quiete apparente che facilmente volge in burrasca, cui non per caso gli antichi attribuivano un’origine divina. Sulle spiagge – meta agognata dei naufraghi di ieri come dei moderni migranti – si riversano ogni estate folle di bagnanti, per distendersi e crogiolarsi al sole e conquistare nel modo più piacevole un’adeguata abbronzatura, alternando il riposo alla frescura piacevole di un tuffo o di una nuotata, secondo l’usanza tutta novecentesca che unisce i benefici dello iodio e dei raggi solari, sposando salute e bellezza. Tra gli effetti collaterali della pandemia, le restrizioni imposte all’utilizzo delle spiagge – oltre a definire un nuovo galateo con il rispetto delle distanze di sicurezza – hanno messo in evidenza, paradossalmente ma non troppo, quanto le vacanze al mare siano ormai una consuetudine – e un privilegio irrinunciabile nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Nelle “Spiagge” descritte da Isabella Ragonese affiorano le contraddizioni dell’Italia, tra il fascino della natura incontaminata e l’incuria e il degrado, tra le pagine ammalianti e sorprendenti de “L’Isola di Arturo” di Elsa Morante e “L’avventura di una bagnante” di Italo Calvino, “Mistero” di Goffredo Parise, “Un weekend postmoderno” secondo Pier Vittorio Tondelli e “Spiaggia libera tutti” di Chiara Valerio. Sguardi sul (o forse meglio “dal”) mare – eterno e cangiante specchio dei pensieri e dei desideri umani, simbolo di libertà oltre che preziosa via d’acqua, sulle rotte dei mercanti di un tempo e dei naviganti e “crocieristi” di oggi, travolti nel gioco dei venti e delle correnti, in un alternarsi di registri e di stili, dalle cronache del quotidiano alla dimensione allegorica, dall’epica fanciullesca alle questioni esistenziali, dall’ironia alla poesia.

Isabella Ragonese (già vincitrice del Nastro d’Argento per “La nostra vita” e “Due vite per caso” – oltre le numerose nomination ai Nastri d’Argento e David di Donatello, tra cui quella come migliore attrice protagonista e nel cast di “Mio fratello rincorre i dinosauri”), interprete intensa e versatile, capace di spaziare tra la commedia e il dramma, ritorna sul palcoscenico con un recital intrigante, a tratti divertente e emozionante per cui si affida alla scrittura sapiente di artisti e intellettuali del Novecento e non solo per «raccontare l’Italia dalla riva» tra incursioni nei territori della decima musa e echi dei “tormentoni” musicali dell’estate.
Tra i volti più interessanti del nuovo cinema italiano – dal felice esordio in “Nuovomondo” di Emanuele Crialese a “Tutta la vita davanti” di Paolo Virzì (da “Il mondo deve sapere” di Michela Murgia), a “Viola di mare” di Donatella Maiorca con Valeria Solarino, da “La sedia della felicità” di Carlo Mazzacurati e “Il giovane favoloso” di Mario Martone a “Una storia sbagliata” di Gianluca Maria Tavarelli, da “Dobbiamo parlare” accanto a Sergio Rubini a “Il padre d’Italia” di Fabio Mollo con Luca Marinelli, che le è valso il Globo d”Oro come miglior attrice, fino al recente “Mio fratello rincorre i dinosauri” diretto da Stefano Cipani, Isabella Ragonese sbarca a Nora con un nuovo progetto “su misura” per il palco in riva al mare.
L’attrice palermitana – formatasi alla Scuola Teatès diretta da Michele Perriera, autrice di testi come “Che male vi fo” e “Bestino” e vincitrice di concorsi per artisti emergenti, tra cui il primo premio dell’INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) con un lavoro sull’“Ecuba” di Euripide (1998), ritorna a “La Notte dei Poeti” – dopo l’applaudito “Lady Grey (con le luci che si abbassano sempre di più)” del drammaturgo statunitense Will Eno, un’indagine sull’identità femminile in forma di monologo, un testo umoristico e spiazzante al di là di convenzioni e luoghi comuni – con un ritratto dell’Italia di ieri e di oggi. “Spiagge” – da una lettura all’Istituto italiano di cultura a New York – è diventato uno spettacolo in cui si mette a nudo, tra vizi e virtù, lo spirito delle genti italiche in quella dimensione curiosa del “tempo sospeso” della vacanza in una più o meno rinomata località balneare (ma anche come semplice pausa nella routine per coloro che hanno la fortuna di abitare in una città sul mare) – tra miti e riti contemporanei.
Biglietti: intero 25 euro – ridotto 22 euro – ridotto residenti a Pula 10 euro. Per informazioni e prenotazioni: 345 4894565 – 345 9515704 – biglietteria@cedacsardegna.it